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Marsiglia Capitale europea 2013 della cultura Come la città si prepara a un evento tanto atteso

Di Antonio Caneva, 20 Maggio 2011

Un budget di 98 milioni di euro destinato alla creazione e alla realizzazione di un programma che, in un breve arco di tempo, proporrà oltre 400 eventi artistici e culturali di varie discipline e accessibili a qualsiasi fascia di pubblico: mostre, spettacoli, concerti, itinerari artistici o enogastronomici, sfilate, feste popolari, per attirare 2 milioni di turisti in più rispetto ai 10 milioni che ogni anno già arrivano da ogni parte del mondo a visitare questa città francese affacciata sul Mediterraneo, con l’obiettivo dichiarato di ricavare ben 6 euro per ogni euro investito.
Sono i numeri di Marsiglia, che insieme a Košice, in Slovacchia, sarà Capitale europea della cultura nel 2013. Il progetto premiato con l’ambito marchio è stato realizzato insieme a un certo numero di collettività territoriali rappresentanti complessivamente ben otto comunità, tra cui i centri urbani di Arles e Aix-en-Provence, e oltre 2,2 milioni di cittadini. Già meta turistica di primaria importanza, terza regione francese in termini di affluenza turistica, l’area Marseille-Provence intende così sfruttare appieno l’appuntamento del 2013 per sviluppare ulteriormente le proprie potenzialità nell’ambito dell’industria dei viaggi e dell’ospitalità.
Del resto, i dati delle edizioni precedenti fanno ben sperare sugli effetti dell’anno da Capitale del turismo: nel 2008, per esempio, Liverpool è stata raggiunta da ben 15 milioni di visitatori e si è calcolato che il brand europeo abbia generato un giro d’affari complessivo di circa 800 milioni di sterline per la città inglese. Creato dall’Unione europea nel 1985, il titolo di Capitale europea della cultura è diventato, in effetti, anno dopo anno, una distinzione ambita e ricercata: per la città selezionata dalla giuria rappresenta la prospettiva di diventare, per 12 mesi, il luogo in cui si concentra l’eccellenza culturale del Vecchio continente. Ma l’evento è importante anche per il paese dove ha sede la Capitale europea, dato che, secondo il regolamento, ciascuna nazione deve attendere almeno dieci anni prima che un altro dei suoi centri possa presentare nuovamente la propria candidatura.
Il 2013 di Marseille-Provence, in particolare, è stato pensato come un grande racconto, da svolgersi in quattro capitoli, il cui tema principale è il Mediterraneo e il dialogo tra le sue rive: un filo conduttore che accompagnerà l’intera programmazione di festival, proposte artistiche, progetti letterali, musicali, cinematografici e teatrali, nonché di eventi istituzionali che si svilupperà nel corso dell’anno. Ma la ricorrenza è destinata a lasciare anche un segno indelebile sull’aspetto del territorio coinvolto nel progetto. Ben 660 milioni di euro sono stati infatti investiti per la riconversione di spazi ambientali, o la costruzione di nuovi cantieri, da inaugurare proprio entro il 2013: luoghi dedicati alla cultura, pensati e realizzati da alcuni dei più grandi nomi dell’architettura mondiale come Rudy Riciotti, Kengo Kuma, Stefano Boeri, Frank Gehry e Massimiliano Fuksas. La trasformazione del lungomare marsigliese, in particolare, consentirà la costruzione di una delle più grandi concentrazioni di edifici dedicati alla cultura di tutta Europa.

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