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Meglio una recensione online che un collega in hotel…

Di Dennis Zambon, 19 Aprile 2018

L’altra mattina, al consueto breakfast mensile con l’editore, ho esposto alcune considerazioni sui primi due episodi di 4 Hotel: il nuovo programma con Bruno Barbieri in onda su Sky.
Tra l’altro, ho espresso l’idea di scrivere qualche cosa per Job sull’argomento e ho ottenuto immediatamente un sincero consenso. Specificando meglio il tema, ho focalizzato l’attenzione sul profilo dei vari direttori-albergatori partecipanti: profilo che emergeva dai commenti e dalle valutazioni che facevano nel corso della trasmissione.
Mi sono accorto subito di un irrigidimento nel mio interlocutore che ho tradotto: «Questo mi vuol fare un pezzo sui direttori d’albergo in salsa antropologica!». Campo minato.
Infatti, la proposta è stata: «Bene, farai l’editoriale!».
Notoriamente l’editoriale è molto più breve di un articolo e quindi il rischio di fare malanni diminuisce sensibilmente. Allora eccoci qua, dopo aver già bruciato una metà dello spazio concesso, ma l’antefatto era doveroso.
Nel frattempo, ci siamo goduti anche il terzo episodio e alcune riflessioni si sono rafforzate.
Non entriamo nel merito della struttura del programma: noi direttori d’albergo siamo esperti in mille materie, dal bon ton al marketing, dal design alle relazioni sindacali, dalla buona cucina all’intelligenza artificiale, ma non abbiamo mai affrontato la critica televisiva. Anche se, con la nostra laurea in tuttologia, qualche cosa potremmo suggerire agli autori…
Torniamo alle guest star, i direttori-albergatori protagonisti di ogni puntata. È evidente che ciascuno è legato da un robustissimo cordone ombelicale alla propria struttura. È evidente che, di rado e malvolentieri, si prende in considerazione la possibilità che l’erba del vicino sia effettivamente più verde della nostra. Citazione dotta e d’obbligo: «Ogne scarrafone è bell’ a mamma soja».
Con i voti, poi, se ne vedono di tutti i colori (ma si chiama «strategia»). Facciamo solo un esempio senza troppi dettagli per non “spoilerare”: un hotel ottiene 70 punti (sui 160 disponibili e, comunque, solo 17 in meno del vincitore che quindi vince, per essere petulanti, con 87 punti su 160!); roba da cambiare mestiere. Questo albergo ha 8,9 su Booking.com con 953 recensioni e 4,5 su TripAdvisor con 608 recensioni. Come dire: meglio una recensione sulla rete che un collega nel mio hotel…
Vediamoci attentamente le prossime puntate e poi discutiamone con tutti i dettagli. Sicuro: ne discuteremo. Dove? Al Web in Tourism, a giugno. Promesso. Partecipate preparati!

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