Wellness, famiglie, allungamento della stagione: la Costa Smeralda lavora a un nuovo volto, con una parola d’ordine: diversificazione. Continua infatti il piano strategico di riposizionamento avviato da Smeralda Holding, che comprende l’offerta ricettiva, quella retail, la ristorazione e asset come la Marina di Porto Cervo. Obiettivo? Attrarre nuovi target, e consolidare i risultati economici, dopo il 2018 che è stato un anno strategico, quello in cui l’implementazione è entrata nel vivo e ha permesso per la prima volta di superare i 100 mln di euro di fatturato. Sono stati per la precisione 103 mln, sei milioni in più rispetto al 2017, ottenuti grazie alla crescita organica del comparto alberghiero ma in parte uguale anche alle nuove iniziative messe in campo. L’ebitda è arrivato a 32 mln, con un margine del 30,6%, mentre l’occupazione alberghiera è cresciuta del 3,3% a quota 64%. Ha dato i suoi frutti la decisione di allungare di cinque settimane la stagione turistica degli hotel, portando a un incremento delle presenze del 3,3% rispetto al 2017, con il picco del +7,7% dell’Hotel Pitrizza.
E per il 2019 si punta ancora a crescere: l’obiettivo di fatturato è a 107 mln di euro, con una crescita di altri 4 milioni dunque (+4%), e l’attesa di un’occupazione media nell’arco dell’anno a quota 70%.
Tutto questo sarà sostenuto dai rinnovamenti attuati e da quelli in cantiere: nei prossimi tre anni il Gruppo intende completare il piano di investimenti quinquennale di 120 mln di euro, con le ristrutturazioni dell’Hotel Porto Cervo, del Pitrizza, del Romazzino, del Tennis Club e del Pevero Golf, che si trasformerà in un vero e proprio sport resort: sarà ampliata la clubhouse, saranno aggiunte venti camere, e arriveranno spa, palestra, campi da tennis e piscine coperte, come ha annunciato lo stesso Ceo di Smeralda Holding, Mario Ferraro, confermando dunque anche l’interesse della Qatar Investment Authority, contro le voci diffuse nelle ultime settimane circa la volontà di disimpegno del fondo sovrano del Qatar.
“La nostra strategia sta inoltre mettendo in atto l’evoluzione dei canali digitali del gruppo e prosegue negli obiettivi di allungamento della stagione, con il progressivo ampliamento dell’offerta turistica di ristorazione e di intrattenimento, attuando una diversificazione delle proposte, dal lifestyle al benessere”.
Gli investimenti del piano dovrebbero anche consentire ricadute positive sull’economia del territorio, con la creazione di nuovi posti di lavoro. Il contributo annuale di Smeralda Holding all’economia gallurese, dichiara il gruppo, ammonta a circa 23 mln di euro di salari e stipendi (che diventano 26 considerando anche il Consorzio Costa Smeralda), e 26 mln di euro in acquisti dai fornitori.
Intanto, mentre si attende il completamento della ristrutturazione delle quattro strutture alberghiere, sta partendo il progetto del loro rebranding. Nel 2023 infatti terminerà il contratto con Marriott, cui gli hotel fanno capo (tre sotto il brand di Luxury Collection – Cala di Volpe, Romazzino e Pitrizza, il Cervo Hotel è invece Sheraton) e l’intenzione è quella di lanciare una gara per selezionare una serie di marchi alberghieri con cui stipulare i futuri contratti di management, in una strategia multi-marchio.
Quali sono intanto le principali novità della stagione 2019? Il Cala di Volpe riapre dopo importanti lavori di ristrutturazione: dieci suite, corridoi e la hall firmati da Bruno Moinard (4Bi & Associés), la creazione di una wellness Spa Shiseido e, dopo l’esperienza del pop-up dell’anno scorso, l’apertura del ristorante permanente giapponese Matsuhisa di Nobu San all’interno dell’hotel. All’Hotel Romazzino sono stati riprogettati gli ingressi dell’hotel e della spa ed è stato creato il primo Kids Club. Veste rinnovata anche per Il Portico, lo storico bar della piazzetta di Porto Cervo, e per il ristorante La Pergola, mentre si conferma nella Marina Vecchia il luxury store Waterfront, che ospiterà anche un cartellone di eventi, comprese iniziative per i bambini.
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