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Il nuovo turismo è ecologico

Di Floriana Lipparini, 10 Ottobre 2003

“Progettare nuove professioni è un lavoro davvero affascinante”, asserisce Gabriela Brunner, esperta di formazione, autrice dell’nteressante guida Le Monnier “Cosa vuoi fare da grande?”, scritta insieme a Chiara Macconi e a Mariapaola Parma.
Quest’anno, con la cooperativa sociale no profit “Assistenza in linea”, di cui è presidente, Gabriela organizza il corso di formazione Fse “Tecniche di sviluppo di turismo ecologico”, completamente gratuito, rivolto a giovani e adulti disoccupati in possesso di diploma di scuola media superiore, 900 ore di lezione di cui 360 di tirocinio/stage presso importanti aziende del settore.
Nel campo turistico i corsi proposti sono davvero numerosi ed è difficile scegliere, per chi volesse candidarsi, ma in questo caso si avverte una differenza già dalla presentazione che coniuga turismo ed ecologia. Cosa dovranno fare, in pratica, gli allievi dopo la qualifica?
“Sviluppare progetti di marketing turistico di tipo ecologico. Si tratta in sostanza di una figura innovativa all’interno di una professione di tipo classico che adesso entra in un ambito nuovo e in crescita”, spiega la dottoressa Brunner. “L’attenzione all’ambiente e ai problemi ecologici si sta rivelando sempre più importante, nel settore turistico. Cresce la domanda di turismo responsabile anche su questo piano, e quindi aumenta la necessità di persone specializzate che sappiano sviluppare progetti turistici adeguati”.
Una realtà su cui si può certo concordare, ma il punto importante è sapere in quali ambiti i corsisti potranno trovare effettivamente lavoro. “Anzitutto presso tour operator interessati a sviluppare questo tipo di offerta, ma si può anche collaborare come free-lance a un’Apt, ai Parchi naturali, a un agriturismo… Proprio gli agriturismi sono il settore turistico che è andato meglio, quest’anno”.
In effetti anche le statistiche confermano il trend. Scegliere di specializzarsi in questo campo dovrebbe quindi rivelarsi un’idea intelligente e accorta. Ma quali sono le competenze necessarie per superare la selezione e accedere al corso?
“Competenze di base già valide nel settore del turismo, come la conoscenza delle lingue, e soprattutto tanta voglia e curiosità di esplorare il mondo. In particolare, penso che si tratti di una professione molto adatta alle donne, perché sanno ascoltare, sanno capire le esigenze e sviluppare una buona empatia”.
Ed ecco cosa si insegna in aula: comunicare, pari opportunità, sviluppare soluzioni creative, business english, comunicazione e vendite, the accomodation industry, marketing turistico on-off line, budgeting, turismo ecologico, area progetto. Più una materia insolita, comunicazione internazionale, che sottolinea il taglio innovativo della didattica.
“Abbiamo pensato di introdurre gli allievi alla complessità delle relazioni a livello internazionale non soltanto dal punto di vista linguistico, ma proprio dal punto di vista dell’interculturalità, del sapersi relazionare con le differenze culturali”.

Per informazioni:
tel. 0233614664, fax 0231801161
e mail: asslinea@formazionedomani.it

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