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La modernità della tradizione

Di Giorgio Caneva, 19 Ottobre 2007

La tradizione, nel senso più generico del termine, ha a che vedere con la trasmissione del patrimonio culturale di una civiltà da una generazione all’altra attraverso, ad esempio, la documentazione scritta o la comunicazione orale. Perché un tale passaggio generazionale si possa compiere, occorre, tuttavia, che si verifichino almeno due condizioni fondamentali: nella dinamica della tradizione devono esistere degli elementi meritevoli di essere trasmessi e, contemporaneamente, è necessaria la presenza di uno stato di modernità pronto a metabolizzarli. Proprio l’Alto Adige può essere considerato un esempio brillante di come la cultura delle generazioni passate venga integrata all’interno di un sistema modernissimo e sempre in evoluzione. In questo caso, poi, la tradizione non è unicamente composta da aspetti folcloristici apprezzati in quanto economicamente profittevoli, ma il retaggio del passato costituisce, per gli abitanti del Südtirol, un elemento distintivo che li lega alla loro terra ed è parte integrante del loro vivere quotidiano. Contemporaneamente, però, la spinta verso il moderno è paradossalmente spesso più percepibile in Alto Adige che nella maggior parte delle altre regioni d’Italia. Le nuove generazioni, infatti, si sentono ormai strette nella realtà dei propri avi, ma, allo stesso tempo, sono così fortemente legate alle proprie radici e alle proprie tradizioni da non reputarne possibile l’abbandono. Vi è da parte dei più giovani altoatesini una duplice necessità: vivacizzare e innovare questo vero e proprio locus amoenus rappresentato dalla loro terra, riuscendo al contempo nell’intento di non snaturare i tratti distintivi della regione. Un’equazione di non facile soluzione che l’Alpine wellness hotel Majestic di Riscone di Brunico ha cercato, con successo, di risolvere. L’albergo, a pochi minuti dal centro del paese, propone ai propri ospiti le linee tradizionali dell’hotel pusterese, caratterizzato dalle armoniose tonalità del legno, dei tessuti e dei pavimenti tipicamente altoatesini, unite a un innovativo ventaglio di proposte culturali, sociali e sportive, messe a disposizione dalla stessa struttura alberghiera e dalla ricca varietà dell’area vacanze Plan de Corones. Pienamente in linea con il tema della tradizione, le radici dell’hotel contemporaneo affondano nei primi anni settanta, quando fu costruito a opera dei coniugi Feichter. Negli anni successivi la struttura andò incontro a una serie di lavori di ampliamento e restyling fino all’inaugurazione, nell’anno 2000, dell’area wellness, quando alla guida dell’albergo si trovavano già le figlie dei coniugi Feichter, attuali direttrici del Majestic. Ma, pur cavalcando una delle tendenze di maggiore successo dell’hôtellerie internazionale, che vede le maggiori strutture di classe superior dotarsi di spazi dedicati al benessere e al relax, l’albergo pusterese offre un servizio fortemente rivisitato in funzione del territorio e delle materie prime locali. «Da noi è possibile, ad esempio, richiedere un bagno caldo ai fiori delle Alpi», spiega una delle attuali proprietarie, Martina Feichter, «ma anche un massaggio alle pregiate erbe alpine, un peeling al sale cristallino dell’Alto Adige insieme a diversi altri trattamenti rivitalizzanti, rilassanti e distensivi, nonché curativi ed estetici. Il tutto, in locali rivestiti di legno esattamente come le antiche stube delle case altoatesine, in passato gli unici luoghi riscaldati e quindi deputati al relax e allo svago». La spa, in particolare, permette l’interessante scelta tra una sauna finlandese, con temperatura compresa tra gli 85 e i 100 gradi Celsius e un’umidità tra il 5 e il 10%, una biosauna, con temperature più miti e umidità moderata, o un bagno di vapore aromatico, che unisce le doti depurative del caldo e del vapore a quelle delle inalazioni aromatiche. Dopo i trattamenti è poi possibile riposarsi all’interno delle docce emozionali oppure comodamente stesi sui materassi ad acqua a disposizione degli ospiti nella sala relax o nel giardino. «Ma la cura del benessere pervade l’intera offerta del nostro hotel, anche quella culinaria», prosegue Feichter. «A fianco di una nutrita lista di pietanze regionali e mediterranee, il nostro chef Karl Volgger propone, infatti, un innovativo e salutare menu Vital e alcune specialità da bollino verde, pensate appositamente per chi è alla ricerca di un’alimentazione veramente sana e genuina».
L’hotel, infine, offre ai propri clienti anche diverse possibilità per programmi personalizzabili grazie alle numerose attività praticabili a Plan de Corones, nonché proposte e spazi dedicati agli ospiti più piccoli per garantire a tutti momenti di pieno relax e cura personale, liberi da ogni possibile impegno.

Plan de Corones

L’area vacanze del Plan de Corones comprende 14 località della Val Pusteria:
Brunico, Riscone, San Vigilio di Marebbe, Valdaora, San Lorenzo di Sebato, Falzes, Perca, Terento, Chienes, San Martino in Badia, Gais, Villa Ottone, Rasun d’Anterselva, Val Casies, Monguelfo e Tesido, tutte situate a un’altitudine compresa tra i 786 e i 1.650 metri. Nella zona si trovano anche tre dei sette parchi naturali dell’Alto Adige: il parco naturale di Fanes-Senes-Braies, con il suo magico paesaggio da leggenda, il parco naturale Vedrette di Ries – Aurina, con le sue imponenti cime oltre i tremila, e il parco naturale Puez-Odle. Si tratta di aree ecologicamente intatte, che possono essere visitate partecipando a una delle numerose escursioni naturalistiche organizzate dagli enti e dalle associazioni locali. I tanti castelli presenti nella zona, inoltre, sono una chiara testimonianza di un passato movimentato, mentre le chiese e le cappelle rivelano lo spirito artistico degli abitanti. Interessante anche la visita al Museo etnografico di Teodone, un luogo in cui viene raccolta, curata e conservata l’antica cultura contadina del luogo. Ulteriori mete di sicuro interesse, sono poi il museo civico di Brunico e le piramidi di Plata. Oltre alle escursioni, infine, è naturalmente possibile praticare un vasto numero di sport estivi e soprattutto invernali, con 103 km di piste da sci facenti parte del comprensorio Dolomiti superski.

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