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La sostenibilità fa bene alle aziende

Cresce la consapevolezza da parte degli investitori e del mondo della finanza, spiega Fabrizio Garavaglia, co-founder di New Vision

Cresce la consapevolezza da parte degli investitori e del mondo della finanza, spiega Fabrizio Garavaglia, co

Di Mariangela Traficante, 3 Gennaio 2020

La sostenibilità fa bene alle aziende. Non solo sul fronte dei risvolti positivi per l’ambiente, contro il cambiamento climatico e per il risparmio energetico, ma anche perché sta crescendo la consapevolezza da parte degli utenti e vi è una sempre maggiore attenzione da parte degli investitori e del mondo della finanza.
Un rischio però va evitato: quello che alla fine si cavalchi solo una moda e che anziché impegnarsi in progetti incisivi e credibili si pensi solo ad apporre al proprio brand una bella verniciata di verde, il cosiddetto “green washing”.
È quello che ci ha spiegato Fabrizio Garavaglia, co-founder di New Vision, società attiva in strategie per la sostenibilità: “Ci occupiamo di tutto il processo che le aziende devono intraprendere, dal piano strategico di sostenibilità, con l’individuazione degli obiettivi da raggiungere e dell’investimento da mettere in campo, al benchmark con i competitor, alla rendicontazione che porta al cosiddetto bilancio di sostenibilità. In genere si tratta di un percorso che può snodarsi dai 3 ai 5 anni”. Anche perché, spiega Garavaglia, il concetto è più ampio di quanto solitamente si immagini: non si ferma infatti alla responsabilità nei confronti dell’ambiente, ma chiama in causa anche implicazioni di tipo sociale, come quelle in merito al welfare e alla gestione dei lavoratori, aspetti di governance ed economici.

Buone pratiche in hotel
Come si può sviluppare tutto questo nel mondo dell’ospitalità? Il potenziale è alto per mettere in conto buone pratiche in hotel in quanto il settore si presta molto bene all’introduzione della cosiddetta economia circolare: tutto può essere trasformato e riutilizzato, dalla plastica (e crescono i gruppi che stanno annunciando l’intenzione di dire addio a quella monouso, ndr), al cibo, al riutilizzo dell’acqua, senza dimenticare il tema importante dell’efficientamento energetico e, considerando l’accezione più ampia che abbiamo detto di prendere in considerazione rispetto al concetto di sostenibilità, anche il welfare dei lavoratori e gli aspetti sociali.
Investire in sostenibilità giova anche alla brand reputation, altro aspetto chiave per le aziende di oggi, e quelle alberghiere non sono da meno: “Per esempio il turista estero al momento della scelta dell’hotel prende in considerazione tra i parametri importanti anche quello della sostenibilità ambientale della struttura”.
Va poi considerato che quello dell’ospitalità è solo un tassello di un comparto molto ampio e sfaccettato com’è il turismo, e dove la politica sostenibile deve essere abbracciata da tutti gli attori in causa, dall’entertainment agli operatori del trasporto, pensiamo per esempio al treno e alle auto elettriche.

Investire in green bond
Come si è detto, accanto al crescere di una forte sensibilità dell’utenza, di pari passo la sostenibilità acquisisce sempre più un risvolto industriale e finanziario.
“Da questo punto di vista il mondo dell’imprenditoria è molto più avanti di quanto solitamente si pensi. Un ruolo importante lo giocano i grandi investimenti in materia di innovazione e ricerca, che sono necessari e danno i loro frutti: chi adotta processi innovativi e sostenibili ottiene mediamente un 15-20% in più di produttività”.
Anche il comparto della finanza si sta muovendo sempre più in questa direzione: “Basti pensare che all’inizio di questo decennio gli investimenti in fondi vincolati alla sostenibilità – green bond – si attestavano attorno al 3%, oggi sono arrivati al 25% e si stima che raggiungeranno e supereranno il 70% entro il 2025. E dall’altro lato si registra una discesa repentina nei finanziamenti legati all’uso di materiale fossile”.
Ci sono dei comparti e delle aree virtuose in Italia? “Sta progredendo molto il comparto del food, dove c’è più attenzione anche da parte dell’opinione pubblica alla qualità del cibo, a km zero, a tutta la filiera agroalimentare e vitivinicola. E’ un settore attento, dinamico e in continua evoluzione. E per quanto riguarda le aree geografiche, penso per esempio alla Valtellina in Lombardia e a zone come Trento e Bolzano, che assorbono l’influenza di Austria e Germania, da tempo attive nelle buone pratiche”.

Sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa
Sostenibilità e CSR riguardano il modo con cui le imprese, andando oltre le prescrizioni di legge, considerano le ricadute sociali e ambientali sulle comunità di riferimento. È maturata la consapevolezza che la CSR non è semplicemente un costo da sopportare per seguire una moda, ma un investimento per dare un valore aggiunto alla competitività dell’impresa e al risultato economico.
Tutto ciò è ancor più vero se pensiamo ad un settore, quello del turismo, per sua stessa natura più attento e responsabile verso l’ambiente, la società e il territorio di appartenenza. Se non dovesse bastare la certezza di essere nel giusto, per la salvaguardia del genere umano e del pianeta Terra, e in attesa del pieno compimento della rivoluzione dei consumi che costringerà anche gli operatori del turismo ad una obbligata rivoluzione, può essere utile documentarsi e leggere i dati delle numerose analisi, a livello nazionale e internazionale, che provano come le imprese più impegnate sul fronte della CSR hanno più probabilità, specie nel medio lungo periodo, di ottenere migliori performance economico-finanziarie.

Chi è New Vision
Nell’ambito della società Link Consulting Partners SpA, operante prevalentemente nel settore del supporto integrato alle strategie aziendali e di business, la divisione New Vision – Strategie per la Sostenibilità si pone l’obiettivo di offrire le migliori soluzioni per una strategia di sostenibilità creata e pensata su ogni singola realtà. La struttura è composta da un pool di professionisti multidisciplinari, coordinati da un esperto in materia di CSR e sostenibilità proveniente dal board di una società quotata in Borsa.
Le politiche di sostenibilità vengono affrontate attraverso un approccio multitasking e con una visione innovativa e strategica. Partendo da un approfondito studio e conoscenza delle dinamiche di ogni singola realtà, dalle sue linee di business, dagli stakeholder di riferimento, si arriva alla definizione di una strategia globale, comprensiva di tempi, modalità e risultati.
Tra i principali servizi offerti rientrano lo studio di una strategia di sostenibilità, che fotografa la situazione dell’azienda attraverso analisi e assessment di sostenibilità, attività di benchmarking, individua una strategia finanziaria e di consulenza su ESG, definisce tempi, modalità e attività di verifica; il Piano di sostenibilità che fissa gli obiettivi da raggiungere in un periodo di programmazione di 3/5 anni, fissando KPI e relative tempistiche. C’è poi il Bilancio di Sostenibilità, che rendiconta l’attività dell’azienda nel campo sociale, economico e ambientale in linea con gli standard internazionali GRI; lo Stakeholder engagement, ovvero la loro mappatura, le azioni di coinvolgimento e la definizione di temi e politiche rilevanti; il Piano di comunicazione costruito su misura con azioni rivolte sia all’interno dell’azienda che agli stakeholder, ai territori e alle comunità. Non ultima, la formazione, per creare e favorire il diffondersi di una cultura manageriale della sostenibilità e della CSR nell’ambito della propria azienda.

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