Job In Tourism > News > Travel industry > Le feste senza neve e la via (obbligata) dell’adattamento climatico

Le feste senza neve e la via (obbligata) dell’adattamento climatico

Le difficoltà delle ultime settimane delle località sciistiche causate dalla mancanza di neve ripropongono l'urgenza di piani di adattamento ai cambiamenti climatici, anche nel turismo

Le difficoltà delle ultime settimane delle località sciistiche causate dalla mancanza di neve ripropongono

Di Job in Tourism, 12 Gennaio 2023

È stato un Natale senza neve. Dopo l’estate siccitosa, l’anno si è chiuso con festività natalizie dal clima autunnale – se non addirittura primaverile, in alcune località – che ha messo in difficoltà le località montane e sciistiche. La neve è comparsa solo ad alta quota e su Alpi e Appennini, lì dove si è sciato, lo si è fatto per lo più su neve artificiale sparata su prati, di fatto, verdi. Tanto che nei giorni scorsi è stato convocato un tavolo al Ministero del Turismo per affrontare “l’emergenza neve” per le località appenniniche. Si è discusso di una serie di provvedimenti che nelle prossime settimane dovrebbero essere adottati per sostenere le attività del comparto – dallo sblocco dei fondi per gli impianti di risalita già previsti dalla manovra finanziaria a misure di sostegno per alcune categorie di lavoratori, come i maestri di sci.

Oltre l’emergenza

Al di là dell’emergenza di queste settimane, però, rimane un dato di fatto: non esistono più le stagioni come le conoscevamo anche solo fino a pochi anni fa. Il cambiamento climatico rischia di travolgere i prodotti turistici tradizionali molto prima di quanto ci aspettiamo (anzi, lo sta già facendo). Non ci sarebbe da stupirsi se, vista l’estate torrida che abbiamo vissuto lo scorso anno, proprio il clima condizionasse le scelte di viaggio e vacanze delle persone già dalla prossima estate, per esempio.

E, allora, oltre che sull’emergenza, sarebbe utile iniziare a ragionare su una parola che in altri settori – vedi l’agricoltura – già sta fornendo parziali soluzioni al clima che cambia: adattamento climatico. Lo dice chiaramente anche il “Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici” presentato dal Governo a fine dicembre, che al turismo dedica un lungo capitolo analizzando nel dettaglio gli effetti diretti e indiretti attesi sul settore: “Sempre più turisti stranieri – è la previsione generale – sceglieranno destinazioni meno calde delle nostre, mentre sempre più turisti italiani resteranno in Italia invece di fare le vacanze in luoghi ancora più caldi. Il saldo – tuttavia – sarà negativo, anche perché parte dei turisti italiani contribuirà al flusso del turismo internazionale verso Paesi meno caldi”. Insomma, è tempo di adattarsi che, nel caso del turismo, significa puntare in maniera più decisa sulla destagionalizzazione e su una diversificazione della proposta capaci di sostenere e integrare l’offerta maggiormente esposta alle conseguenze del cambiamento climatico, come nel caso dello sci.

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati