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L’Hotel de Russie, una “destinazione” deluxe

Dal Cipriani di Venezia arriva Giampaolo Ottazzi: il nuovo direttore racconta come lavorerà per confermare l’albergo come punto di riferimento a Roma lavorando anche sui nuovi trend e i nuovi clienti

Dal Cipriani di Venezia arriva Giampaolo Ottazzi: il nuovo direttore racconta come lavorerà per confermare l

Di Mariangela Traficante, 14 Luglio 2021

Cambio al vertice per uno degli storici 5 stelle di Roma: Rocco Forte Hotels ha annunciato l’arrivo all’Hotel de Russie di Giampaolo Ottazzi, che dal 14 luglio sarà il nuovo direttore dell’indirizzo di lusso in via del Babuino.
Il manager lascia quindi così dopo più di un decennio un altro degli indirizzi iconici dell’hôtellerie italiana, il Belmond Hotel Cipriani a Venezia, dove è stato direttore negli ultimi 12 anni.

Domanda: Ha conosciuto la “piazza” Venezia da un punto di vista attento e privilegiato: quale bagaglio porta con sé da applicare in una piazza altrettanto strategica come Roma?
Risposta: “Sono rimasto a Venezia tredici stagioni, è sicuramente una città di cui ci si innamora piano piano, vivendoci professionalmente naturalmente si notano i dettagli e i disagi, ma al tempo stesso sia la città sia il Cipriani mi hanno fornito tutti gli stimoli per farmi rimanere così tanto tempo.
Certo, l’ultima stagione è stata atipica, ma si tratta di una città ricca di vita artistica e culturale, un continuo stimolo, anche dal punto di vista gastronomico. Basti pensare che, nel 2008, quando sono arrivato, erano presenti solo due ristoranti stellati, oggi ce ne sono sette. Ho visto miglioramenti in generale nella ristorazione, con una grande attenzione a qualità e servizio.
Tutto questo ha attivato e rinforzato la mia curiosità e voglia di esplorare, e sicuramente questo è un atteggiamento che mi porto anche a Roma: la voglia di scoprire la città e di farla scoprire agli ospiti, non solo con i grandi monumenti, ma esplorando anche ad esempio i piccoli musei, i ristorantini, proponendo un’escursione particolare.
A Venezia per esempio proponevo attività per vivere la città da veneziani e credo che farò la stessa cosa a Roma. Sempre di più infatti il turista ci chiede posti dove non ci siano turisti, luoghi più autentici, anche se non dobbiamo dimenticare che si tratta di una nicchia di mercato molto alta e molto particolare, e dunque questo va tenuto in conto”.

D. Quali saranno i punti chiave per dare inizio al suo nuovo incarico?
R. “Il nostro obiettivo è coccolare i clienti, farli sentire bene affinché poi tornino. Dunque l’intenzione è quella di far diventare già l’hotel in sé una destinazione. L’ospite viene perché gli piace la struttura, oltre che naturalmente per visitare Roma.
Bisogna dunque trovare percorsi e itinerari particolari perché i clienti vivano la città in maniera serena godendo al tempo stesso di un ambiente come l’Hotel de Russie, che può vantare tanti e ampi spazi, dalle camere al bar, al bellissimo giardino. L’ospite deve sentirsi a suo agio e godersi il soggiorno anche senza necessariamente dover uscire.
Inoltre io ho sempre lavorato con un concetto semplice, pensando ai collaboratori in ottica di squadra, e puntando a esaltare le capacità personali, la curiosità, in modo che siano anche loro a dare input e proporre progetti.
Lavoriamo in un’industria a contatto con le persone, dove serve empatia, per me il mio primo cliente è il personale, deve essere contento di ciò che fa e libero di esprimersi per quello che è. Quando si lavora in tranquillità e serenità, con un sorriso reale e non costruito, il cliente lo percepisce. Il personale felice rende il cliente felice. Dunque porterò anche a Roma quel che ho imparato a Venezia e in oltre 30 anni di professione.
Naturalmente il servizio è già di alto standard e il personale è di esperienza, vedremo man mano nel corso degli anni dove sarà eventualmente necessario migliorare a livello di camere o servizi comuni, per mantenere il livello sempre al top”.

D. Cosa serve in questo momento storico a un hotel iconico come l’hotel de Russie per il rilancio del turismo?
R. “Un rilancio ci sarà, dobbiamo stare con le antenne dritte per captare quali saranno le richieste post pandemia, come sicurezza, igiene, privacy, servizio personalizzato. Tuttavia, però, bisogna anche farli arrivare i clienti. Dunque dobbiamo puntare alla fine della pandemia ma anche a un aiuto da parte del Governo su questo fronte. Ci auguriamo che il ministro del turismo aiuti gli operatori del settore dove serve a migliorare. E comunque credo che ormai si sia capito che negozi, ristoranti, negozi, tutto è legato”.

D. Su cosa state lavorando lei e il gruppo Rocco Forte sul fronte strategia e quali sono gli obiettivi per il prossimo futuro?
R. “La nostra strategia sarà quella di mantenere il prodotto all’altezza delle aspettative, dobbiamo rimanere un punto di riferimento iconico a Roma, sapendo che arriveranno nuovi competitor tra gruppi e hotel: la pandemia ha dato uno slancio alle compagnie internazionali verso l’apertura di nuove destinazioni. Se il 2022 lo vedo come un anno di assestamento, il 2023 sarà un anno molto forte a livello di ospitalità, con un boom turistico. Stiamo ancora lavorando con un turismo di prossimità, mentre la clientela nord-americana per esempio fa spesso una bella differenza, sia perché di solito preferisce prenotare camere di livello superior, come le junior suite e le suite, apprezza la buona cucina e si ferma molto al ristorante in hotel (come anche gli asiatici e gli anglosassoni), sia perché si tratta di ospiti che prenotano con largo anticipo, spesso un anno con l’altro, e questo serve a dare garanzie e sicurezza per costruire budget su numeri attendibili.
Dovremo comunque essere pronti anche per nuove esigenze e nuove tipologie di clientela: viaggeranno di più le giovani famiglie, verranno richiesti gli spazi per celebrazioni di più generazioni insieme, nonni, genitori e figli per godersi di nuovo del tempo insieme. Dovremo essere pronti per offerte mirate”.

Il profilo
Giampaolo Ottazzi conta su 37 anni di esperienza in hotel internazionali a 5 stelle. Negli ultimi 15 anni ha avuto l’opportunità di lavorare con una clientela internazionale e sofisticata, gestendo e supervisionando i soggiorni di vip e celebrities, mantenendo un contatto diretto con attori, cantanti, membri delle famiglie reali. Il punto di forza di Giampaolo Ottazzi è quello di creare una situazione dove i clienti possono rilassarsi, godendo di un ambiente informale ma caratterizzato da uno stile lussuoso. L’obiettivo finale è quello di servire i clienti, motivare la propria squadra e migliorare il business. Ottazzi porta in Rocco Forte Hotels una solida esperienza maturata in indirizzi iconici come Villa d’Este a Como, l’Hotel Caruso a Ravello e l’Hotel Cipriani a Venezia, dove è stato direttore negli ultimi 12 anni.

Hotel de Russie
Indirizzo storico dell’ospitalità di lusso romana, il 5 stelle Hotel de Russie in via del Babuino deve il suo nome ai tanti membri della casa imperiale russa e ai pittori romantici russi che qui amavano soggiornare quando arrivavano nella Città Eterna. Il poeta francese Jean Cocteau nel 1917 lo descrisse come “il paradiso in terra”.
Disegnato dall’architetto Tommaso Ziffer e Olga Polizzi, director of design di Rocco Forte Hotels, conta 120 camere, tra cui la Nijinskij Suite, la più grande, ispirata dal danzatore e coreografo russo Vaslav Nijinsky.
Le Jardin de Russie Restaurant è guidato dallo chef Fulvio Pieranelini e serve cucina italiana ispirata da ingredienti mediterranei, e che durante l’estate apre anche nel Secret Garden dell’hotel.
Tra i servizi F&B anche lo Stravinskij Bar, su Piazzetta Valadier, la corte interna dell’hotel. Le sale meeting possono accomodare fino a 90 ospiti. A disposizione anche palestra e spa.

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