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L’evoluzione delle professionalità nel turismo: un confronto produttivo fra teoria e pratica

Di Marco Bosco, 27 Febbraio 2009

Si è parlato anche di information technology al Tfp Summit e, in particolare, dell’impatto che la diffusione del web ha avuto e sta avendo sull’evoluzione delle professioni legate al turismo. «Si è trattato di una vera e propria rivoluzione copernicana dei rapporti tra fornitori, intermediari e clienti finali», ha spiegato, durante il convegno «Internet ha cambiato il turismo?», il professore di organizzazione aziendale presso l’università degli studi di Milano, Luca Solari. «Nel modello tradizionale di gestione dei flussi d’informazione, la struttura ricettiva destinazione finale del viaggio e il consumatore-turista erano posti ai due lati di una tabella al cui centro operavano, in varie posizioni e uniti tramite differenti linee di collegamento, tutti i protagonisti della filiera dell’industria dei viaggi: dai tour operator alla agenzie di viaggio, dai gds ai ricettivi, fino agli enti di promozione turistica locali e nazionali. Con l’avvento di internet, il web si è posto al centro di questo schema, fungendo quasi da polo centrale di controllo e interscambio della maggior parte dei flussi informativi provenienti da qualsiasi attore della filiera, consumatore compreso».
Da questa evoluzione, il tradizionale impegno degli operatori, volto a integrare la gestione virtuale delle informazioni e della comunicazione con la concretezza del prodotto viaggio, si è perciò arricchito di nuovi elementi e opportunità. «Gli strumenti informatici», ha proseguito Solari, «hanno facilitato le transazioni tra partner, la distribuzione dei servizi e la diffusione delle informazioni. I professionisti del turismo necessitano oggi, perciò, di nuove competenze atte a identificare, tra l’altro, le opportunità di cross promotion e cross selling garantite dal web, nonché a definire una scelta corretta dei canali di distribuzione da utilizzare e ad attuare efficaci politiche di revenue management. Si sta così assistendo a una progressiva sofisticazione del management dei servizi turistici, alla definizione di un nuovo assetto di potere tra i provider, all’apertura di nuovi spazi per l’imprenditorialità e i nuovi servizi, nonché alla creazione di fenomeni innovativi come il social networking e il global positioning marketing».
Per dare piena concretezza alle parole di Solari, il convegno è proseguito illustrando il caso di successo di Bibione.com: un portale innovativo, frutto della collaborazione tra un folto panel di soggetti privati, associatisi a vario titolo per promuovere la propria destinazione tramite uno strumento innovativo e capace di adattarsi alle evoluzioni e alle esigenze del mercato e della comunicazione on-line. Lavoro di squadra e comunicazione integrata del progetto costituiscono, in particolare, il vero valore aggiunto del sito secondo Alberto Granzotto, presidente del consiglio di amministrazione di Bibioneonline, la società che gestisce il portale: «Già in tempi in cui non si sospettavano né la crisi né l’instabilità dei mercati, gli operatori bibionesi si sono accorpati e hanno investito nella costruzione del portale con l’obiettivo di presentare ai clienti in modo diretto l’offerta complessiva del ricettivo, congiuntamente a un’informazione aggiornata del territorio». Una strategia che è stata capace, in circa cinque anni di attività, di portare a ben 3 milioni i contatti al sito nel solo 2008, al costo medio di 0,06 euro di investimenti marketing per singolo contatto. «Si tratta di un roi davvero straordinario», ha concluso Nicola Grassetto, responsabile commerciale di Time2marketing, l’impresa incaricata delle operazioni di web marketing dedicate al sito. «Oggi noi, così, continuiamo a supportare il marketing tradizionale e Bibione.com nella definizione di strategie volte a migliorare ulteriormente la profilazione degli utenti, nonché lo sfruttamento delle opportunità offerte dai siti di social networking, dall’e-mail marketing e dal behavioural targeting».

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