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La prima volta dell’Italia

Un manager della Penisola vince il riconoscimento Ehma dedicato alla sostenibilità

Un manager della Penisola vince il riconoscimento Ehma dedicato alla sostenibilità

Di Marco Bosco, 7 Maggio 2015

È Palmiro Noschese il primo italiano ad aggiudicarsi il Sustainability award by Diversey Care: il riconoscimento che dal 2012 la European hotel managers association dedica ogni anno ai general manager in grado di trasformare l’idea stessa di sostenibilità, spostando in avanti i confini delle nozioni di eco e socio-compatibilità, nonché coniugandole con l’equilibrio dei conti in bottom line; un modo per sottolineare che i temi di etica green e della responsabilità sociale d’impresa (corporate social responsibility) sono anche un’opportunità per razionalizzare i costi e migliorare le performance economiche delle strutture ricettive.
L’area manager Italia di Meliá Hotels International è stato, in particolare, premiato per aver curato in prima persona il progetto di inserimento professionale di sei ragazzi disabili presso il Meliá Roma Aurelia Antica: elaborato in collaborazione con l’Associazione italiana persone Down, il programma ha visto il coinvolgimento della società di produzione cinematografica Magnolia, che ha realizzato la docu-fiction «Hotel 6 Stelle», andata in onda per qualche settimana su Rai 3 a partire da febbraio 2014, prima serie televisiva italiana dedicata ai temi del lavoro e della disabilità. Scopo dell’iniziativa è stato quello di coinvolgere i protagonisti del progetto in alcune attività formative on the job, tramite la fattiva collaborazione dell’intero staff dell’hotel. I sei ragazzi sono stati quindi assegnati ad altrettanti differenti comparti alberghieri (reception, maintenance, bar & ristorante, colazioni, cucina e housekeeping), mentre i singoli compiti, e i tutor responsabili della formazione quotidiana, sono stati individuati prendendo in considerazione le specifiche attitudini dei partecipanti all’iniziativa. Questi hanno così potuto sviluppare le proprie competenze tecnico-cognitive e aumentare di conseguenza anche la propria autostima, nonché il proprio livello di indipendenza nella gestione delle attività collegate alla vita quotidiana. Il successo dell’esperienza è stato tale che l’esempio del Meliá Roma Aurelia Antica è stato poi ripreso da altre compagnie alberghiere, dichiaratesi disponibili a pianificare iniziative simili anche nei propri alberghi.
Ma quella di Noschese non era l’unica nomination “italiana” al premio Ehma sulla sostenibilità: tra i candidati c’era infatti anche il nome di Alessandro Cabella, managing director del Waldorf Astoria Rome Cavalieri, inserito tra i finalisti grazie a un programma di contenimento degli sprechi e recupero degli scarti alimentari, prodotti in occasione di meeting e convegni organizzati presso la propria struttura; condotto in collaborazione con la onlus Equoevento, il progetto ha permesso di recuperare più di 12 mila porzioni di cibo, consegnati poi a istituzioni impegnate nella raccolta di generi alimentari per i più poveri come la Caritas e la Comunità di Sant’Egidio. Oltre alle sue evidenti connessioni con il tema di Expo 2015, «Nutrire il pianeta, energia per la vita», l’operazione ha avuto anche un impatto ambientale positivo, permettendo di risparmiare mensilmente emissioni per 6.600 chilogrammi di anidride carbonica, pari alla quantità necessaria a produrre il volume di cibo così raccolto.
La nomination del general manager del Pullman Timi Ama Villasimius, Patrick Recasens, è stata invece dovuta a una serie di iniziative legate alla preservazione dell’ambiente, realizzate anche in collaborazione con il gruppo Accor. Tra le azioni intraprese dalla struttura sarda, sotto l’egida del claim «Yes, we care!», merita così ricordare il piano di recupero e riciclo del 100% dei rifiuti prodotti in molti comparti del resort, i programmi di formazione ad hoc dedicati al personale, l’acquisto di articoli organici e a marchio eco, nonché l’utilizzo di cosmetici eco-friendly per i trattamenti della propria spa. L’impegno ambientale del Pullman Timi Ama è inoltre sfociato, a ottobre 2014, nell’organizzazione di una corsa podistica all’interno di uno spettacolare scenario naturale. La gara ha attratto quasi 400 atleti non professionisti, a cui è stata offerta una vera esperienza a zero emissioni, garantendo in questo modo un notevole ritorno mediatico sia per lo stesso resort sia per il territorio della destinazione sarda.
Gli altri candidati al Sustainability award sono stati quindi il general manager del Meliá Castilla Madrid, Ramon Vidal Castro, per una serie di iniziative in tema di protezione dei diritti dell’infanzia, nonché il general manager dello Steigenberger Hotel Herrenhof Vienna, Elisabeth Perwanger, per il suo impegno in un ampio progetto dedicato all’organizzazione di eventi e di convegni eco-compatibili.

Il general meeting ginevrino

Le innovazioni e i rapidi cambiamenti della tecnologia applicata alla comunicazione elettronica sono stati i temi al centro del quarantaduesimo general meeting Ehma di Ginevra. Intenso è stato come sempre il programma formativo dell’evento, di cui abbiamo peraltro già parlato ampiamente presentando l’appuntamento sul numero dello scorso 26 marzo di Job in Tourism. Ma la convention elvetica è stata naturalmente anche l’occasione per una serie di momenti istituzionali, tra cui l’ufficializzazione dei 18 nuovi soci Ehma, il cui numero totale è salito così ora a quota 437. Nel medesimo contesto sono stati poi illustrati il nuovo sito dell’associazione, nonché il programma del general meeting 2016, in programma sull’isola di Cipro. Infine, durante la cena di gala, il presidente Hans Koch ha conferito il premio European hotel manager of the year 2014 a Panos Almyantis, direttore del Daios Cove Luxury Resort & Villas di Creta, nonché l’Ehma Sustainability Award by Diversey Care 2015 a Palmiro Noschese.

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