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Il futuro è nell’automazione

Di Massimiliano Sarti, 17 Ottobre 2008

Il nostro viaggio all’interno del Kempinski Giardino di Costanza prosegue questa volta con un’intervista al responsabile del team impegnato in quelle che, con il linguaggio proprio del mondo dello spettacolo, sarebbero definite le attività di back stage di un albergo: il reparto manutenzione è, infatti, il comparto che quotidianamente si occupa di garantire il funzionamento della struttura hotel in tutte le sue componenti, di controllare la corretta installazione dei nuovi impianti, nonché di assicurare i servizi essenziali dell’ospitalità per ospiti e dipendenti. Delle novità e delle ultime tendenze in questo delicato settore parliamo così con il chief engineering del Kempinski di Mazara del Vallo, Andrea Aguanno

Domanda. In un contesto ambientale come quello della Sicilia occidentale, dove si trova il Giardino di Costanza, quali sono le strutture e le attrezzature sottoposte a maggiore usura?
Risposta. Sicuramente, e non è difficile immaginare il perché, il condizionamento è uno degli impianti sottoposti a maggiori sollecitazioni, soprattutto in termini di usura dei motori, nonché di pulizia e sanificazione dei filtri. Non bisogna però neppure dimenticare le piscine, sempre molto apprezzate dai nostri ospiti. Le vasche richiedono una costante attenzione per garantire i necessari processi di depurazione e di filtraggio. Senza parlare poi dei bagnini, che devono costantemente tenere sotto controllo il livello di ph e del cloro dell’acqua. Un discorso a parte meritano, infine, gli impianti di depurazione, di cui occorre monitorare costantemente il funzionamento. Il nostro hotel, infatti, non è dotato di scarichi diretti, ma utilizza le acque reflue per l’irrigazione dei prati e dei giardini. Si può così facilmente intuire quali inconvenienti potrebbero sorgere in caso di malfunzionamento dei depuratori.
D. A ciò va poi naturalmente aggiunta la manutenzione ordinaria e straordinaria anche di tutti gli altri impianti dell’albergo. Come si fa a organizzare un lavoro tanto ampio?
R. Grazie alle doti manageriali di cui un chief engineering dev’essere assolutamente fornito e alla disponibilità di un efficiente sistema d’automazione informatico che ormai non può più mancare in nessuna struttura alberghiera di qualità. Noi, per esempio, abbiamo dotato il Giardino di Costanzo di una total building solution, capace di registrare e monitorare in tempo reale tutte le informazioni relative alla sicurezza e al funzionamento delle attrezzature, nonché di garantire una gestione integrata degli impianti con una conseguente significativa riduzione dei costi: il sistema di automazione Desigo insight, in particolare, controlla, tramite specifici algoritmi, 140 data point, che, implementati a loro volta su specifiche unità di controllo, consentono ai principali software applicativi, denominati plant viewer, time scheduler e alarm viewer, di gestire ogni singolo impianto in estrema sicurezza. A cominciare naturalmente dai sistemi Hvac, ossia da quelli che presiedono al funzionamento di riscaldamento, ventilazione e condizionamento degli ambienti.
D. Coordinare e integrare tra loro gli impianti significa però anche poter ottenere eccellenti risultati in termini di efficienza energetica
R. Certamente. Anzi, la sostenibilità ambientale della struttura è una delle nostre preoccupazioni principali. Il nostro obiettivo, nel prossimo futuro, è quello di diventare il primo albergo in Italia completamente carbon free. E qualche passo in tale direzione l’abbiamo già compiuto. Non solo a seguito della razionalizzazione dei consumi garantita dai sistemi di automazione e dal depuratore per le acque reflue di cui abbiamo parlato prima, ma anche grazie all’installazione di pannelli solari per la copertura delle nostre esigenze energetiche, nonché all’implementazione di gruppi frigoriferi polifunzionali, capaci, in particolare, di utilizzare la produzione di aria calda per il riscaldamento. Prossimamente, poi, abbiamo intenzione di installare un’altra serie di pannelli solari, nonché di dotarci di impianti capaci di produrre energia sfruttando alcune sorgenti d’acqua dolce presenti all’interno della nostra proprietà. Un po’ sul modello di quanto già avviene al Badrutt’s Palace di St. Moritz, in Svizzera, che si è recentemente dotato di un sistema in grado di sfruttare le acque del vicino lago.
D. Nuovi impianti significa anche nuove tecnologie e nuove attrezzature da conoscere bene per poterne curare adeguatamente la manutenzione. Come e dove si riesce a trovare personale all’altezza?
R. Cercare elettricisti, idraulici, imbianchini o muratori non è un compito particolarmente complicato. Difficile è invece trovare risorse adeguatamente preparate in materia di automazione. Il mio staff, in particolare, è composto esclusivamente da personale locale, che ho selezionato tra i diplomati delle scuole a indirizzo tecnico della regione. Certo, una volta assunti, è stato necessario intraprendere programmi di training mirati, volti non solo a formare i nuovi collaboratori in materia di automazione, ma anche a spiegare loro come lavorare rispettando gli standard di un hotel 5 stelle. Ma i risultati raggiunti mi rendono particolarmente orgoglioso della mia scelta di avvallarmi esclusivamente di risorse locali.
D. E per il prossimo futuro? Quali sono, infine, le prospettive di sviluppo dell’automazione?
R. Qui al Kempinski, grazie anche all’interesse dimostrato in tale direzione dalla stessa proprietà dell’immobile, investiamo molte risorse nell’aggiornamento e nel miglioramento dei nostri impianti e delle nostre attrezzature. Oltre ai progetti volti ad aumentare l’efficienza energetica della struttura, alcune novità riguarderanno proprio l’ulteriore perfezionamento dei sistemi di automazione. Personalmente, per esempio, mi piacerebbe introdurre alcune migliorie nel room management system. Quest’ultimo, in particolare, già comunica con Fidelio ed è così in grado di gestire autonomamente gli impianti di regolazione delle camere sia in fase di check-in sia in quella di check-out. Io vorrei però anche integrarlo con i nostri software di customer relationship management, in modo da garantire la regolazione automatica degli ambienti delle camere in base alle preferenze di ogni singolo cliente. Non solo: mi piacerebbe anche installare dei sensori di presenza, capaci di segnalare in tempo reale al reparto housekeeping la presenza o meno degli ospiti in camera. Vorrei, infine, dotare l’intero staff del mio reparto di palmari, capaci di sostituire la carta in tutte le attività di comunicazione, certificazione e reportistica.

