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La crescita delle attività extralberghiere

Di Antonio Caneva, 29 Novembre 2002

Nuovamente devo ringraziare Roberto Gentile della Frigerio Viaggi che, con il suo invito, mi ha indotto a lasciare la redazione per assistere alla presentazione dell’osservatorio viaggi del TradeLab, momento di dibattito attorno ai dati ricavati da una interessante indagine. Nel corso della giornata, oltre alla presentazione dello studio, si sono avute due importanti tavole rotonde, una sul business travel ed una sul leisure travel. I lavori si sono aperti con alcuni interventi, tra i quali, in rappresentanza di Federalberghi, quello dell’Ingegner Emilio Valdameri ( in sostitizione della annunciata presenza del presidente Bernabò Bocca, che si scusa, ma…. bla, bla, bla) che ha richiamato l’attenzione sui ritardi accumulati dal nostro paese nei confronti dei nostri vicini e concorrenti: sul turismo nautico siamo in ritardo di 20 anni rispetto alla Francia mentre sul golf 15 anni rispetto alla Spagna, per non parlare poi della enogastronomia che vede la Francia come un’icona, anche se la nostra ottima offerta evidenzia qualche segno di recupero. Il punto di maggior positività, considerate le caratteristiche del nostro paese, è l’agriturismo, dove siamo leader ed innovatori; pur essendo stata, tale attività, iniziata da inglesi, tedeschi, belgi, innamorati della Toscana. Questo dato ci ricollega ad un aspetto che, in Italia, si sta evidenziando in maniera netta: la crescita costante dell’extralberghiero (residence, villaggi turistici, bed & breakfast, agriturismo, ecc) che ha raggiunto ormai il 50% dell’attività ricettiva, precedentemente, solidamente in mano alle attività alberghiere. L’offerta alberghiera, per recuperare tende a differenziarsi; dai convegni collaterali al SIA di Rimini, dove Job in tourism era presente con un proprio stand, arrivano indicazioni sulle nuove proposte, incentrate sul benessere e l’operatività del cliente: stanze personalizzate con possibilità di scegliere il colore del soffitto, piani benessere con sauna, bagno turco, percorsi vascolari, fitness center; collegamenti internet wireless, per arrivare sino, in arrivo dal Giappone, al bar dell’ossigeno, che si può inalare, profumato a varie fragranze, tramite cannucce monouso. Da Rimini, che ha saputo crescere tramite una capacità continua di trasformazione, ci giungono sollecitazioni ad adeguarsi e, se possibile, precorere una realtà in continuo divenire.

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