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L’agente di viaggi contemporaneo

Di Marco Bosco, 21 Marzo 2008

Durante il Tfp Summit si è parlato di turismo a 360°, approfondendo, in particolare, quelle tematiche che maggiormente hanno a che fare con lo sviluppo, la valorizzazione e la qualificazione delle risorse umane. Tra i tanti eventi che hanno arricchito il programma della due giorni targata Job in Tourism, quello del presidente Fiavet Lombardia, Luigi Maderna, ha approfondito i temi dell’evoluzione delle professionalità nel comparto dell’intermediazione: “Il profilo ideale dell’agente di viaggi del terzo millennio, ovvero le 10 caratteristiche essenziali perché l’agente di viaggi possa vincere le sfide del turismo moderno” è stato, infatti, il titolo dell’intervento curato dal rappresentante degli operatori dell’intermediazione lombarda.
«Fondamentale, prima di tutto», ha spiegato Maderna, «è una buona cultura di base. Non mi riferisco semplicemente alla formazione personale dell’agente e all’essenziale conoscenza di almeno due lingue, ma anche e soprattutto alla necessità di un costante aggiornamento nel tempo. Particolarmente importanti sono poi anche i corsi di specializzazione, che permettono a quegli operatori già a conoscenza delle molteplici attività di un’agenzia, di approfondire alcuni particolari aspetti del proprio lavoro, come la biglietteria, la gestione dei gruppi, gli incentive o la congressistica».
Il discorso di Maderna è poi proseguito tratteggiando il profilo dell’agente ideale: «Per fornire un servizio realmente di qualità occorrono almeno tre anni di praticantato, nonché un’intensa familiarità col web e con tutte le nuove tecnologie, tra cui, solo per fare due esempi, i sistemi di teleprenotazione e la telefonia Voip. Solo grazie all’esperienza, infatti, l’agente può acquisire i requisiti fondamentali che costituiscono la base della professionalità del nostro mestiere: la competenza e l’affidabilità».
Infine, l’intervento del presidente di Fiavet Lombardia si è occupato di uno dei temi più caldi del momento, ossia della progressiva diffusione delle reti agenziali. «L’agenzia di viaggi moderna deve ormai far parte quasi necessariamente di un network» ha concluso, infatti, Maderna. «È importante però porre molta attenzione nel scegliere una rete di provata serietà e professionalità. Prima di decidere la propria affiliazione, ogni imprenditore deve, perciò, effettuare un accurato esame dei pro e dei contro del network al quale intende associarsi. L’appartenenza a una rete agenziale è diventata, infatti, uno strumento fondamentale per ottenere non solo vantaggi economici e migliori condizioni da parte dei fornitori turistici, ma anche per garantire alla propria struttura preziosi servizi di assistenza e consulenza in campi delicati come quelli del marketing, dell’amministrazione, della tecnologia e del supporto commerciale. Infine, poiché il network, per quanto grande, non è in grado da solo di svolgere azioni di lobbying, per l’agenzia di viaggi moderna è anche essenziale far parte di un’associazione di categoria, come Fiavet, che possa rappresentarla nei confronti delle istituzioni».

Il decalogo del professionista del terzo millennio

1) Avere una buona cultura generale di base
2) Avere una buona conoscenza di almeno due lingue
3) Avere alle spalle almeno tre anni di praticantato
4) Avere un’intensa familiarità col web
5) Aver effettuato corsi di specializzazione negli anni della formazione
6) Effettuare corsi periodici di aggiornamento
7) Intraprendere percorsi di specializzazione in settori specifici solo dopo aver acquisito una buona conoscenza di tutte le attività di un’agenzia
8) Acquisire competenza e affidabilità, ossia i requisiti fondamentali della propria professionalità
9) Far parte di un network di provata serietà per ottenere appoggi tecnici e commerciali
10) Far parte di un’associazione di categoria, come la Fiavet, per garantirsi la necessaria copertura politico-sindacale.

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