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Lavorare nelle crociere

Di Antonio Caneva, 17 Febbraio 2006

Lavorare. Lavorare richiede sempre maggiore disponibilità e, talvolta, creatività. Vi sono settori del turismo che, lontani come consuetudine, offrono però opportunità interessanti e gratificanti. Ecco allora che, come “Edizioni Job in Tourism”, la neonata sezione editoriale della nostra attività, abbiamo voluto creare uno strumento che desse risposte a chi, volendosi avvicinare a un’opportunità di impiego non comune, quale il lavoro nelle navi da crociera, si ponesse domande quali: Che opportunità offre il lavoro a bordo? Quali retribuzione attendersi? Come e dove proporsi? Com’è la vita a bordo? E molte altre.
Abbiamo realizzato un libro che in circa 200 pagine, illustrate con esempi pertinenti, rispondesse ai quesiti più comuni cercando di essere chiari e concisi. Ci siamo riusciti? «È facile dirlo…», affermerebbero a Zelig, noi possiamo solo aggiungere che lo speriamo e, se ci saremo riusciti, avremo reso un buon servizio ai tanti alla ricerca di strade ed esperienze nuove.
Di seguito trascriviamo la prefazione del libro, intitolato Lavorare nelle crociere quale contributo di riflessione:
«Nel panorama turistico mondiale la crocieristica è il settore a più rapido sviluppo. Da parecchi anni questa area gode di una crescita superiore al 10% annuo e il trend è ancora ben lontano dall’arrestarsi. Le crociere per decenni hanno rappresentato una modalità di viaggiare legata soprattutto al vivere elegante di chi, economicamente stabile, si godeva vacanze di élite.
In quel periodo i viaggi erano generalmente piuttosto lunghi, non essendo i crocieristi vincolati ai ritmi di vita attuali e la vita a bordo era legata a comportamenti che non molti potevano sostenere. Ancora adesso c’è chi parla “dei bei tempi passati…”, nostalgia umana che però non trova riscontro nell’attuale momento. Le crociere ora sono un grande business in cui le dimensioni delle navi sono lo spartiacque fra strutture di massa che offrono servizi più o meno sofisticati e piccole navi eleganti dove fa premio l’attenzione al cliente. Fino a pochi anni or sono navi da 100mila tonnellate di stazza, capaci di trasportare più di 3mila passeggeri, erano impensabili per la crocieristica; ora invece già parecchie compagnie hanno in cantiere battelli di tali dimensioni. Cosa è meglio? Non esiste il meglio, ogni “prodotto” è destinato a soddisfare bisogni e questo, che è poi la chiave del marketing, trova riscontro anche nelle crociere.
In un simile contesto dinamico lavorare a bordo può essere una esperienza ineguagliabile, formativa e arricchente sia sotto il profilo professionale sia sotto il profilo umano, che richiede però spirito di adattamento e rigore.
Nel volume troverete risposte alle domande che si pone chiunque voglia avvicinarsi a una nuova attività e, soprattutto, consigli legati all’esperienza di chi opera professionalmente nel settore e che vive quotidianamente tali tematiche.
La vita a bordo ha regole che, anche se possono differenziarsi da compagnia a compagnia, è necessario conoscere e condividere per riuscire prima a farsi assumere e poi per vivere bene questa esperienza; nel realizzare Lavorare nelle crociere ci si è posti esattamente questo obiettivo: fornire elementi concreti per il giusto approccio a un sistema che è diverso da quello che generalmente si incontra nella quotidianità. Le pagine colorate e invitanti rispondono sicuramente alla nostra volontà di realizzare un testo piacevole ma, se dovessi indicare qual è il pregio maggiore del volume, indicherei la concretezza e la ricchezza di informazioni.
La vita è un po’un viaggio, quindi buon lavoro e buon viaggio a tutti, sia a quelli che si imbarcheranno, sia a quelli che, dopo questa lettura, decideranno che è meglio scegliere un percorso diverso».
Nell’ultima pagina del giornale si trovano tutte le indicazioni utili per chi volesse acquistarlo.

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