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Lavorare quattro mesi alle Maldive

Di Floriana Lipparini, 20 Febbraio 2004

www.valtur.it
“Lavorando qualche mese nei villaggi, i ragazzi trovano quello che cercano, un po’ di autonomia, un po’ di soldi, e in più si divertono”, racconta Ninfa Giorgioni, responsabile risorse umane per i villaggi Valtur.
Come ogni anno, quindi, un nuovo drappello di ragazzi e ragazze è pronto a candidarsi. Le mete fanno sognare. Dalla Sicilia al Marocco, dalle Maldive alle Mauritius… Nell’estate 2004 la Valtur assumerà oltre 1.400 giovani tra i 20 e i 30/35 anni, appartenenti a un paese dell’Unione Europea, con buona conoscenza di una lingua straniera, preferibilmente tedesco, inglese o francese. In particolare si cercano 745 animatori, 350 sportivi, 55 addetti alla ristorazione e 265 per servizi vari come amministrazione, front office, boutique, guardaroba/lavanderia, manutenzione e altro ancora. I ragazzi selezionati parteciperanno a una settimana di formazione in uno dei villaggi.
L’opportunità, per un giovane, è allettante, ma quali sono i requisiti richiesti per riuscire a conquistarsi un posto nel team? “Un aspetto piacevole e simpatico è necessario, ma la presenza da sola non basta. Contano molto i requisiti tecnici: occorre avere un’attitudine, un talento perché in una settimana non possiamo insegnare tutto partendo da zero. È importante la facilità nel comunicare e anche la capacità di vivere qualche tempo lontano da casa, perché si sa, i. ragazzi italiani non sono olandesi. Ma ripeto, qualche talento bisogna averlo anche per fare l’animatore: saper affascinare un pubblico, saper tenere in mano un microfono. Il resto lo facciamo noi, costruiamo noi un repertorio”.
La Valtur riceve migliaia di domande all’anno. Dopo la prima scrematura, si dividono le candidature per settore e si convocano 2-300 ragazzi per volta, in un’unica giornata. Con l’aiuto di una conferenza e di un video si spiega nei particolari in che cosa consisterà il loro compito e quali siano le regole base da rispettare, dall’abbigliamento agli orari. A quel punto i ragazzi hanno il tempo per riflettere e capire se siano davvero interessati a sostenere un colloquio individuale che approfondisce le motivazioni e le caratteristiche personali. Chi supera questa fase, viene esaminato da specialisti di settore.
Il percorso, insomma, è abbastanza articolato, ed è interessante capire quale percentuale di candidati superi tutti gli step. “Diciamo che su 2.500 colloqui ne vanno a buon fine circa mille ogni anno”, precisa Ninfa. “Teniamo presente che queste selezioni per noi hanno un costo non trascurabile. Inevitabilmente, fra i prescelti, ci sarà sempre qualcuno che all’ultimo momento cambia idea, rinuncia, magari perché la famiglia non vuole, o per ragioni di cuore, o anche per un’improvvisa paura di affrontare situazioni nuove lontano da casa. Chi invece accetta si trova a fare un’esperienza importante da cui si può imparare molto su se stessi, sulle proprie capacità e socialità, un’esperienza che può offrire opportunità professionali molto valide. Da 11 anni mi occupo di risorse umane, e posso dire che moltissimi ragazzi poi mi ringraziano per l’esperienza vissuta che spesso apre le porte a occasioni impreviste, come è capitato a un laureato in architettura e istruttore di tennis che proprio nel villaggio ha simpatizzato con il titolare di uno studio d’architettura importantissimo, dove ora felicemente lavora. Certo, di Fiorello ne nasce uno su un milione, ma quanti ce ne sono che dopo essersi formati nei nostri villaggi poi si ritrovano nelle radio private, nei locali, nelle orchestre… Alcuni rimangono nello staff di Valtur, e io ne sono un esempio”.
I ragazzi vengono assunti con contratti a progetto, stagionali. L’entità dei guadagni è difficile da quantificare perché nei villaggi esistono 33 mansioni diverse, che ovviamente prevedono compensi diversi. “Al guadagno vero e proprio si deve aggiungere il vitto e l’alloggio gratuiti, la possibilità di andare ogni sera in discoteca… Per un ragazzo più del guadagno in sé per sé conta quello che risparmia rispetto a quanto spenderebbe d’estate andando in vacanza. Detto questo, se trovo un bravo musicista, lo pago bene”. Le figure più difficili da trovare? Musicisti, velisti, arcieri, tennisti, estetiste e da un po’ di tempo belle ragazze per il ruolo di hostess. “Nelle ultimissime generazioni sono forse più carini i maschi”, specifica Ninfa..

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