Incontro con Raffaella Forno alla Foresteria, la struttura alberghiera che gestisce a Cherasco

Alcune persone hanno un percorso professionale atipico, che riflette un modo di essere non banale, con una propria linea di crescita. Non se ne incontrano molte, ma una di queste è sicuramente Raffaella Forno. Ci eravamo conosciuti qundo ho visitato, alcuni anni orsono, l’importante scuola di Glion, in Svizzera, e nel corso di una serata memorabile, in cui gli studenti come prova d’esame avevano organizzato un evento, abbiamo avuto modo di discutere sulla scuola, sulle motivazioni della sua presenza in Svizzera e sulle sue aspettative per il futuro.
L’ho incontrata nuovamente nell’albergo La Foresteria che ora gestisce ed è stato un piacere, seduti nel patio prospiciente il parco, scambiare una lunga chiacchierata, davanti a un aperitivo.
Raffaella ha 31 anni ed è di Bra; figlia di commercianti, le aspettative dei genitori erano per un ingresso nell’azienda di famiglia, Invece, ecco la prima sfida: partenza per il Brasile, dove ha aperto un ristorante che ha gestito per cinque anni. Al ritorno ha lavorato in alcuni ristoranti di classe, esperienza che le ha fatto capire l’importanza della formazione ed ecco la seconda sfida: nella fase in cui in genere i giovani pensano alla stabilità, Raffaella invece parte per Glion dove per tre anni segue i corsi, alternati con importanti stage, che le hanno aperto le porte dell’hôtellerie più qualificata.
Sempre determinata, ecco che fa una scelta di vita: a Cherasco, a due passi dall’autostrada, era disponibile una struttura con grandi spazi verdi, campi da tennis, una piscina, una dependence, e allora la terza sfida: trasformare il complesso, piuttosto trascurato negli ultimi tempi, in una struttura viva, di qualità. I lavori intrapresi sono stati numerosi; è stata aggiunta una solida tensostruttura dove organizzare pranzi ed eventi, in aggiunta alla dependence ora strutturata per riunioni e convegni. Il corpo centrale, una bella villa, la Foresteria, che ha dato il nome al complesso, ospita alcune camere con un arredo molto curato e il ristorante dall’ambientazione calda, suddiviso in alcune salette.
Mentre conversiamo, il maialino vietnamita, mascotte del complesso, passeggia pigramente, rispondendo con un grugnito al richiamo di Raffaella. Cosa farà
“da grande”, le domando.
“Proseguirò così, continuando a migliorare la qualità del complesso, utilizzando le esperienze che ho fatto sia negli studi sia nelle precedenti occasioni lavorative. Le mie radici sono solide, legate a questa zona, e qui desidero sviluppare un’attività che sia di riferimento”.
Grazie Raffaella della bella giornata passata assieme e per essere in grado di dimostrare che l’impegno produce risultati.