Si è svolta lo scorso 30 novembre la Marcia internazionale della libertà: organizzata da Società Libera, associazione che raggruppa esponenti del mondo accademico e imprenditoriale desiderosi di contribuire al dibattito culturale, alla trasformazione e allo sviluppo dell’Italia, ha visto sfilare per le vie di Roma circa 600 persone ordinate e silenziose, unite nella protesta contro le limitazioni dei diritti civili diffuse in aree come la Birmania, l’Iran e il Tibet. «Laddove i diritti umani sono in discussione non c’è differenza di razza, di lingue e di religione», racconta il direttore di Società Libera, Vincenzo Olita. «È per questo motivo che abbiamo voluto lanciare un’iniziativa capace di portare alla ribalta, in un’unica manifestazione, le tragiche realtà di tre popoli differenti, accomunati però dalle gravi violazioni ai diritti civili che subiscono nei loro rispettivi paesi. È questa una formula cui noi crediamo fermamente e che ha riscosso peraltro un successo notevole. Intendiamo perciò replicare l’iniziativa anche il prossimo anno: a ottobre del 2009 organizzeremo, infatti, la seconda Marcia per la libertà, il cui messaggio di denuncia, senza dimenticare le situazioni birmane, iraniane e tibetane, sarà però rivolto anche verso altre tragiche realtà, come quelle in atto in alcune regioni dell’Africa, tra cui il Congo e la Somalia».
Marcia per la libertà: già annunciata la seconda edizione
Di Marco Bosco, 19 Dicembre 2008
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