Alcuni anni orsono ho soggiornato all’hotel Atlantic Kempinski ad Amburgo e mi sono compiaciuto nel leggere in alcuni cartoncini, posizionati sui tavolini, una scritta che pregava i clienti di astenersi dall’utilizzare nelle aree pubbliche i telefoni cellulari, che avrebbero potuto invece essere usati nelle cabine posizionate nella hall.
Non pretendo certamente che tutti siano come me privi di cellulare, però un utilizzo spesso troppo disinvolto è sicuramente fastidioso per chi è nelle vicinanze.
Sono stato recentemente alla conferenza stampa di un marchio alberghiero con una filosofia molto specifica, legata al territorio e alla unicità delle strutture in esso integrate. Nel leggere il catalogo mi sono soffermato sulla parte in cui, con un asterisco, gli alberghi indicavano i servizi che i clienti avrebbero trovato nel corso del loro soggiorno. Corretto che gli animali domestici possano essere o meno ammessi, secondo la filosofia della casa, mi pareva però strana la presenza della voce tv color. Sembrava di essere tornati indietro di 40 anni, quando gli alberghi congressuali segnalavano la disponibilità della lavagna luminosa.
Incuriosito, nel corso del successivo workshop, ho chiesto chiarimenti ai titolari di uno di questi alberghi senza tv: una bella residenza d’epoca in Umbria. La gentile proprietaria ha detto: «Ma no, noi abbiamo la tv, solo che non è in camera; se il cliente la vuole, la richiede e gliela portiamo».
Molto snob; però ha l’aria di una trovata di marketing poco incisiva e, probabilmente, superflua.
Il telefono cellulare vietato in luoghi ristretti può essere una iniziativa apprezzata (avete provato a viaggiare con i vicini avvinghiati al cellulare?), mentre forzare le normali abitudini (quali la disponibilità di tv), che non disturbano il prossimo, per far sentire le persone diverse e intelligenti è una forzatura.
Abbiamo tutti bisogno di una vita naturale, soprattutto in tempi in cui si cerca tranquillità per sfuggire alle tensioni; far sentire però a disagio il cliente che deve chiedere un servizio ormai generalizzato, non lo aiuterà a entrare in maggior sintonia con l’ambiente e, probabilmente, lo metterà in imbarazzo.
La tv color può creare imbarazzo?
Di Antonio Caneva, 20 Maggio 2011
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