Chi è Andrea Aguanno

Siciliano, 38 anni, perito informatico, entra nel mondo dell’hôtellerie nell’aprile del 1993 con funzioni di supervisione all’interno del dipartimento di progettazione e manutenzione del Four Seasons di Milano. Negli anni successivi, il proprio percorso professionale conduce Aguanno a specializzarsi nell’area ingegneria di manutenzione. Dopo aver coordinato l’esecuzione di alcuni lavori di bulding e room management automation in diverse strutture alberghiere, tra cui il Four Seasons hotel Canary wharf di Londra e il Four Seasons hotel George V di Parigi, nel 2005 approda, infine, come chief engineering, al Kempinski Giardino di Costanza.

Una certificazione Iso per l’ambiente

La costante attenzione del Kempinski Giardino di Costanza verso le tematiche ambientali si è tradotta nell’ottenimento, a partire dal 2006, del certificato Iso 14001, che annualmente attesta come l’albergo operi nel totale rispetto dell’ambiente e delle vigenti prescrizioni legali che lo tutelano. «La sostenibilità ambientale è naturalmente un impegno che coinvolge ogni comparto dell’hotel», spiega Andrea Aguanno. «Noi della manutenzione, però, abbiamo in questo caso responsabilità particolari, perché è nostro preciso compito assicurarci che tutti gli impianti e le attrezzature siano installati e operino nel rispetto degli standard richiesti dalla certificazione Iso». In particolare, tale documento attesta che la struttura di Mazara del Vallo:
– Opera sempre con la consapevolezza dei rischi correlati con l’impatto ambientale di tutte le proprie attività.
– Garantisce informazione, formazione e addestramento adeguati ad accrescere la cultura, la sensibilità e la consapevolezza di tutti i dipendenti sugli aspetti ambientali.
– Promuove studi e ricerche per adottare nel tempo le migliori tecnologie disponibili per la prevenzione e la riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività.
– Definisce e persegue con senso di responsabilità propri indici di sicurezza ambientale.
– Analizza le non conformità occorse e i relativi rischi per intervenire con adeguate azioni correttive e preventive atte a evitarne assolutamente il ripetersi e lo stesso verificarsi.
– Riesamina sistematicamente il Sistema di gestione ambientale adottato per definire e applicare interventi di miglioramento continuo.
– Opera sempre con la sicurezza di non causare danni a persone, cose e ambiente.
– Opera nel rispetto dei requisiti voluti, richiesti e prescritti per garantire la sopravvivenza aziendale.

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