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L’ottimismo parte dai cieli

Di Rossella Taffa, 26 Aprile 2002

Inaugurazione in grande stile per il primo volo giornaliero Milano/Atlanta alla presenza del presidente della Sea Giorgio Fossa e del sindaco di Milano Gabriele Albertini, un’occasione che lo stesso presidente Fossa ha colto al volo per mandare segnali di ottimismo. Insomma gli americani scommettono su Malpensa e sul nuovo volo della Delta ne è un implicito segnale. Grazie a questo collegamento, Milano sarà quotidianamente connessa con oltre cento città degli Stati Uniti (via Atlanta), il più grande hub mondiale. Quanto ai volumi di traffico si parla ormai da alcuni mesi di un’effettiva ripresa e il primo semestre 2002 sarà ricordato dalle compagnie aeree americane come il momento di un’inversione di tendenza attesa ormai da tempo. Le compagnie aeree, soprattutto per quanto riguarda il territorio statunitense, sono impegnate nel contrastare la concentrazione del mercato, certamente in netta ripresa per quello che concerne i volumi, e non le tariffe o gli incassi medi per passeggero. Tutto ciò è sintomo del fatto che i vettori stanno cambiando le loro strategie e il modo di operare. Negli anni ottanta l’obiettivo primario era quello di trasportare il maggior numero di passeggeri e accrescere il proprio market share per poter essere il vettore più forte, negli ultimi anni le compagnie puntano invece a un’allargato business travel, mercato per il quale è necessario offrire uno schedule più ricco più che una tariffa competitiva. Ecco quindi aumentare i collegamenti, i servizi a bordo e l’accoglienza delle business class: dunque meno capacità ma più frequenza per riconquistare i business travellers. Il nuovo collegamento Milano Malpensa-Atlanta con frequenza giornaliera di andata e ritorno prevede nel primo anno di operatività un traffico business del 20-25% con una modifica della configurazione a bordo: 48 posti in business sui 190 totali. L’impegno è quindi quello di recuperare un settore che ha molto risentito della crisi post 11 settembre, in quanto i tempi di attesa in aeroporto notevolmente allungati, per ovvie ragioni di sicurezza e di controllo, hanno ridotto l’uso dell’aereo come mezzo privilegiato per gli spostamenti di lavoro. Camillo Bozzolo, direttore commerciale di Delta Airlines, prevede per il primo anno un load factor del 73%, con un traffico di circa 101.500 passeggeri. Una sperimentazione che Delta sta conducendo da poche settimane sui voli Londra-Atlanta con lo scopo di offrire al viaggiatore un servizio più veloce grazie anche a una smart card dotata di un microchip sulla quale sono registrati tutti i dati del passeggero. All’arrivo in aeroporto il passeggero (frequent flyer) inserisce la carta in un lettore e sottopone le proprie impronte digitali o l’iride dell’occhio al riconoscimento elettronico. Se l’esperimento funzionerà sarà utilizzato poi anche negli altri aeroporti del mondo, e forse grazie alla biometrica le compagnie aeree potranno riprendersi margini di profitto perduti durante questi anni.

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