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Lavorare all’estero: UE e Italia poco attrattive

Una ricerca ha stimato come l'Europa, e ancor più l'Italia, siano destinazioni poco richieste dai lavoratori internazionali, anche per quanto riguarda l'ambito settore food

Una ricerca ha stimato come l'Europa, e ancor più l'Italia, siano destinazioni poco richieste dai lavoratori

Di Job in Tourism, 25 Agosto 2023

Non ci sono solamente i lavoratori – soprattutto i più giovani – che se ne vanno. Ci sono anche quelli che l’Italia potrebbe attrarre dall’estero ma ai cui occhi il nostro rimane un Paese poco desiderabile. Tanto che – è stato calcolato – il Bel Paese risulta al 50° posto su 62 per ricerche di lavoro internazionali, ben al di sotto anche della – già bassa – media europea.

Un problema europeo

La ricerca, realizzata da Indeed nel mese di giugno, ha analizzato l’interesse per gli annunci di lavoro per posizioni aperte nell’Unione Europea e ha evidenziato come solamente il 2,8% dei click sulle offerte provenisse da lavoratori basati fuori dai confini degli Stati membri. Un dato che, per l’Italia, scende ulteriormente al 2,2%. Il dato è chiaramente quasi il doppio rispetto a quello del 2021, in piena pandemia, ma denota la scarsa attrattività del mercato europeo per i lavoratori internazionali, soprattutto se confrontato con quello di altri Paesi – Stati Uniti, Canada, Australia e Regno Unito in testa – in netta crescita anche rispetto al 2019.

Il food in testa alle ricerche per l’Italia

La mobilità internazionale dei lavoratori è dunque ripresa dopo lo stop imposto dalla pandemia, ma vede l’Europa faticare ad affermarsi tra le mete più ambite per chi risiede fuori dal Continente.

Un dato interessante sull’Italia è relativo alle posizioni più ricercate: al primo posto ci sono, infatti, quelle collegate alla preparazione di cibo e servizi correlati, con un incremento di 1,8 punti percentuali da inizio 2019 (pari al 10,5% dei click dall’estero nella prima metà del 2023). Si tratta di un interesse che arriva soprattutto da Regno Unito e Stati Uniti (anche se non si può sapere se si tratti di cittadini stranieri interessati a venire a lavorare in Italia nel settore della ristorazione o di italiani all’estero che vogliono rientrare).

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