L’identikit del turista cinese in Italia

Chi sono i cinesi che scelgono l’Italia nei loro viaggi in Europa? Puntano ancora alle mete più classiche o mostrano gusti in evoluzione? E quanto spendono? A tracciare un quadro dei movimenti nel nostro Paese è stato Ciset, il Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica.
Il Veneto è la prima regione in Italia per numero di arrivi turistici dalla Cina e la seconda per numero di presenze, dopo il Lazio. Con 741,8 mila arrivi e 977,1 mila presenze registrate nel 2017 (ultimi dati disponibili), il Veneto vanta una quota rispettivamente del 24% e 19% dell’intero movimento turistico dalla Cina rilevato in Italia. Seguono la Toscana, con 649,3 mila arrivi e 928,6 mila presenze e la Lombardia, con 560,6 mila arrivi e 894,3 mila presenze. E sono proprio queste quattro regioni a spartirsi praticamente il turismo cinese in Italia, conquistando complessivamente l’80% dei flussi.
Grandi capitali, città d’arte e shopping: è ancora questo il top per i turisti cinesi che scelgono di venire in Europa, e che a Parigi, Amsterdam, Vienna, Copenaghen affiancano le classiche Roma, Firenze, Venezia e Milano. Eppure qualcosa sta cambiando, ed è anche merito del canale digitale. Agenzie online e anche travel influencer dettano sempre di più le scelte, gli acquisti si fanno direttamente sullo smartphone e il passaparola si fa condividendo le recensioni tra social e siti. I cinesi cominciano così a scoprire una vacanza sempre più esperienziale, che alla visita delle città icona abbini luoghi come Pompei, la Costiera Amalfitana, la Sicilia, le colline del Chianti, i laghi del Nord, Verona. Anche attività come le crociere nel Mediterraneo e l’enogastronomia cominciano a prendere piede, come anche i matrimoni nel nostro Paese.
Quanto spendono i turisti cinesi in Italia? Ciset ha elaborato i dati della Banca d’Italia e la cifra che si può ricavare è di 167 euro come spesa media giornaliera nel 2017, cifra che in realtà è in lieve calo rispetto ai 183 euro degli anni prima.