È ancora il turismo, complice, l’avvio della nuova stagione favorita dai lunghi ponti di primavera, a trainare l’offerta di lavoro in Italia. Secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con 112mila lavoratori ricercati nel solo mese di aprile e 397mila nel trimestre, è proprio la filiera turistica a offrire le maggiori opportunità di lavoro – che in totale ammontano a 460mila entrate programmate nel mese e a 1,5 milioni per il trimestre aprile-giugno, con un incremento della domanda di lavoro di oltre 13mila unità rispetto ad aprile 2024 (+3,0%) e di circa 29mila unità sul corrispondente trimestre (+1,9%).
Il mismatch, i contratti, i giovani
Permane, trasversale a tutti i settori economici, il problema del mismatch tra domanda e offerta di lavoro, stabile al 47,8%, con oltre 219mila profili professionali di difficile reperimento in ogni ambito, soprattutto a causa della mancanza di candidati per ricoprire le posizioni lavorative aperte (31,3%, in aumento di 0,9 punti rispetto a un anno fa).
Altro aspetto distintivo, i contratti che, anche ad aprile, vedono il flusso delle assunzioni caratterizzato da una prevalenza di quelli a tempo determinato (272mila pari al 59,3% delle entrate programmate), seguiti dai contratti a tempo indeterminato (88mila, pari al 19,2%). Le imprese sono anche alla ricerca di circa 136mila giovani under 30 che rappresentano il 30% degli ingressi programmati per aprile.
La stagionalità e il turismo
Per quanto riguarda nello specifico il settore turistico, la stagionalità favorisce una più elevata crescita delle assunzioni per il Sud e Isole (+14mila nel mese e +38mila nel trimestre) seguite dal Centro (+4mila nel mese e +13mila nel trimestre).
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