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La nuova geografia dei viaggi d’affari

Il business travel cambia rotta: accanto a Milano e Roma, infatti, cresce in maniera esponenziale l'appeal di destinazioni cosiddette "secondarie" come Bologna, Napoli e Catania

Il business travel cambia rotta: accanto a Milano e Roma, infatti, cresce in maniera esponenziale l'appeal di

Di Job in Tourism, 24 Settembre 2025

Se prima erano Milano e Roma, adesso sono Bologna, Napoli e Catania. Così il business travel italiano cambia geografia prediligendo sempre più destinazioni cosiddette “secondarie”. È quanto emerge dai dati 2025 di BizAway, scaleup specializzata nel business travel management, che evidenziano un boom di prenotazioni business fuori dalle solite rotte.

Le nuove destinazioni

Il 2025 – dicono le rilevazioni di BizAway – segna l’avanzata di nuove città: Bologna, Napoli e Catania registrano gli incrementi più alti dell’anno. Bologna guida la classifica con un +74% rispetto al 2024 e si conferma crocevia strategico per chi viaggia lungo l’asse Nord-Centro Italia, anche grazie al ruolo centrale delle sue fiere internazionali, che continuano a richiamare un pubblico business sempre più ampio. Napoli segue con un balzo del 71%, spinta da un calendario fitto di eventi aziendali e congressuali che ne consolidano il ruolo di hub del Mezzogiorno. Catania cresce del 59% e diventa un punto di riferimento per il business travel in Sicilia, complice anche l’espansione dei collegamenti nazionali e l’arrivo di nuovi investimenti sul territorio.

Milano e Roma

Accanto a queste città in forte accelerazione, restano stabili e competitive le grandi piazze del business travel italiano, Milano e Roma, che continuano a catalizzare la quota maggiore di viaggi d’affari. Milano, con un +32%, continua a essere il cuore pulsante delle trasferte d’affari e la principale porta d’accesso ai collegamenti internazionali. Roma cresce del 56%, trainata non solo dagli impegni istituzionali ma anche da un numero crescente di eventi corporate e grandi congressi ospitati nella Capitale. Bene anche Venezia (+56%), che si afferma sempre più come meta business oltre che leisure, grazie alla capacità di attrarre meeting e appuntamenti legati ai grandi eventi culturali internazionali, dalla Biennale al Festival del Cinema.

Un turismo “mordi e fuggi”

Le trasferte restano generalmente brevi e concentrate, ma con alcune differenze tra città. A Milano la permanenza media è di 1,63 notti per prenotazione, a Roma si sale a 1,69, segno di una maggiore concentrazione degli appuntamenti nella città meneghina rispetto alla capitale, dove spesso gli eventi si dilatano su più giornate. Nel complesso, il business travel italiano mantiene un’impronta “mordi e fuggi”, con viaggi pensati per massimizzare il tempo a disposizione, ma cresce anche la tendenza a integrare momenti di networking e attività collaterali che prolungano, seppur di poco, la durata dei soggiorni.

“Il 2025 segna un punto di svolta per il business travel in Italia – commenta Luca Carlucci, CEO e co-founder di BizAway -. I dati mostrano una crescita diffusa, con l’emergere di città che fino a pochi anni fa non erano considerate veri e propri hub del viaggio d’affari. Bologna, Venezia e Napoli stanno assumendo un ruolo sempre più centrale accanto a Milano e Roma, mentre l’Italia nel suo complesso guadagna attrattività anche agli occhi dei viaggiatori business internazionali. È il segno di un settore che si sta adattando alle nuove esigenze delle aziende e dei professionisti, oggi più che mai attenti non solo all’efficienza, ma anche alla qualità complessiva dell’esperienza di viaggio”.

 

 

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