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L’Enit presenta il nuovo piano triennale, ma manca ancora lo staff

Di Job in Tourism, 28 Luglio 2016

Ottantatré milioni di euro in un triennio, che si vanno ad aggiungere ai 10 milioni già stanziati dalla legge di stabilità. Crescono (finalmente) le risorse destinate all’Enit, che dopo anni di tagli e difficoltà si presenta con un budget rimpinguato e tanti buoni propositi. Incremento della spesa media turistica in Italia, aumento dei volumi incoming, sviluppo delle destinazioni minori e promozione dell’offerta sostenibile sono i quattro macro-obiettivi del piano strategico 2016-2018 recentemente presentato a Roma. Nulla di nuovo si dirà. Ai vertici dell’Agenzia però ora ci sono persone “del mestiere”, come la presidente Evelina Christillin e il consigliere Fabio Maria Lazzerini. E infatti le idee paiono chiare, almeno sulla carta: «Bisogna anzitutto consolidare i mercati avanzati di Europa e Nord America, da cui proviene l’80% dei turisti, attraverso un marketing differenziato e generazionale, nonché intensificando la rete diplomatico-consolare della Farnesina», ha spiegato Lazzerini. Al contempo, «le economie emergenti (Cina, India, Corea, Emirati Arabi, Messico, Brasile e Argentina) rappresentano sempre più i nuovi bacini dell’outgoing mondiale: è necessario rafforzare la presenza di uffici Enit e le partnership con le eccellenze del made in Italy». E ancora: «Non possiamo dimenticare il turismo domestico, che rappresenta oltre la metà dell’intero movimento: occorre destagionalizzare le destinazioni, sviluppare i cluster (mice e luxury su tutti) e supportare la promozione dei territori su base interregionale». Ma c’è anche l’ambizione di creare un vero ecosistema digitale capace di andare oltre al “famigerato” italia.it, coinvolgendo le sedi locali ed estere dell’Agenzia, nonché puntando forte sui contenuti social. Tutto bene, dunque? Non proprio: se il dipartimento della Funzione pubblica non darà in fretta una sistemazione definitiva al tema dipendenti (quelli della vecchia Enit hanno scelto quasi tutti di parcheggiarsi altrove, ndr), le buone intenzioni della nuova Agenzia serviranno solo a lastricare una nuova strada diretta verso il molo del traghetto di Caronte.

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