Incontro Claudio Coriasco, consigliere d’amministrazione di Air Vallée con la delega al commerciale e marketing, per parlare dell’estensione dei voli della compagnia valdostana, mentre arriva la notizia della sospensione dell’attività di Volare. Una compagnia low cost in difficoltà mentre un’altra, Air Vallée, che, pur non low cost (tariffe commissionabili 5,45%), guarda con ottimismo al proprio futuro.
Siamo nell’imponente Hotel Billia di St Vincent (non gli farebbe comunque male una “pitturatine” dell’esterno) per parlare del nuovo volo della domenica che, durante l’inverno, integrerà quelli esistenti, dal lunedì al venerdì, con l’obiettivo di portare i romani a sciare sulle montagne della valle.
Domanda. Quali sono le ragioni che vi hanno indotto ad attivare un volo domenicale?
Risposta. La regione, come tutti sanno, ha una forte vocazione turistica e sempre più lo sviluppo del turismo s’integra con il trasporto aereo; molti operatori locali ci hanno sollecitato ad attivare questo volo che, per il momento, avrà una valenza solo invernale, riservandoci di riproporlo anche in estate.
D. Mi sembra però strano che il volo si attui la domenica; in genere, si ritiene che le settimane bianche vadano dal sabato al sabato.
R. Il più grande operatore locale ci ha espressamente richiesto la domenica e quindi, pur non essendo assolutamente un charter, abbiamo seguito i suoi suggerimenti.
D. Con che aerei operate?
R. Attualmente operiamo con Dornier 328-330 da 31 posti e questo è un po’ un limite. Pur essendo ottimi velivoli – hanno velocità e confort degli aerei maggiori -, il numero di passeggeri trasportati condiziona la redditività dell’azienda. Stiamo attendendo che gli interventi sull’aeroporto di Aosta, cui noi facciamo capo, ci consentano di utilizzare aerei da 70/75 posti. La Regione Val d’Aosta ha già definito il master plan all’interno del quale è previsto anche l’allungamento della pista, dagli attuali 1.100 metri a 1.500 metri, condizione per la nuova operatività.
D. Oltre ai voli di linea mi sembra che la compagnia sviluppi anche un’attività elicotteristica.
R. Certo, è la natura stessa della zona che c’induce a questa attività; serviamo da supporto alla protezione civile, sviluppiamo operazioni in quota non altrimenti realizzabili quali, ad esempio, assistenza per la posa di cavi e piloni, e, non ultimo, utilizziamo gli elicotteri per trasportare gli sciatori.
D. Pensavo fosse vietato il trasporto degli sciatori con l’elicottero, come ad esempio si fa in Canada.
R. La Val d’Aosta è l’unica regione in cui ciò è consentito e noi siamo lieti di prestarci a quest’attività: non è costoso come si crede e fornisce emozioni assolutamente singolari.
D. Voi avete anche un albergo. la vostra attività è quindi definitivamente integrata nel turismo.
R. Sì, l’hotel Alp di Aosta, ora soggetto a lavori di ristrutturazione; adiacente all’aeroporto ha una forte integrazione con questa attività. D’estate l’occupazione è molto alta, anche in funzione dei turisti nordici che vengono nella valle per il volo a vela, particolarmente apprezzato a causa della particolare situazione dei venti. Questi clienti tornano ogni anno e si fermano un lungo periodo; vivono le loro vacanze in un ambiente pulito, “annusando il vento”.
Claudio Coriasco è una persona cortese, con cui si discute con facilità. Gli chiedo delle sue precedenti attività lavorative e quasi con pudore mi racconta delle sue importanti esperienze, tra cui la direzione del consorzio turistico di Cervinia, prima di arrivare, quest’anno, ad Air Vallée.
Si fa scuro e Coriasco, mentre ci accomiatiamo, si infervora nel parlarmi del volo in elicottero, confortandomi sulla sua assoluta sicurezza e magnificandomi la bellezza dei panorami innevati, visti dall’alto. Parliamo d’altro e poi ritorna sulla unicità di questa esperienza e m’invita a un volo con lui: mi aspetti Coriasco, sto arrivando!
In volo tra le nevi valdostane
Di Antonio Caneva, 26 Novembre 2004

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