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Il Palacongressi nella conchiglia

Di Stefano Lombardini, 20 Gennaio 2006

“06-08 Capolavori in corso”: non manca l’orgoglio e il senso della prospettiva in questo gioco di parole coniato dal Convention Bureau della Riviera di Rimini, un annuncio che introduce la futura realtà del nuovo Palacongressi della capitale europea del turismo.
Progetti scenografici e firme di primo piano dell’architettura internazionale, da Volkwin Marg, dello Studio Gmp di Amburgo, lo stesso che ha firmato il nuovo Quartiere Fieristico di Rimini, allo svizzero Mario Botta, autore del design dell’Auditorium della Musica che sorgerà accanto al Palacongressi. E poi tecnologie sofisticate, ridondanza di effetti speciali, efficienza e funzionalità operativa. Ma anche e soprattutto simbologie, l’anfiteatro del Palacongressi a immagine di una conchiglia, destinata nelle intenzioni dei progettisti tedeschi a dare riconoscibilità mondiale all’opera e di conseguenza alla destinazione congressuale. Tutto questo per parlare ai grandi mercati, ai mercati internazionali, perchè la questione di volta è appunto l’internazionalizzazione dei mercati.
Testimoni privilegiati hanno compiuto pochi giorni orsono un viaggio nel futuro. A presentare il nuovo Palas il management del Convention Bureau della Riviera di Rimini, con la regia dell’architetto italiano Luciano Paci, direttore artistico dell’Ufficio Progetti del Palacongressi, coadiuvato dalla scenografa Lucia Goj.
Ottanta buyer internazionali, selezionati dalle Camere di commercio italiane all’estero, e rappresentanti locali delle istituzioni e del mondo degli affari hanno ricevuto l’invito a toccare da vicino i “capolavori” in corso. Hanno visto e interagito con la realtà tridimensionale del nuovo contenitore, navigando nell’anfiteatro della struttura, osservando pareti virtuali affrescate dal rendering e dalle immagini 3D della nuova opera. Una brillante sequenza di effetti multimediali creati da uno staff di professionisti entro un contenitore di eccellenza, perchè la presentazione della grande conchiglia in vetro dentro le mura domestiche dell’attuale Palacongressi indica la grande flessibilità che da sempre contraddistingue la struttura riminese per la gestione di eventi speciali.
Lo spazio futuro destinato al lavoro dei congressisti sarà prima di tutto quello della big shell, una sala-anfiteatro di 6mila metri quadrati sospesa su sostegni di acciaio a oltre 7 metri di altezza, capace di ospitare 1.600 persone. Oltre a numerose piccole ali a geometria variabile, per ricevere da 50 a 700 convenuti, il corpo centrale della costruzione del nuovo Palacongressi della Riviera di Rimini sarà interamente vetrato e ospiterà 5.400 persone in un salone principale di 5mila metri quadrati. Parcheggi interrati per mille auto, e a raso per altre 200. Il distretto turistico, con i suoi 2.600 alberghi innervati lungo la costa, sorge a meno di 2 km di distanza dalla conchiglia, simbolo di quel mare a cui si raccorda fisicamente con una lunga striscia di verde urbano attrezzato.
Previsto un investimento complessivo superiore agli 80 milioni di euro, escluso il valore delle aree. La società di gestione che si occupa della costruzione della grande opera è in capo a Rimini Fiera. Successivamente la gestione commerciale verrà affidata a una controllata. Particolarmente interessanti i numeri del mercato congressuale a Rimini, posizionata al 5° posto in Italia tra le destinazioni congressuali, classifica destinata ad essere ulteriormente scalata grazie alla nuova conchiglia.
Rimini e la sua Riviera sono una locomotiva in corsa. Il presente deve fare spazio al nuovo, le novità devono avanzare e prender corpo mentre le immagini del passato sbiadiscono. Il nuovo Palacongressi della Riviera di Rimini aprirà i battenti: nel 2008 attesi i risultati del cantiere che sarà attivo dalla prossima estate. Il virtuale diverrà reale, la bellezza immaginata assumerà consistenza, le performance diranno di numeri aggressivi. La concorrenza è avvertita.
lombardini@teamwork-rimini.com

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