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L’arte aiuta la ristorazione: la storia di As Borgia

Il binomio può caratterizzare gli spazi dedicati agli ospiti, valorizzandoli e rendendoli unici. Come i “quadri acustici” del maestro Rodolfo Viola nel locale milanese

Il binomio può caratterizzare gli spazi dedicati agli ospiti, valorizzandoli e rendendoli unici. Come i “q

Di Job in Tourism, 31 Luglio 2020

Introduzione a cura di Mariateresa Broggini Moretto
Non è la prima volta che le opere del pittore Rodolfo Viola entrano in un ristorante, ma quanto proposto dall’arch. Enea Pilastro presso il ristorante As-Borgia è qualcosa di assolutamente nuovo, perché non si tratta di una semplice esposizione, ma di una nuova sperimentazione che continua il percorso avviato dal maestro dell’Universalismo per promuovere collaborazioni con maestri d’arte di varie discipline.
Come ci racconta l’ideatore, la sala del ristorante As Borgia è un esempio di come la maestria dell’artista, assumendo una funzione strutturale, diventa un elemento architettonico utile a rendere “speciale” un luogo non solo perché più confortevole ed accogliente, ma anche perché arricchito della permanente testimonianza del rinnovato valore della collaborazione tra arte e architettura.

“II mio concetto di «architettura» è nell’unione e nella collaborazione delle arti, in modo che ogni cosa sia subordinata alle altre e con esse in armonia”: William Morris, Prospects of Architecture in Civilization, 1881.
Arte e architettura dunque. Ma può l’arte rispondere a un criterio funzionale, oltre che estetico, all’interno dei progetti di architettura? Ebbene, nel progetto di rinnovamento del locale As Borgia a Milano per la prima volta mi sono misurato in una sfida nuova: coniugare in un unico elemento la forma, come espressione artistica, e la funzione, come soluzione di un problema tecnico della quotidianità.

Chiunque gestisca o anche semplicemente frequenti un ristorante, sa cosa significhi, in una conversazione, essere sopraffatti dal rimbombo in sala. Questo tema è emerso sin dalle prime riunioni con il sig. Borgia, proprietario del locale, data la conformazione particolare degli spazi ed in particolare della sala a doppia altezza.
In commercio esistono già diverse soluzioni tecniche al problema: pannelli acustici da collocare a parete o in copertura catturano le vibrazioni “pulendo” il locale dal fastidioso rumore di fondo.

Il progetto tuttavia ha voluto trovare una risposta a questo particolare tema in modo più ambizioso. I pannelli acustici diventano veri e propri “quadri acustici”, ognuno dei quali rappresenta un diverso soggetto “creato” ad hoc dal maestro dell’Universalismo Rodolfo Viola.
Il ristorante diventa cosi una sorta di galleria espositiva, dove trovano posto le tele. Il loro posizionamento risponde sia ad un criterio “estetico” di valorizzazione dello spazio sia ad uno “funzionale”, per assorbire il rumore di fondo dove serve.

L’arte e la ristorazione: un binomio che funziona non solamente dentro alla cucina, ma che può caratterizzare anche gli spazi dedicati agli ospiti, valorizzandoli e rendendoli davvero unici.

Rodolfo Viola
L’artista nasce nel 1937 a Milano, dove inizia a dipingere giovanissimo ed esordisce nel 1963 con la sua prima personale alla Galleria Schettini.
Dalla fine degli anni Sessanta intraprende la ricerca di un ideale linguaggio universale, attraverso l’unione delle arti, capace di raggiungere l’essenza più pura dell’uomo. Questo concetto si definirà nel 1971 con la stesura del Manifesto dell’Universalismo. Il Comune di Montecatini scrive un altro passo di questo percorso, con l’istituzione, nel 1974, del “Museo dell’Universalismo: da Rodolfo Viola al futuro”, ora diventato Museo d’arte contemporanea (MO.C.A.).
Nel 2007 viene istituita la Fondazione Rodolfo Viola, che promuove e sostiene attività nel campo delle arti incentivando lo scambio artistico tra diverse matrici culturali. Le sue opere sono state esposte in gallerie italiane ed estere e sono presenti in collezioni pubbliche e private. Dal 1966 espone permanentemente alla Galleria Strasburgo di Milano.

Enea Pilastro
Nato nel 1985 a Tradate (Va), si laurea in Scienze dell’Architettura al Politecnico di Milano nel 2010 con il professore Pierfranco Galliani.
Con lo studio AM Progetti con cui collabora dal 2008 al 2010 entra per la prima volta in contatto con la realtà internazionale. Si dedica al progetto per una Nuova Città Sostenibile (Eco Nanhe Town in Cina) e a diversi concorsi tra Pechino e Shanghai. Dal 2013, dopo esperienze italiane ed estere, decide di proseguire la collaborazione in corso con Prassicoop Società Cooperativa con la quale, oltre a seguire importanti direzioni lavori, si instaura un consolidato rapporto sui maggiori progetti, tra i quali si menziona l’intervento di Social Housing in via Zoia a Milano.
Dal gennaio 2018 è vice presidente di Prassicoop e membro del Consiglio di Amministrazione della società.
Parallelamente dal 2013 apre uno studio di progettazione a Induno Olona, in collaborazione con l’arch. Luigi Pilastro: 2P+A.

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