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Investitori più fiduciosi

Ma il sentiment è debole nelle economie più vulnerabili

Ma il sentiment è debole nelle economie più vulnerabili

Di Marco Bosco, 29 Giugno 2012

Nonostante il perdurare della crisi del debito sovrano, si rafforza il sentiment nei confronti degli investimenti alberghieri in area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), con i rendimenti attesi in diminuzione rispetto al sondaggio dello scorso ottobre. Lo rivela l’ultimo Hotel investor sentiment survey della società di consulenza, specializzata in real estate alberghiero, Jones Lang LaSalle Hotels
«A dispetto della difficile situazione economica, dell’instabilità del sistema bancario e della recessione che sta colpendo numerosi paesi europei, la fiducia verso il settore ricettivo è cresciuta», racconta l’executive vice president Jones Lang LaSalle Hotels Italia, Roberto Galano. «Londra, Parigi, Monaco e Stoccolma rappresentano, in particolare, i mercati alberghieri considerati attualmente più stabili. E ciò si riflette sia nelle basse richieste di rendimento, sia nel notevole interesse che tali destinazioni continuano a suscitare tra gli investitori».
Più in generale, sottolinea il report, nell’intera area Emea si è registrata una riduzione di 40 punti base nei rendimenti attesi (ora a quota 7%), mentre la discesa è stata addirittura di 100 punti base per quanto riguarda i cosiddetti leveraged Irr (ossia i rendimenti attesi scontati del costo dovuto al ricorso alla leva finanziaria), che si sono fermati mediamente al 15,4%.
Gli intervistati hanno quindi dichiarato di aspettarsi, nel breve periodo (sei mesi), un miglioramento delle performance alberghiere in 17 delle 37 città monitorate da Jones Lang LaSalle Hotels (il 46% del totale); le aspettative di miglioramento invece riguardano ben 31 città (l’84% del totale) se si considera il medio periodo (due anni). In vista delle Olimpiadi, in programma tra luglio e agosto, è Londra quindi a detenere il primato in tema di aspettative di crescita nel breve periodo. Sul medio termine, però, le previsioni di sviluppo del comparto alberghiero della capitale inglese si sono indebolite, in quanto la domanda legata all’evento olimpico non appare sostenibile a lungo, a fronte anche di un continuo incremento dell’offerta ricettiva.
In miglioramento, rispetto alla precedente indagine, sono poi le aspettative per l’andamento degli alberghi in Europa Centrale e dell’Est: nel 2011, in particolare, la città di Varsavia ha registrato un tasso di crescita del ricavo medio per camera disponibile (revpar) tra i più alti del Vecchio continente, e le previsioni per il 2012 sono ancor più promettenti, grazie all’organizzazione degli Europei di calcio 2012 e, più in generale, in considerazione delle stime di crescita dell’economia polacca.
Per quanto riguarda, inoltre, la propensione generale a investire, le intenzioni di acquisto si mantengono solide, a quota 42,6%, in linea con l’intensa attività di capitali registrata nel primo trimestre dell’anno e a testimonianza dell’interesse degli investitori per le principali piazze dell’area Emea.
La propensione a costruire, al contrario, resta contenuta, in considerazione soprattutto della scarsa disponibilità di finanziamenti per gli sviluppi alberghieri. I risultati della ricerca indicano tuttavia un buon interesse a nuove realizzazioni in Europa Centrale e dell’Est, nonché in Medio Oriente. Varsavia, Zagabria e Istanbul, in particolare, sono le città in cui è stata riscontrata l’attenzione più elevata per nuove costruzioni.
Nonostante il miglioramento registrato rispetto all’ultima ricerca, infine, il sentiment degli investitori per l’andamento delle performance alberghiere in Medio Oriente e Africa rimane negativo. Unica eccezione, la città di Dubai, dove ci si aspetta un miglioramento dei risultati del comparto ricettivo sia nel breve, sia nel medio periodo: nel corso del 2011, e del primo trimestre di quest’anno, infatti, si è registrato un notevole incremento dei flussi turistici e un netto miglioramento delle performance degli hotel locali.
«Secondo il panel di investitori da noi consultato», conclude Galano, «i rendimenti richiesti, nei prossimi sei mesi, sono destinati a crescere nei mercati che presentano un contesto economico ancora debole e una leva disponibile di entità limitata. Al contrario, in destinazioni come Londra, Parigi e Monaco si nota una chiara diminuzione dei ritorni richiesti. In questi mercati, in particolare, le aspettative di rendimento non sono molto distanti dai livelli registrati nel 2007. Considerando l’incertezza data dalla crisi economica, quindi, ci aspettiamo di registrare performance, ritorni attesi e livelli di interesse molto diversi tra loro, a seconda dei mercati analizzati».

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