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La Fic premia i veterani

I Collegium cocorum sono riservati agli chef con esperienza ultraventicinquennale

I Collegium cocorum sono riservati agli chef con esperienza ultraventicinquennale

Di Marco Bosco, 24 Gennaio 2013

Il prossimo 6 febbraio, 300 cuochi italiani e stranieri appartenenti alla Federazione italiana cuochi (Fic) invaderanno festosamente il Campidoglio, a Roma, per ritirare il Collegium cocorum, la più alta onorificenza concessa dalla Fic. «Un prestigioso riconoscimento al merito professionale rilasciato agli chef che hanno operato, od operano, da oltre venticinque anni nell’arte culinaria, onorando sempre e ovunque la tradizione e il prestigio della millenaria cucina italiana», spiega il presidente Fic, Paolo Caldana. «Per ogni cuoco si tratta di un traguardo che definire ambito è riduttivo». La manifestazione, che vedrà presenti molti ospiti istituzionali, sarà peraltro anche l’occasione per consegnare un altro riconoscimento, il Collare amici dei cuochi, che la Federcuochi è solita assegnare annualmente a personalità della cultura, della comunicazione e delle istituzioni. Al termine delle premiazioni, seguirà quindi un brindisi collettivo previsto nella sala adiacente alla Protomoteca, dove si svolgerà l’intera manifestazione.

Al via le selezioni per la Nazionale italiana cuochi

Il nuovo team manager della Nazionale italiana cuochi, Pierluca Ardito, si è messo subito al lavoro per individuare chi farà parte della squadra attesa da quattro grandi eventi internazionali in altrettanti anni: il Salon culinarie mondial 2013 di Basilea, la Culinary world cup expogast 2014 di Lussemburgo, l’Fha culinary challenge 2015 di Singapore e le Ika culinary olympics di Erfurt 2016. Recentemente succeduto a Fabio Tacchella alla guida di team Italia, Ardito è stato, in passato, presidente dell’associazione provinciale Trulli e grotte, nonché componente del consiglio nazionale Fic. È inoltre un plurimedagliato che ha partecipato a decine di competizioni italiane e internazionali. «Sono felice della fiducia che mi è stata accordata da tutta la Fic», è il commento dello stesso Ardito. «Ringrazio, in particolare, il team manager uscente Fabio Tacchella per quanto ha fatto insieme a tutto il suo staff. Non voglio e non disperderò il bagaglio tecnico che ci ha consentito di portare a casa tanti allori in questi anni. Da parte mia lavorerò selezionando il meglio, con l’unico e preciso scopo di portare il team sui gradini più alti di tutte le competizioni mondiali in cui saremo chiamati a misurarci». È così che, facendo tesoro della propria esperienza, e con l’aiuto dei presidenti regionali in qualità di talent scout, Ardito conta ora di passare in rassegna decine e decine di chef, anche giovani, per mettere su una nazionale, senior e junior, in grado di tagliare i prestigiosi traguardi che le competono per tradizione e prestigio.

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