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La vicenda Todomondo è la punta dell’iceberg low cost a tutti i costi

Di Job in Tourism, 31 Luglio 2009

«Il caso Todomondo è purtroppo assolutamente emblematico di una tendenza in atto sul mercato turistico italiano. Una tendenza che tende a radicarsi grazie ai messaggi che alcune imprese inviano ai consumatori. Si propongono vacanze e soluzioni di trasporto basandosi esclusivamente sul prezzo più stracciato e proponendo, per esempio, un volo da Roma a Londra a un prezzo più basso della stessa corsa in taxi dal centro della città all’aeroporto di Fiumicino. Chiunque sappia viaggiare sa che c’è qualcosa di profondamente viziato in tutto questo, pur sapendo quando approfittare di tali opportunità». È questo uno stralcio di una nota rilasciata alla stampa dal presidente di Confindustria Assotravel, Andrea Giannetti, che ha così inteso commentare le recenti vicende del tour operator on-line Todomondo, costretto, meno di una settimana fa, a dichiarare in un comunicato ufficiale la propria decisione di interrompere le attività operative e di incaricare «l’amministratore unico della società di compiere tutti gli atti necessari per richiedere la dichiarazione di insolvenza in proprio. L’assemblea, inoltre, ha confermato la volontà di promuovere l’azione di responsabilità nei confronti dell’amministratore delegato Alessandro Scotti». Quest’ultimo, peraltro, è stato anche già iscritto nel registro degli indagati della procura di Busto Arsizio insieme ad altri quattro nomi, di cui tuttavia non si conosce ancora l’identità. L’ipotesi è quella di truffa, ma non è escluso che i capi d’imputazione possano ampliarsi.
«Una delle conseguenze più gravi di questo “low cost a tutti i costi”», prosegue la nota Assotravel, «è che si abbassa il livello di valutazione critica dei consumatori che iniziano a ritenere normale, anziché eccezionale perché magari siamo in presenza di un vero last minute, viaggiare all’estero, in alta stagione, magari su una meta caraibica a 500 euro. In pratica l’unico elemento di valutazione diviene il prezzo finale. Il caso Todomondo non ci preoccupa solo per questo. Le ricadute in termini di immagine per tutta la categoria sono negative. Come Assotravel non siamo affatto indifferenti anche se l’impresa non è aderente alla nostra organizzazione. Il problema è che il caso Todomondo è la punta di un iceberg. Sono già numerosi i consumatori che si sono rivolti al nostro servizio legale chiedendo assistenza e chiarimenti, ottenendoli ed essendo assistiti dai nostri legali esperti della materia».
Per tutelare i viaggiatori danneggiati dalla vicenda Todomondo, è stato intanto attivato il Fondo nazionale di garanzia presso il ministero del turismo. Sta inoltre volgendo al termine un’ulteriore vicenda critica che ha tenuto banco in questi giorni di mezza estate: il tour operator a rischio di insolvenza Eurotravel è stato, infatti, acquisito da Ita club, società che comprende un gruppo di finanzieri italiani, guidati dall’imprenditore turistico e presidente della Banca di credito sardo, Giorgio Mazzella. Il tutto, mentre stanno prendendo corpo anche le strategie di rilancio relative al ramo d’azienda di Teorema (altro tour operator in difficoltà e già controllato, come la stessa Todomondo, dalla famiglia Scotti) recentemente passato sotto il controllo di Hotelia Italia, società presieduta da Corrado Coen.

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