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Il lato eccitante del cambiamento

La Bto di Firenze si è rivelata come sempre un interessante spaccato sull'evoluzione tecnologica applicata al turismo

La Bto di Firenze si è rivelata come sempre un interessante spaccato sull'evoluzione tecnologica applicata a

Di Emilio De Risi, 10 Dicembre 2015

La Bto di quest’anno (Firenze, 2 – 3 dicembre) ha visto un’organizzazione efficace, un bel traffico di partecipanti e tanti eventi, suddivisi per aree tematiche, tra interviste e presentazioni. Difficile raccontare tutto. Quindi ho deciso di soffermarmi su alcuni momenti che ho trovato interessanti e che mi hanno fatto riflettere.
Tra tutte, ho trovato molto stimolante l’intervista a Fabio Cannavale di Lastminute Group: Cannavale è il presidente della quinta agenzia online al mondo, con un fatturato di 2,5 miliardi di euro, ma, dote non comune a tutti, è lì che gira affabile e gentile tra gli stand della Bto. E con la stessa semplicità risponde alle domande in modo ricco e interessante, mostrando uno sguardo sempre proiettato in avanti.
La sua visione è quella di puntare a essere una travel company in grado di rispondere nel modo più ampio possibile alle esigenze dei viaggiatori. E una fase fondamentale di questo percorso è far diventare Lastminute group un lifestyle brand: un piccolo mondo nel quale i viaggiatori possano riconoscersi. «Una Red Bull del travel», per dirla con parole sue. E Cannavale ritiene che Lastminute sia un marchio perfetto per questo progetto, in quanto il più anziano del mondo online e con una forte riconoscibilità; un brand, inoltre, che nel mercato anglosassone è sempre stato associato a una mentalità fuori dagli schemi.
Posizionarsi in modo diverso dalle altre Olta, e guadagnarsi un posto nella mente dei viaggiatori, per essere qualcosa di diverso da un sito efficace, rapido e affidabile sul quale effettuare una transazione: mi pare un progetto davvero brillante. Penso che nelle nostre rispettive dimensioni, dovremmo usare tutti questa visione per affrontare e risolvere in modo nuovo le diverse situazioni che viviamo.
Anche alcuni interventi di prodotto hanno poi regalato spunti piacevoli. Nella sua presentazione, Nicola Seghi di Simple Booking, mostrando alcuni risultati di una ricerca Phocuswright, ha delineato uno scenario secondo il quale in Europa le transazioni online passano per il 74% dalle Olta e per il 26% dai canali diretti: un divario ampio, certo, ma che vuole anche dire che si può recuperare tanto terreno. Un’opportunità da cogliere coltivando i propri clienti diretti che, oltre al noto risparmio sulle commissioni, secondo una ricerca condotta da Simple Booking garantirebbero pure una propensione molto più bassa alla cancellazione delle prenotazioni. Per perseguire quest’obiettivo il booking engine, però, deve essere stabile, efficace e, perché no, innovativo. E la novità presentata pare viaggi in questa direzione: una soluzione che compara in tempo reale il proprio prezzo con quello delle Olta, mostra tutte le tariffe agli utenti e pareggia l’offerta in modo da garantire sempre la migliore quotazione sul sito proprietario.
Nelle due giornate della Bto si sono alternati importanti personaggi. Personalmente sono da sempre un fautore delle semplicità nella comunicazione e nel marketing. Mi ha fatto perciò piacere trovare questo tipo di approccio anche tra i consigli di Larry Mogelonsky, fondatore di Lma Communications, riconosciuto come uno dei maggiori esperti in quest’ambito. Nella sua guida di buon senso per arrivare all’eccellenza ha elencato alcuni consigli davvero utili. Eccone alcuni in ordine sparso: ricordarsi che il viaggio inizia online e che occorre avere un sito web responsive perfetto in termini di fruizione e di contenuti, corredato da foto spettacolari che si aprono in un baleno; non dimenticare la presenza in rete, facendo grande attenzione alla seo (search engine optimization), alla content strategy e all’integrazione con i social media; raccogliere e usare le email per mantenere i contatti con i clienti anche dopo la loro partenza; in tema offline, infine, mostrare sempre una notevole conoscenza del territorio, perché gli ospiti la apprezzano molto.
Decisamente generoso anche l’intervento sull’email marketing della web strategist Alessandra Farabegoli, con suggerimenti su come usare le email automatiche e le newsletter, sugli obiettivi dai quali partire e sull’impostazione del piano editoriale, fino al pratico suggerimento di alcuni strumenti online per lavorare meglio.
È una frase fatta dire quanto la tecnologia abbia cambiato il nostro settore. E forse da alcuni operatori queste continue novità sono ancora vissute come una difficoltà. Penso però che quanto più riusciremo a vedere il lato eccitante di questo cambiamento, tanto più velocemente la nostra magnifica industria avrà uno ruolo predominante nel nostro paese.

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