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L’industria dei viaggi egiziana punta su qualità ed eco-sostenibilità

Di Massimiliano Sarti, 11 Aprile 2008

Standard di servizio elevati e turismo ecologico. Sono questi i due fattori su cui conta l’Egitto per sviluppare l’appeal internazionale delle sue destinazioni. A rivelarlo, il ministro degli esteri egiziano Zoheir Garranah: «Ritengo che nel prossimo futuro il nostro paese possa diventare una delle mete turistiche più importanti del mondo. Nel corso del 2007 abbiamo raggiunto i dieci milioni di arrivi internazionali. Entro il 2011 puntiamo però a toccare quota 14 milioni. L’Italia, in particolare, nonostante la non eccezionale congiuntura economica è uno dei nostri target principali: attualmente, con un milione di arrivi, è per noi il quarto mercato dopo Russia, Germania e Regno Unito, ma io ritengo che abbia tutte le potenzialità per diventare un bacino da due milioni di arrivi entro i prossimi cinque o sei anni». Per raggiungere tale obiettivo le istituzioni del turismo egiziano stanno programmando una vasta campagna promozionale su giornali e televisioni, oltre a garantire la partecipazione di rappresentanti dell’industria dei viaggi nazionale nelle principali fiere di settore. «Siamo, inoltre, disponibili a operazioni di co-marketing con gli operatori che intendessero investire sui nostri prodotti», prosegue Garranah. «Soprattutto, però, intendiamo migliorare la qualità della nostra offerta in termini di strutture e servizi. A dimostrarlo, il previsto piano d’investimenti da 50 miliardi di dollari nei prossimi otto anni per lo sviluppo di nuove strutture di standard elevato principalmente lungo le coste del Mar Rosso. Ma abbiamo anche l’idea di ampliare il portafoglio della nostra proposta turistica, concentrandoci, in particolare, sui prodotti eco-friendly. Vorremmo, insomma, sfruttare le grandi potenzialità che ci forniscono i nostri ben 170 mila chilometri quadrati di aree protette, corrispondenti a circa il 17% del territorio nazionale». Secondo i dati del ministero, infatti, meno dell’1% dell’attuale proposta turistica egiziana complessiva è composta da eco-lodge o altre strutture eco-friendly. «L’obiettivo», conclude Garranah, «è quello di far raggiungere a tale offerta un livello pari al 5-6% del totale».

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