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L’Ehma progetta di allargarsi a est

Di Anna Romano, 31 Gennaio 2003

Dal 6 all’8 febbraio, alla Congress Hall del Grand Hotel Hotel Parco dei Principi di Roma, si svolgerà il congresso annuale dell’Ehma (European hotel manager association), che quest’anno festeggia il trentennale di fondazione.
L’assemblea verrà aperta da un welcome evening il 6 febbraio alle 18 in Campidoglio, alla presenza del sindaco Walter Veltroni, seguito da un buffet dinner all’Hotel Excelsior.
Il comitato organizzatore dell’evento italiano è composto dal chairman Marco F. Sorbellini (Framon hotels), delegato nazionale per l’Italia & Malta e primo vicepresidente dell’Ehma, e dagli active members Gianfranco Baroncelli (Grand hotel de la Minerve), Vittorio De Martino (Crowne Plaza Rome St. Peter’s), Johanna Fragano (Hotel Quirinale), Hans R. Fritz (Rome Cavalieri Hilton), Carla Milos (Grand hotel Parco dei Principi), Aniello Ottiglio (Hotel Cicerone), Marco D.F. Sarlo (Royal Demeure hotel group), Gaetano Torino (De la Ville Intercontinental).
Fu nel 1973 che alcuni direttori di hotel della capitale decisero di dare vita a un’associazione “amicale”, con l’obiettivo di valorizzare la professionalità e di conseguenza il livello di eccellenza dei servizi offerti alla clientela. Per far parte di questo “olimpo” occorre possedere speciali requisiti: 10 anni di attività alberghiera e almeno 3 di direzione in hotel di fama internazionale.
Oggi i soci sono circa 450, executive manager alla guida degli hotel europei di maggior prestigio, presenti in 27 paesi, in rappresentanza di 360 alberghi, 92.000 camere e 72.000 collaboratori. Nell’assemblea annuale, oltre a rinnovare le cariche, decidere la sede che ospiterà il congresso l’anno successivo, e assegnare il premio “European hotel manager of the year”, si dà molto spazio al dibattito sui trend emergenti nel mondo alberghiero, sulle nuove tecnologie, sulle problematiche comuni all’industria alberghiera europea.
Quest’anno il tema centrale in discussione è di grandissima attualità, “Globalization: is this the future of the hotel industry?”, e sarà affrontato da diversi relatori e da diversi punti di vista, dopo il benvenuto del presidente Ehma, Joern U. Sroka, e del chairman Marco F. Sorbellini di Framon Hotels.
“Sicuramente nell’industria alberghiera europea è in atto un processo di globalizzazione”, spiega appunto Sorbellini. “Anche se l’Italia non ne è molto coinvolta perché abbiamo una forte tradizione di proprietà alberghiere individuali e la presenza di catene multinazionali da noi si limita al 4 per cento. Ma senza dubbio è interessante interrogarsi sui cambiamenti che questa novità porterà nel futuro”.
E di cos’altro parleranno in questa assemblea che vede la presenza di 15 delegazioni? “Ci scambiamo opinioni professionali rispetto a vari temi, come la diversità di normative fra i paesi europei. Per fare un esempio, i diritti Siae magari incidono in un certo modo in Grecia e in un altro in Italia…”
Come amano ripetere i soci, l’Ehma è soprattutto un’associazione di persone, non di alberghi o compagnie, sottolineando quanto conti l’aspetto relazionale e umano nello stile di accoglienza che caratterizza un hotel e la sua particolare atmosfera. Negli anni l’importanza di Ehma è cresciuta e ora c’è il programma di allargarsi a Est, acquisendo nuovi soci in Russia, in Cecoslovacchia, in Romania.

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