Job In Tourism > News > Mentoring e networking: ecco come puntare sulle relazioni aiuta a crescere professionalmente

Mentoring e networking: ecco come puntare sulle relazioni aiuta a crescere professionalmente

I consigli di chi si occupa di formazione alberghiera sull'importanza di affidarsi a un mentore e di contare su una rete di supporto per mostrare le proprie capacità, favorire la fiducia e l'ottenimento di nuove opportunità

I consigli di chi si occupa di formazione alberghiera sull'importanza di affidarsi a un mentore e di contare

Di Job in Tourism, 9 Settembre 2024

In un momento certamente complesso per le risorse umane del settore alberghiero e del turismo, ci sono alcune parole che più di altre suggeriscono una via possibile da percorrere – e che vengono spesso citate quando si parla di rendere nuovamente attrattive queste professioni, soprattutto nei confronti dei più giovani. Due di queste sono: mentoring e networking. Non è un caso che già da un po’ di tempo anche la EHMA, l’associazione che riunisce i general manager alberghieri europei, abbia lanciato un suo progetto di mentorship che nasce proprio dall’idea che, oggi più che mai, i professionisti junior abbiano bisogno di “guide” e di una rete di contatti senior con i quali confrontarsi, dal punto di vista operativo ma anche motivazionale, psicologico e del benessere sul lavoro.

Ma su quali “pilastri” si basano attività come il mentoring e il networking e come possono rappresentare un aiuto concreto per lo sviluppo professionale e la carriera?

Gli esperti di formazione individuano soprattutto tre aspetti: la crescita professionale, la costruzione di relazioni e la propositività. Un’analisi interessante è quella che propone, rimanendo nell’ambito alberghiero, Ecole Hôtelière de Lausanne. Vediamola insieme.

Crescita professionale: la regola del 70-20-10

Esiste un famoso approccio, elaborato dal Center for Creative Leadership, conosciuto come “70-20-10″: secondo questo modello, il 70% di un nuovo apprendimento professionale deriva dalla pratica sul campo, il 10% dalla partecipazione a corsi di formazione e il restante 20% proprio da attività di mentoring e networking. Una quota, dunque, non secondaria. Per questo motivo, risulta così importante puntare sulle relazioni con i professionisti del proprio settore, che possono rappresentare una guida e un supporto (essere, appunto, dei “mentori”), oltre a essere di incoraggiamento in momenti particolarmente sfidanti del lavoro. Avere buone e salde relazioni, anche ma non solo sul lavoro, è poi un modo per migliorare il proprio posizionamento professionale

Costruire buone relazioni: generosità e intelligenza emotiva

Perché queste relazioni siano “buone”, suggeriscono gli esperti dell’Ecole Hôtelière de Lausanne, è bene che vengano intessute con persone con le quali si condividono interessi o si passa molto tempo insieme, tenendo presente che il network lavorativo ha comunque caratteristiche diverse da quello amicale o famigliare. “I migliori networker – suggeriscono poi dalla scuola alberghiera – sono i ‘donatori’, cioè coloro che sono disposti ad aiutare gli altri, pur sapendo stabilire dei limiti”.

Un’ultima cosa da considerare: costruire relazioni è facile per le persone che hanno un alto livello di intelligenza emotiva, oggi essenziale soprattutto nei ruoli di leadership.

Essere propositivi

Ci sono alcune azioni che possono aiutare ad avere un approccio concreto al networking, ovvero al “fare rete”. La prima è partecipare ad attività di gruppo, anche sganciate dal lavoro in sé: corsi di formazione, viaggi, attività di volontariato, hobby che sviluppino competenze trasversali e connessioni. “Costruire relazioni con persone in contesti diversi – sottolineano gli esperti – aiuta le persone a vedere le molteplici sfaccettature di se e dei propri talenti”.

E sul lavoro, invece? Qui, invece, è fondamentale darsi da fare per individuare uno o più colleghi che possano fare da mentore, ad esempio partecipando a programmi di questo genere in hotel, lì dove sono previsti, o attraverso le associazioni di categoria, chiedendo supporto e creando fiducia.

Oltre a fornire un orientamento professionale, il mentore è la persona giusta per introdurre a nuove conoscenze e validare la propria professionalità nel settore. Anche se si è giovani e poco noti, la “sponsorizzazione” di un mentore offre l’opportunità di mostrare le proprie capacità, favorire la fiducia e l’ottenimento di nuove opportunità.

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati

Nessuna news correlata.