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Le vacanze? Sempre più esperienziali

I nuovi trend dei viaggi estivi degli italiani secondo una recente indagine Europcar-Doxa

I nuovi trend dei viaggi estivi degli italiani secondo una recente indagine Europcar-Doxa

Di Marco Bosco, 11 Luglio 2013

La destinazione come contenitore in cui trovare appuntamenti culturali, sport, percorsi enogastronomici o naturalistici, locali più o meno di tendenza, possibilità di fare nuovi incontri e sviluppare nuove relazioni. È questo il modo in cui gli italiani guardano sempre più al luogo delle proprie vacanze: la località è ancora importante, ma cresce il valore di cosa si fa e in compagnia di chi. È l’evidenza più importante di una recente ricerca, condotta dall’Osservatorio Europcar-Doxa, sugli stili di vacanza dei nostri connazionali. In merito alla scelta della destinazione, l’indagine individua, in particolare, tre categorie di vacanzieri: i curiosi, sempre in cerca di località completamente nuove (il 36% del campione); i prudenti, che privilegiano luoghi già visitati una (12%) o più volte (23%); e gli abitudinari, che tornano ogni volta nello stesso posto (29%). Ed è proprio intorno a questi tre gruppi che la ricerca è andata articolandosi, mettendo in evidenza un trend impensabile solo fino a pochi anni fa: la maggioranza degli intervistati ha infatti sì messo la destinazione quale variabile fondamentale di scelta, ma un consistente 21% ha dichiarato di decidere dove andare in base alle attività da praticare, mentre il 12% metterebbe sullo stesso piano la località e il cosa fare.
In linea con tale tendenza di «tursomo esperienziale», i vacanzieri italiani sarebbero, per la stragrande maggioranza, dei viaggiatori attivi, con il 94% del campione interpellato che ha dichiarato la propria intenzione di dedicarsi ad almeno un’attività sportiva o culturale, a un hobby o a qualche altra occupazione, durante le prossime vacanze: il 53%, in particolare, starebbe pensando a passeggiate ed escursioni, il 35% a visite culturali, il 27% allo sport, il 24% ad attività legate alle proprie passioni od hobby, l’11% all’enogastronomia (un dato fisiologicamente più basso del solito, perché già connaturato alle vacanze estive rispetto ai weekend e agli short break invernali) e l’8% a pratiche e trattamenti wellness. Non solo: per un terzo dei turisti italiani si tratterebbe di attività svolte solamente nel periodo delle vacanze estive, che c’entrano poco o nulla con gli sport o gli interessi coltivati durante l’anno. Il che accentua ulteriormente la componente fortemente active del viaggio.
Quest’ultimo aspetto si accompagna inoltre all’idea, assai diffusa (nel 72% dei casi), che il periodo delle ferie estive sia sinonimo di aggregazione e socialità. E ciò senza rilevanti distinzioni tra le tre categorie dei curiosi, dei prudenti e degli abitudinari. Italiani compagnoni? Forse, ma più probabilmente sarebbe meglio utilizzare il neologismo social-evoli, se è vero che già due nostri connazionali su dieci utilizzano i social network anche in vacanza, per trovare in loco compagni che condividano le stesse passioni, con una maggior presenza nella fascia d’età 15-34 anni.
Ma il dato forse più sorprendente della ricerca Europcar-Doxa 2013 arriva con l’ultima domanda, che registra come ben quattro italiani su dieci sarebbero disposti a cambiare la destinazione scelta per le vacanze davanti a un’offerta simile, per attività e servizi proposti, ma scontata del 10%. Una percentuale di «traditori» che sale addirittura a circa il 50% tra i curiosi, ovvero tra coloro che ricercano sempre località nuove. La vacanza è quindi questione di destinazione solo per il 60% degli italiani, mentre per gli altri la meta rimane importante solo fino all’offerta economica.

I dati di chi parte

È pari a circa il 44% la quota degli italiani in partenza per una vacanza estiva quest´anno secondo le stime Doxa: un dato che attesta una certa stabilizzazione del numero di vacanzieri, dopo la forte caduta (-13%) registrata negli anni scorsi (dal 56% del 2010 al 49% del 2011, fino al 43% del 2012). Il mare è, come sempre, la destinazione privilegiata dagli italiani (67%), seguito a distanza dalla montagna e dalla collina (18%), dalle città d´arte (6%) e dai tour (3%), a pari merito con lago, campagna o altre destinazioni. La Puglia, inoltre, rimane la prima meta per chi sceglie l’Italia, seguita da Toscana ed, ex aequo, da Sardegna e Liguria. Il 26% dei vacanzieri 2013, infine, andrà all´estero, principalmente in paesi low cost come Spagna, Grecia e Croazia, che insieme pesano per circa il 50% delle destinazioni straniere.

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