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La visione a lungo termine di HNH

Il gruppo prosegue con le riaperture e investe per mantenere il vantaggio competitivo. L’intervista all’a.d. Luca Boccato

Il gruppo prosegue con le riaperture e investe per mantenere il vantaggio competitivo. L’intervista all’a

Di Job in Tourism, 16 Giugno 2020

Si sono riaperti i “confini” regionali e anche quelli internazionali, per lo meno europei, si apprestano a farlo, e mentre si spera che la stagione entri nel vivo proseguono le riaperture alberghiere. Il Gruppo HNH Hospitality è tra coloro che hanno deciso già il mese scorso di riaprire le proprie strutture a 4 e 5 stelle, in città d’arte o località ad alta vocazione turistica.
“Dopo la riapertura del Best Western CTC Hotel Verona l’11 maggio, abbiamo proseguito con gli hotel a Bologna, Padova e Trieste dal 18 maggio – spiega Luca Boccato, amministratore delegato -, puntando sulla domanda di città d’arte e segmento business, a seguire i resort sul mare di Jesolo entro metà giugno e infine le altre strutture del gruppo”. Al momento le prenotazioni sono in costante ma lenta crescita, anche se ancora molto al di sotto del 40% in generale.
Continua Boccato: “Abbiamo già messo gli hotel in sicurezza, compatibilmente con le attuali norme in vigore”. L’avvio è stato positivo, spiega il manager che si sono registrati dei segnali di ripresa dall’Italia e dall’estero, Germania e Austria in particolare. “Sicuramente non sarà un’estate in linea con le aspettative ma la riapertura è un segnale positivo e importante che vogliamo dare ai nostri collaboratori e ai clienti”.
HNH Hospitality conferma anche le due novità del 2020: la riapertura a giugno, sotto il nuovo brand Hotel Indigo, del Grand Hotel Des Arts a Verona, che ha già completato il restyling e upgrade di 62 camere; e l’inaugurazione entro fine anno, salvo ritardi per il blocco cantieri causa covid, del DoubleTree by Hilton Rome Monti, con 133 camere di cui 8 suite, in Piazza dell’Esquilino nel cuore della Città Eterna.

Le misure
Cosa è stato messo in campo per la ripartenza? Per tutte le strutture, il Gruppo ha predisposto un protocollo di sicurezza, con una serie di nuove procedure in linea con le direttive dell’Oms, tra cui l’istituzione di un Covid manager per struttura, operazioni di sanificazione di tutti gli ambienti, segnaletica di distanziamento sociale negli spazi comuni, gestione degli spazi e dei flussi in entrata e uscita nei ristoranti, modifica dei menu dalla formula buffet a la carte, disposizioni in materia di assegnazione delle camere, prediligendo quelle non utilizzate da 72 ore ad esempio. Inoltre per venire incontro all’incertezza del periodo, HNH sta promuovendo strumenti e azioni dedicate, tra cui voucher che consentono ai clienti di cambiare le date di prenotazione, flessibili sui 12 mesi in tutte le strutture del gruppo, e con cancellazioni anche 48 prima in modo gratuito.
“Speriamo che il segmento business progressivamente si stabilizzi, l’obiettivo che ci siamo posti era di portare al 30-40% degli hotel aperti nel giro di qualche settimana, anche per “prendere coraggio” e riaprire anche gli altri”.
Sul fronte clientela, dai primi di giugno si sono visti timidi segnali da parte degli stranieri, “sicuramente i mercati di prossimità, quelli che si sono mossi prima sono il tedesco e l’austriaco, quello che manca è il marketing mix tipico di Est Europa e Russia in particolare”.
La situazione da qualche settimana è naturalmente in divenire ma il manager si attende comportamenti veloci da parte dei clienti. Sul fronte leisure, la strategia è stata quella di riaprire le strutture di Jesolo in date distanziate, Almar Resort and spa a fine maggio, poi Park Hotel Brasilia il 4 giugno e la prossima settimana riaprirà Hotel Bellevue & Resort, “per pianificare al meglio la ripartenza”. Lanciando anche iniziative volte ad attrarre il pubblico di prossimità. “Abbiamo realizzato azioni di geo-localizzazione con offerte mirate al mercato locale, e abbiamo dovuto cambiare completamente la cancellation policy, oggi le tariffe sono tutte flessibili, poi nel tempo, quando acquisiremo maggiore stabilità potremo avere anche un atteggiamento diverso, tornando via via verso una struttura tariffaria simile a quella precedente”.

Attenzione ai costi ma fiducia nel futuro
Decidere di riaprire ha significato ovviamente anche affrontare degli investimenti, che il manager definisce “importanti, con un aumento dei costi, quello che a mio modo di vedere impatterà maggiormente sarà a livello operativo, oggi il rischio su alcune aree dei nostri processi è fare delle scelte che mettono a dura prova la struttura dei costi con il rischio di perdere efficienza. Penso a tutte le aree legate a costi fissi, pulizie, personale. È un momento delicato, dobbiamo superare al meglio questa fase, ma crediamo che non avrà impatto a lungo andare e la situazione cambierà”.
Fin dal principio dunque la strategia di HNH è stata quella di ragionare non solo dal punto di vista strettamente contingente e operativo, ma di prendere delle decisioni di visione più ampia nel tempo, che permettessero di “esserci” e con un market share importante nel lungo periodo. “Siamo entrati nella crisi con una situazione di cassa serena, dunque abbiamo anche potuto decidere di anticipare gli ammortizzatori sociali ai nostri dipendenti che quindi non hanno dovuto attendere. Siamo consapevoli che quello 2020 sarà un bilancio in perdita, ma ci siamo posti l’obiettivo di uscire nel miglior modo possibile da questa crisi per mantenere una posizione di leadership domani. Come? Facendo qualche sacrificio nel breve, ma con l’idea che si potrà trasformare la situazione in elementi di forza nel lungo periodo”.
La stagione dunque sarà strana ma dovrà essere valutata sul lungo termine, capire se permetterà di mantenere la clientela fidelizzata. Sarà una stagione allungata? “Speriamo di sì, non dipenderà solo dalla buona volontà degli imprenditori, ma certamente se riuscissimo ad ampliarla otterremmo già un beneficio”.

HNH Hospitality
Il gruppo nasce nel 1999 dall’intuito imprenditoriale e dall’esperienza alberghiera della famiglia Boccato. È diventato uno dei principali operatori indipendenti italiani, nel segmento degli hotel 4 e 5 stelle, con un totale di 15 strutture, grazie anche alla collaborazione con catene alberghiere internazionali come Ihg, Hilton e Best Western.

Luca Boccato
Classe 1972, laurea in Economia Politica presso l’Università Bocconi di Milano, Master of Science in Economics a Barcellona, Luca Boccato dopo una prima esperienza nel mondo della finanza, dal 2003 è amministratore delegato di HNH Hospitality. Aree di interesse sono lo sviluppo strategico, la pianificazione finanziaria ed il controllo di gestione, il revenue management e le nuove tecnologie.

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