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Il tempo ai tempi del coronavirus

Come impiegarlo in maniera costruttiva per prepararsi al lavoro di domani? Ecco I consigli di Mary Rinaldi, head hunter e partner di Resume Hospitality Executive Search

Come impiegarlo in maniera costruttiva per prepararsi al lavoro di domani? Ecco I consigli di Mary Rinaldi, h

Di Mary Rinaldi, 15 Maggio 2020

Non nascondiamoci dietro un dito. Ciò che il mondo sta affrontando avrà effetti critici sul mondo del lavoro. Il settore del turismo è stato il primo a fermarsi: hotel chiusi, prenotazioni annullate, personale messo in ferie. Nelle settimane seguenti abbiamo quasi subito perso il gusto della novità, delle cantate sui balconi o degli aperitivi a distanza.
La salvezza mentale e sociale ci è venuta dalla tecnologia; i social network, la rete, la comunicazione a distanza, lo smart working, la messaggistica istantanea, l’informazione in tempo reale: quasi tutto ciò che stiamo facendo in questo periodo ha a che fare con il web. Mi prefiguro di parlare a persone che ne fanno un uso adeguato e rifletto sulle opportunità, oggi più di sempre, pressoché illimitate.
Su cosa investire per impiegare questo tempo in maniera costruttiva? So di gente che ha ricominciato a fare cose per cui non si ha mai tempo. Una mia carissima amica ha ripreso a dipingere, un ex compagno di scuola sta imparando a suonare la batteria con i tutorial su Youtube; ok, non diventerà Steve Gadd o Charlie Watts ma è sempre qualcosa.
Pensando ai miei candidati, alle persone che incontro nei colloqui di lavoro, potrebbe essere questa l’occasione per apprendere una lingua o perfezionarla. O per imparare l’uso di un gestionale, o migliorare la conoscenza di powerpoint o di excel. L’offerta formativa online è praticamente infinita, le scuole per prime si sono velocemente dovute organizzare per la formazione a distanza.
C’è tutta una serie di attività e competenze che ci mancano o necessitano di “manutenzione” e che spesso vengono lasciate indietro perché mancano il tempo o l’opportunità o la voglia. Ecco, ciò che sicuramente non manca in questo momento è il tempo, una risorsa preziosa, che va amministrata con oculatezza e non dispersa, come il denaro, ancora meglio. Facciamone buon uso, al servizio della nostra professionalità ma soprattutto della nostra persona. Chissà quanti classici abbiamo da leggere, o film da guardare, o persone da sentire con maggiore frequenza, email da inviare, l’informazione da approfondire, opportunità da spulciare, contatti da avviare, indagini professionali da fare, sui siti, sui social, nel web in genere. O idee da valutare, o piccoli progetti da affinare, o valutazioni da fare in termini sia economici che di opportunità.
In sostanza, tutto ciò a cui non possiamo pensare in tempi diciamo normali per la più classica delle scuse: la mancanza di tempo. Dedichiamoci all’inventario delle nostre competenze, individuiamo aree di miglioramento; interroghiamo i nostri sogni, why not! Chiediamo pareri, cerchiamo opinioni, dialoghiamo con persone a noi affini per delineare un’idea, un modello, uno spunto, cerchiamo l’intuizione.
Tutto questo ci serve a mantenere viva l’attività cognitiva, ad intercettare una possibile esigenza sociale e professionale, ad anticipare e a parare i colpi che probabilmente arriveranno in termini occupazionali quando la situazione ripartirà verso il riequilibrio; a diventare persone più “ricche”. So che questo può suonare provocatorio e quasi fastidioso soprattutto per coloro che vedranno a rischio il proprio posto di lavoro, e nel settore del turismo potrebbe succedere temo più che altrove. Ma la domanda è sempre la stessa: abbiamo alternative? Se la risposta è “no” in quanto non tutto ciò che accadrà dipende da noi, forse sarà il caso di sollevare la testa, asciugarsi gli occhi, e ripensare il proprio futuro. Ce lo dice la nostra storia italica, fatta di sforzi e di ingegno, e di reale e concreta capacità di ripartire. Se non possiamo mutare il corso delle cose, allora facciamo in modo che questo tempo non vada tutto buttato nel secchio, e proviamo a potenziare la nostra persona, appunto… a renderla più ricca.

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