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Il lavoro interinale: evoluzione

Di Antonio Caneva, 31 Maggio 2002

Prima di parlare del lavoro interinale ho volutamente atteso che questo istituto, assolutamente innovativo per l’Italia, avesse il tempo di consolidarsi ed entrare nei comportamenti degli operatori, siano essi aziende o lavoratori. Negli anni 70 le aziende avrebbero visto la possibilità di assunzioni temporanee come un miraggio; erano i tempi immediatamente successivi ai grandi cambiamenti nelle relazioni sindacali che, non tutti riuscivano a comprendere ed accettare. Lo statuto dei lavoratori era un grosso masso nello stagno e nei primi momenti di applicazione aveva spesso creato situazioni di difficile gestibilità. A quei tempi qualunque ipotesi di lavoro flessibile sarebbe stata accettata con entusiasmo; ma questo era osteggiato e quindi, non a caso, si è dovuto attendere sino a tempi recenti per una regolamentazione che consentisse il lavoro interinale. Attualmente però la normativa ordinaria consente di far fronte con flessibilità a necessità particolari e quindi, questa stessa possibilità ha decretato la scarsa attrattività del lavoro interinale che, nel settore del turismo, stenta a decollare. Perché, mentre in tanti settori dell’economia il lavoro temporaneo funziona egregiamente in questo ha scarsa presa? La risposta probabilmente è più semplice di quanto si creda: questo è un settore dove la specificità, leggesi professionalità, costituisce un aspetto determinante e laddove non sia presente in maniera adeguata, condiziona significativamente l’attività aziendale. Ora, tutti sono alla ricerca dei migliori elementi che, quindi, hanno la possibilità di scegliere e, nello scegliere, è difficile che diano la preferenza ad un lavoro precario come quello temporaneo. Parlo spesso con gli operatori dei loro problemi di assunzione, soprattutto ora che siamo ormai nella stagione estiva, e talvolta ne condivido emotivamente le loro difficoltà, però, li sento ancora poco disponibili, anche dopo aver provato, ad utilizzare questa forma di collaborazione. Probabilmente i tempi non sono ancora maturi, le persone iscritte negli uffici interinali provengono culturalmente da forme di ricerca di lavoro stabile e presumibilmente ci vorrà del tempo perché lavoratori, professionalmente preparati, decidano percorsi professionali in cui il lavoro interinale sia una possibilità, non solo un ripiego.

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