Job In Tourism > News > News > L’arte della cucina alsaziana

L’arte della cucina alsaziana

Di Alessia Sironi, 24 Maggio 2002

L’Alsazia è una regione dalle grandi tradizioni e di un artigianato che raggiunge vere perfezioni d’arte, così come anche la sua gastronomia. Vediamo più da vicino i prodotti tipici di questa regione. Raffinatezza e preziosità dell’Alsazia splendono infatti nei vetri d’arte: i primi vetri decorati a smalto risalgono infatti al 1470-1480 e sono di origine veneziana. I mastri vetrai dell’Europa centrale, cominciarono a imitarli a partire dagli inizi del Cinquecento, ma già alla fine del ‘400 si cominciò a produrre vetri nei Vosgi del Nord, dove erano presenti le materie prime indispensabili alla lavorazione. Un altro must dell’Alsazia sono le tovaglie stampate di lino e cotone, ma anche gli scialli di cachemire e i tessuti per l’alta moda: risale al Settecento la grande tradizione delle stoffe di questa regione. Oggi il 40% dei tessuti stampati di Francia è ancora prodotto in Alsazia e Mulhouse rimane la capitale delle stoffe. I Kelsh erano tessuti lavorati quasi esclusivamente dai contadini a casa, durante l’inverno, su vecchi telai e poi tinti con l’indaco e con l’alzarina. Oggi quella tradizione è stata recuperata e i kelsh sono diventati una stoffa di prestigio per letti, divani, tendaggi, utilizzata dai più raffinati alberghi e ristoranti, che si accosta perfettamente agli interni di legno dai colori caldi. Un’altra caratteristica degna di interesse sono i legni intarsiati: un punto di riferimento a livello mondiale e in una regione di grandi vini come l’Alsazia anche costruire botti diventa un’arte, la più famosa e antica fabbrica di botti si trova a Barr. Ultima, ma non da meno, la ceramica. Oggi l’arte della ceramica si concentra in due villaggi, Betschdorf e Soufflenheim, entrambi alle porte della foresta di Haguenau, ricca di argilla e creta. Due le città importanti che con la loro cultura, il loro turismo e la loro gastronomia: Colmar e Strasburgo. Capitale del centro Alsazia, vicina alla Germania e alla Svizzera, Colmar è situata tra Strasburgo e Basilea e tra i Vosgi e il Reno. La città ha saputo preservare l’omogeneità del suo centro storico e la sua fama risiede principalmente nei suoi due musei: il museo Unterlinden e il museo Bartholdi. Colmar però non stupisce solo per la ricchezza dei suoi monumenti, ma soprattutto per la secolare tradizione della sua ospitalità: è infatti la regione più premiata di Francia con vini pregiati, delicatezza e sapore delle specialità culinarie, sublimate dai grandi chef. Strasburgo dal canto suo, settima città della Francia, è la metropoli intellettuale ed economica dell’Alsazia e la sua posizione geografica privilegiata ne fa un nodo strategico per le comunicazioni internazionali. Strasburgo e i paesi vicini dispongono di un potenziale alberghiero di circa 6600 camere, inoltre dagli alberghi tradizionali alle catene di hotel si trovano soluzioni che rispondono ai desideri e alle esigenze dei diversi tipi di clientela: turisti, congressisti, viaggiatori d’affari. La città è inoltre ravvivata dalla presenza di numerosi ristoranti, dove è possibile gustare autentiche specialità. A differenza di altre regioni famose per un unico prodotto, le specialità alsaziane coprono un registro molto ampio: foie gras e choucroute rappresentano i due fiori all’occhiello; accanto a queste pietanze “regali”, molte altre arricchiscono i menù dei ristoranti, come per esempio il baeckeoffe, la tarte flambée e gli spaetzele, che accompagnano il pesce, in particolare la rinomata matelote, il pollame e la selvaggina. Per il dessert si presenta una nutrita schiera di torte ai mirtilli, ai quetsches, alle mirabelle o alle mele, senza dimenticare la particolare torta al formaggio o il celebre kougelhopf. Ma tutte queste proposte non sarebbero niente se non si sapesse con che vino gustarle: sebbene determinata prevalentemente dai vini bianchi, la scelta risulta complessa, si può scegliere infatti fra il Riesling, il Gewurztraminer, il Muscat, il Tokay pinot gris, il Pinot blanc e il Pinot noir. Una casa ai margini della foresta, con camere personalizzate e legni e stoffe preziose, rievocano il tradizionale stile alsaziano: è La Belle Vue, dove Denis Boulanger, lo chef, accoglie gli ospiti con calore e con proposte gastronomiche nel segno di una tradizione rielaborata con inventiva. Denis Boulanger è nato l’11 giugno 1963 e dopo un tirocinio presso la scuola alberghiera di Strasburgo, parte per Parigi per approfondire i suoi studi di cucina edove riesce a carpire i migliori segreti del cuoco Trosselier presso la Toque Blanche a Colombes (Ile de France)e dove collabora inoltre con il cuoco Feranti del Mercure Galland. Decide comunque di fare ritorno a Strasburgo per una stretta collaborazione con il cuoco François Schaller del ristorante Julien (1 stella Michelin) e infine, dopo l’apertura nel 1994 del ristorante a Saulxures, nell’anno 2001 viene designato Cuoco di Francia.

LA RICETTA

Fricassea di asparagi e uovo bazzotto

Uovo alla coque, fatto raffreddare, sgusciato e poi impanato ingredienti : farina, uovo, pangrattato

Preparazione degli asparagi : mondatura e cottura in acqua salata

Salsa : far appassire scalogno, erbe aromatiche, pepe, aceto bianco e vino bianco (riesling) Aggiungere un tuorlo d’uovo, montato a zabaione, il tutto montato con burro fuso Spadellare gli asparagi Friggere le uova panate a 180°C

Disporre in modo armonioso su un piatto caldo

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati