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Il ritorno del Dragone

I turisti cinesi sono pronti a tornare in Italia: uno studio Enit spiega come sono cambiati con la pandemia e cosa cercheranno quando arriveranno nel nostro Paese

I turisti cinesi sono pronti a tornare in Italia: uno studio Enit spiega come sono cambiati con la pandemia e

Di Job in Tourism, 8 Maggio 2023

Scadute le ultime restrizioni ai viaggi, i turisti cinesi sono pronti a tornare in Italia, destinazione attrattiva non più solamente per l’enogastronomia, le città d’arte e i marchi di moda, ma anche per quanto ha da offrire in fatto di natura, sport, proposte bleisure e wellness. Secondo le ultime proiezioni del China Outbound Tourism Research Institute diffuse dalla European Travel Commission, quest’anno l’Europa può aspettarsi fino a 6 milioni di viaggiatori cinesi, due milioni dei quali dovrebbero riguardare l’Italia. Secondo uno studio dell’Enit, elaborato su un campione di cittadini cinesi residenti nelle città di prima fascia e con esperienze di viaggi all’estero nel corso del biennio 2018–2019, l’Italia risulta, infatti, la destinazione più attrattiva tra i principali competitor in Europa (seguita da Svizzera e Francia). 

Lo conferma anche il portale Sohu.com, che ha stilato la classifica aggiornata alla primavera 2023 dei brand più influenti tra le destinazioni turistiche globali in Cina, prendendo come parametro i risultati delle performance online. Qui, l’Italia è complessivamente in settima posizione, subito dietro le principali destinazioni asiatiche e la seconda destinazione europea dopo la Svizzera. Considerando solo il parametro “attività sui social media”, l’Italia è in prima posizione tra le destinazioni europee e quarta nella classifica complessiva superando addirittura la Thailandia (Paese tradizionalmente in cima alle scelte di viaggio per i turisti cinesi). 

I nuovi trend del turismo cinese

Al di là della propensione al viaggio, lo studio dell’Enit ha poi preso in esame i nuovi trend del turismo cinese e i punti di forza e debolezza dell’offerta turistica italiana collegati. Interessati sempre più a sperimentare l’Italia outdoor a contatto con la montagna e la natura, per i viaggiatori cinesi – emerge dall’analisi – la visita mordi e fuggi alle principali città d’arte potrebbe non essere più sufficiente a soddisfare le aspettative di viaggio in Italia. “I giovani in Cina – spiega l’Enit – stanno dedicando molta attenzione alla carriera e all’autoaffermazione e tendono a sperimentare località autentiche, destinazioni che consentono esperienze di viaggio approfondite. I cinesi oggi guardano a mete prima non considerate, come ad esempio la Sicilia, le Cinque Terre e le destinazioni balneari, che prima erano trascurate e ora sono vissute pienamente, pur con modalità peculiari”.

Da parte sua, l’Enit ha preparato la ripartenza posizionandosi su tutte le principali piattaforme digitali cinesi e ha commissionato uno studio per valutare quali cambiamenti siano intervenuti nella percezione che i turisti cinesi hanno della destinazione Italia. “Va adattato il prodotto turistico tenendo conto che si tratta di viaggiatori con un ammontare di tempo inferiore rispetto ad altri mercati per ogni singola attività – spiega la presidente dell’Enit, Ivana Jelinic –. Va sottolineata l’unicità di ogni singola esperienza e va costruita una narrativa localizzata dal punto di vista della qualità del messaggio, nonché favorito il contatto con la popolazione locale, soprattutto con chi condivide i medesimi interessi. In tema di adattamento del prodotto, è importante inserire anche attività educative per bambini. Dobbiamo concentrarci sulla qualità invece che sulla quantità, sul monitoraggio della soddisfazione invece che sui grandi numeri”.

Tra i cambiamenti, evidenzia ancora l’Enit, anche una “modifica delle tendenze come nel balneare, soprattutto del segmento lusso, con resort di alta qualità con esperienze in riva al mare con cucina di alto livello, e l’aumento della presenza dei giovani perché è cresciuta la disponibilità economica”.

Cosa sanno i turisti cinesi dell’Italia

Il sondaggio mostra poi che gli intervistati hanno una conoscenza buona del Paese: quando si parla di Italia, il cibo è al primo posto (pizza e pasta), insieme alle città più famose come Roma e Venezia, mentre tra le attrazioni popolari spiccano la Torre Pendente di Pisa e il Colosseo. L’Italia è anche sinonimo di moda, marchi di lusso e arte: l’opera, Michelangelo e anche lo sport, con il calcio, la storia e la cultura con il Rinascimento sono ciò che soprattutto viene in mente alle persone. In particolare, i cinesi hanno più familiarità con la cucina, la moda, l’architettura e i musei. Meno, invece, conoscono la storia e la religione italiana, l’economia, la politica, l’istruzione e la tecnologia. Emerge, poi, ancora un po’ di confusione sulle attrazioni europee identificate erroneamente come italiane. 

Voglia di Italia

Poco meno di un quarto degli intervistati è già stato in Italia e quasi tutti (il 97%) dicono che ritorneranno: un dato che – evidenzia Enit – riflette la buona reputazione e la qualità delle esperienze di viaggio nel Bel Paese. Scenari naturali e architettura sono i due principali motivi che ispirano i viaggiatori cinesi a visitare l’Italia. Inoltre, più della metà afferma che anche la cucina italiana è un motivo fondamentale. Tra le “preoccupazioni”, la barriera linguistica risulta essere la principale seguita dalla sicurezza. In termini di stagionalità, due sono tradizionalmente i picchi di arrivi: i mesi estivi di luglio e agosto e la prima settimana di ottobre. 

In generale, le previsioni parlano di un numero di viaggi outbound dalla Cina che è previsto superare i livelli del 2019 entro il 2024, con l’assestarsi di nuove preferenze di viaggio. Ovvero, meno tour di gruppo con sconosciuti (accettabili per lo più se tematici, e dunque basati su un interesse condiviso, come ad esempio lo sport, la fotografia, la musica) e più viaggi su misura con piccoli gruppi di amici, colleghi o in famiglia (conseguenza dei lockdown e della ricerca di qualità).

Per approfondire: Le previsioni per il 2023

Nei primi due mesi dell’anno i visti per turismo rilasciati dall’Italia a cittadini cinesi hanno raggiunto il 30% rispetto ai livelli del 2019 e dal 15 marzo l’Italia è entrata a far parte della lista di destinazioni autorizzate anche per i gruppi. L’obiettivo è raggiungere e superare entro il 2024 i livelli del 2019, anno dei record per il turismo cinese outbound, quando l’Italia era prima destinazione in Europa con oltre 3 milioni di arrivi e 5,4 milioni di presenze. La maggior parte dei viaggiatori cinesi è disposta a partire, ma necessita di tempo per viaggiare in Europa, con il 20% degli intervistati che ha esperienza di viaggi fuori nazione che si dice pronto a partire per il Vecchio Continente nel 2023, più della metà (57%) che si dice intenzionato a farlo entro 2 anni e l’85% entro 3 anni. In totale, nel 2019 erano stati circa 170 milioni i viaggi di cittadini cinesi fuori dalla propria nazione. Solo una percentuale vicina al 10% dei cittadini cinesi, però, possiede un passaporto. Permangono, inoltre, fattori strutturali che rallentano la ripresa dei viaggi outbound dalla Cina: i tempi di ottenimento dei visti, il numero di collegamenti aerei, ancora insufficiente a soddisfare la domanda, e i costi molto elevati.

Per approfondire: Le attrazioni top per i turisti cinesi

La Torre Pendente di Pisa è l’attrazione più popolare tra i viaggiatori cinesi, con oltre la metà (54%) degli intervistati disposti a visitarla. Il Colosseo è stato scelto da quasi la metà degli intervistati (49%), mentre il Canal Grande (46%) e il Duomo di Milano (45%) seguono in classifica. Roma è la prima scelta tra le città con il 63%, seguita da Milano con il 58% degli intervistati che sceglie la capitale mondiale della moda come la città più popolare in Italia. Venezia (56%) è terza in classifica, con una percentuale decisamente superiore a Firenze (35%), Pisa (22%) e Napoli (13%). Lo shopping è la scelta numero uno per i viaggiatori cinesi in termini di esperienze, seguito da ottimi vini e degustazioni di cibo, poi i principali monumenti e il paesaggio. Per alcuni viaggiatori, anche la moda e lo sport (il calcio in particolare) sono motivi importanti per visitare l’Italia.

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