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La riqualificazione: valore aggiunto per il business

Nuove opportunità, design, sostenibilità, cura dei clienti: tanti i temi affrontati durante la tappa inaugurale del forum itinerante Hotel Rewind

Nuove opportunità, design, sostenibilità, cura dei clienti: tanti i temi affrontati durante la tappa inaugu

Di Giorgio Bini, 29 Giugno 2017

«Se non ora, quando?». Non ci potrebbe essere commento più pertinente a Hotel Rewind: il forum itinerante organizzato da Hotel Volver, in collaborazione con il network Agorà Activities, per trattare i temi dell’innovazione e della valorizzazione delle strutture ricettive, anche alla luce degli incentivi previsti per la riqualificazione del patrimonio alberghiero nazionale. Quella dell’Enterprise di Milano è stata «la tappa numero zero di un’iniziativa molto ambiziosa», riprende con soddisfazione il conduttore dell’evento, Vincent Spaccapeli: «Portare all’attenzione del Paese il problema della riqualificazione delle strutture alberghiere. È una sfida importante che parte da Milano per un lungo percorso: abbiamo i trend di mercato, abbiamo gli incentivi fiscali, abbiamo la tecnologia, abbiamo il bisogno e la necessità di creare un’ospitalità sostenibile. Ripeto: se non ora, quando?».
D’altronde non è solo una questione di opportunità: il mercato attuale sta pure assistendo all’emergere di una domanda di viaggiatori sempre più sensibili ai temi del risparmio energetico e della sostenibilità. «E la voice of customer è un fattore che pesa per il 30% dei processi di controllo qualità», ha ricordato nel proprio intervento la ceo di Best Western Italia, Giovanna Manzi. «Secondo un nostro studio sui siti di recensioni online, uno 0,5% di incremento del giudizio medio si traduce solitamente in un 15% di fatturato in più. Una cifra importante che invita a riflettere, e indica quanto sia necessario ampliare il perimetro dei tradizionali modelli di quality control, considerando l’esperienza del cliente in hotel e le sue valutazioni online, come parte di una più ampia strategia di comunicazione».
In tema di sostenibilità, il fondatore di CasaClima e presidente della fondazione ClimAbita, Norbert Lantschner, ha per esempio ricordato come «oggi sappiamo di avere le tecnologie per poter ridurre drasticamente il fabbisogno energetico, e contemporaneamente migliorare l’offerta alberghiera e le condizioni di comfort». In effetti, gli ha fatto eco il presidente nazionale dell’Associazione direttori d’albergo, Alessandro D’Andrea, «ci sono tante novità tecniche e tecnologiche che possono essere applicate, e che rappresentano altrettante opportunità di crescita».
Ecco allora che il founder architect/partner di Park Associati, Michele Rossi, ha sottolineato come «la riqualificazione sia anche un’occasione per rinnovare dal punto di vista estetico, per trovare altri volumi, altri spazi… Gli impianti oggi hanno dimensioni diverse che possono liberare ambienti prima inutilizzabili. Si pensi solo alle terrazze. Tutte occasioni e opportunità importanti». E per il bello, l’esteticamente appagante, ha ricordato ancora Giovanna Manzi, «io credo che il cliente sia anche disposto a pagare un premium price. L’albergatore perciò deve andare a prenderselo questo prezzo in più».
In tema di comfort, una variabile importante è poi senz’altro rappresentata dalla questione isolamento acustico: «Finalmente anche noi operatori dell’edilizia sostenibile riusciamo a parlare a un target che non è solo quello dei progettisti, ma è quello degli stakeholder della gestione: coloro che intercettano la domanda finale del cliente», ha fatto notare a tal proposito la presidente della Federazione edilizia della Compagnia delle Opere, Elena Stoppioni. D’altronde «un hotel attento ai propri clienti è un albergo attento ai materiali, agli arredi, ai prodotti che utilizza», ha rimarcato un architetto esperto in qualità dell’aria indoor come Leopoldo Busa. «Questi sono infatti spesso la causa inconscia di uno scarso comfort. Riqualificare eticamente è quindi pure un’opportunità per pensare alla salute dei propri clienti».
Ma «parlare di ospitalità oggi significa anche prendere atto che questa non è solo quella che noi abbiamo conosciuto in passato. Dobbiamo necessariamente stare al passo con i tempi», ha ribadito Roberto Palomba, nella sua duplice veste di albergatore e architetto dello studio Palomba Serafini Associati. Anche perché «un hotel innovativo è in grado di far vivere un’esperienza emozionale bella e vicina a ciò che il cliente si aspetta di trovare: cioè la replica del comfort che ha a casa propria», ha concluso il business development manager Samsung Carlo Di Fiore.
Quella di Milano è stata quindi solo la prima tappa del viaggio Hotel Rewind per l’Italia, che quest’anno vedrà il coinvolgimento di altre città come Firenze, Rimini, Roma e Venezia. «L’obiettivo è quello di sensibilizzare, stimolare, informare gli albergatori, e chi lavora nell’hôtellerie, che oggi il processo di cambiamento e riqualificazione delle strutture alberghiere e dell’ospitalità crea vero valore aggiunto per il business», chiosa ancora Spaccapeli.

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