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La forza del fuori dall’ordinario

Damiano De Crescenzo nominato primo Hotel manager of the year di Ehma Italia

Damiano De Crescenzo nominato primo Hotel manager of the year di Ehma Italia

Di Massimiliano Sarti, 6 Dicembre 2012

Un premio per i risultati eccellenti nella gestione complessiva dell’attività, nel miglioramento degli indici di presenze e di fatturato, nella crescita e nella motivazione del personale, nonché nella capacità d’innovazione e di affinamento del servizio e dell’organizzazione. Damiano De Crescenzo, general manager dell’Enterprise di Milano e direttore generale del gruppo Planetaria, è l’Hotel manager of the year 2012 di Ehma Italia. «Un riconoscimento importante, che come tutti i premi di questi tipo rappresenta uno stimolo utile e gratificante, a livello personale e professionale», racconta lo stesso De Crescenzo. «Allo stesso tempo, però», confessa immediatamente dopo il direttore generale Planetaria, «ricevere un titolo di questa portata significa anche accettare di finire sotto i riflettori e soprattutto di alzare, da lì in avanti, l’asticella delle aspettative. Dovrò quindi impegnarmi in un attento lavoro quotidiano, in grado di confermare, e magari di migliorare, quanto di buono è stato già fatto».
Ma cosa occorre per conquistare i giudici di un’organizzazione prestigiosa come l’Italian chapter della European hotel managers association? «Le motivazioni esatte bisognerebbe chiederle a loro», risponde onestamente De Crescenzo. «Avendo ben presente il regolamento del concorso, credo però che parte del merito sia da attribuire, oltre che all’impegno quotidiano e alla costante cura dei dettagli, ad alcune iniziative straordinarie, nel senso letterale di fuori dall’ordinario, che hanno caratterizzato la nostra operatività in tempi recenti».
In un contesto sempre più globalizzato, dove la concorrenza delle grandi compagnie internazionali si fa sempre più serrata, un’organizzazione di dimensioni relativamente ridotte come Planetaria può infatti competere solamente sfruttando il profondo legame tra la propria offerta ricettiva e il territorio in cui si inserisce, nonché puntando sulla flessibilità e sulla prontezza di reazione di un modello gestionale privo di quella pesantezza burocratica tipica dei gruppi più articolati. «È questa una linea strategia che non seguiamo solo noi», precisa peraltro De Crescenzo. «Ci sono infatti vari esempi di compagnie internazionali, dalle dimensioni paragonabili alla nostra, soprattutto nel Regno Unito e in Francia, che adottano modelli di business similari. Tanto più che il mercato sta cambiando: grazie alla diffusione delle tecnologie It, che permettono uno scambio di informazioni a livello interplanetario, gli ospiti sono sempre più alla ricerca di un’offerta personalizzata e territorialmente caratterizzata. Un’evoluzione così palese, che anche molti dei grandi gruppi si stanno oggi muovendo in tale direzione, spostando il proprio focus dallo standard uguale per tutti, ovunque ci si trovi, a un modello di offerta più elastico, capace di adattarsi e di rispecchiare le realtà in cui si situano le singole strutture».
In termini concreti, flessibilità e velocità di attuazione si traducono perciò anche nella possibilità di implementare progetti originali, in grado di apportare visibilità agli alberghi della compagnia. «Oltre all’impatto positivo delle nostre tante iniziative in tema di corporate social responsability e di ricettività green, la giuria si è, per esempio, dimostrata particolarmente colpita da un’inedita campagna pubblicitaria, la cui idea di base è nata da un incontro casuale. Un giorno confidai scherzosamente a una nostra cliente che molti ospiti dell’Enterprise ritengono i nostri letti tanto confortevoli da potervi dormire anche senza pigiama. Lei mi rispose che, pur essendo di Milano, avrebbe allora avuto un buon motivo per soggiornare una notte da noi. E fu proprio in quel momento che mi venne l’ispirazione di sfruttare la cosa in senso promozionale. In collaborazione con la nostra lavanderia industriale studiammo così una campagna pubblicitaria composita, con una pagina teaser e un’altra follow up: nella prima, ritraemmo semplicemente dei pigiami in volo fuori dalle finestre dell’Enterprise; nella seconda svelammo il mistero del messaggio, spiegando anche il significato del pay off «Body friendly»: un gioco di parole basato sulla doppia natura della nostra struttura, al contempo eco-friendly e in grado di prendersi cura dei corpi dei propri ospiti». Corollario della campagna promozionale, un evento davvero singolare: una serata pigiama party, organizzata in occasione della Bit 2012 all’interno degli spazi comuni dell’hotel. «Ed è forse qui che abbiamo dato libero sfogo alla nostra immaginazione», conclude De Crescenzo. «Nell’iniziativa abbiamo infatti coinvolto tutti i nostri collaboratori, da cui ho preso volentieri spunti e suggerimenti, anche i più piccoli e apparentemente meno importanti. Il risultato finale è stato così addirittura triplice: siamo riusciti a far parlare di noi i media, abbiamo stupito e divertito i nostri ospiti e abbiamo dimostrato tangibilmente a tutti i dipendenti dell’Enterprise quanto l’empowerment sia una variabile chiave delle nostre politiche di gestione del personale».

Il premio nel dettaglio

Una medaglia di rappresentanza assegnata dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e un diploma celebrativo: riconoscimenti simbolici per un premio dal grande significato professionale. La divisione nazionale dell’Ehma ha deciso quest’anno di assegnare per la prima volta il titolo di European manager of the year Italia, il cui vincitore rappresenterà automaticamente il nostro paese in occasione dell’omonimo, storico premio di livello internazionale. Ad aggiudicarsi il riconoscimento 2012 è stato così, Damiano De Crescenzo, che ha avuto la meglio su un panel di nomination di tutto rispetto, composto, oltre che dallo stesso De Crescenzo, da Francesco Cirillo dell’Aqualux Hotel di Bardolino, da Giuseppe Mariano del gruppo Vestas Hotels & Resorts di Lecce, da Patrick Recasens della MGallery & leisure thalasso division Italia, e da Ciro Verrocchi dell’Intercontinental de la Ville di Roma. Di grande prestigio, peraltro, anche la giuria, composta dal nostro editore, Antonio Caneva, dal docente di cerimoniale della scuola superiore dell’amministrazione dell’Interno dell’omonimo dicastero, Fabio Cassani Pironti, nonché da Mario Mancini di Communication Agency, dal notaio Paride Marini e da Piergiorgio Togni di Comitel & Partners.

Confermato il delegato nazionale Ezio Indiani

La riunione dell’Ehma Italian chapter, svoltasi in concomitanza con l’assegnazione del premio, ha riconfermato il direttore dell’hotel Principe di Savoia di Milano, Ezio Indiani, alla carica di delegato nazionale, eleggendo quale suo deputy, il general manager del Park Hyatt di Milano, Claudio Ceccherelli, che succede nell’incarico a Roberto Cappelletto, direttore del Palace Hotel Villa Cortine di Sirmione. L’associazione si prepara ora all’annuale appuntamento con l’Ehma general meeting, che nel 2013 sarà ospitato proprio dal meneghino Principe di Savoia guidato dal delegato nazionale Indiani, in collaborazione con il Westin Palace di Milano.

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