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Il futuro della cucina? È (anche) cloud

Di Job in Tourism, 21 Aprile 2022

Una sorta di co-working della ristorazione, specializzato nel food delivery. Uno spazio in comune, dunque, tra realtà diverse che condividono servizi e strumenti, mentre ciascuna porta avanti il proprio business di consegna a domicilio. Si chiama cloud kitchen ed è l’evoluzione aggiornata della ghost kitchen, la cucina senza clienti dall’altra parte della porta, che fa unicamente delivery. Modelli, entrambi, figli dei cambiamenti stimolati dalla pandemia e dai lunghi mesi di lockdown che hanno reso anche gli italiani sempre più confident con il sistema della consegna di cibo a domicilio.
Che il trend sia in espansione è confermato dalla notizia, arrivata in questi giorni, dell’apertura a Milano della cloud kitchen di CiGierre – Compagnia Generale Ristorazione, azienda specializzata nella gestione e nello sviluppo di ristoranti multietnici, alla quale fanno capo brand come Old Wild West e American Graffiti. Ma come funziona una “cucina sulla nuvola”? Si configura come uno spazio che fornisce a più brand i servizi di cui hanno bisogno per lavorare (a differenza della ghost kitchen dove è il singolo operatore a gestire in autonomia il laboratorio-cucina, anche per più brand) con tutti i vantaggi sui costi che derivano dallo sharing.
Nel caso di Cigierre, per esempio, la cloud kitchen servirà i marchi Old Wild West Express e Il Padellino e impiegherà circa dieci persone: gli spazi di cucina e parte del logistica saranno forniti dall’azienda Cooklane, specializzata nella progettazione, commercializzazione e gestione di cucine professionali dedicate al mondo del delivery. L’esperienza sarà completamente digitalizzata: attraverso le principali piattaforme di delivery i clienti potranno ordinare i piatti in menu nelle due catene di ristoranti, che verranno preparati nella cloud kitchen e consegnati al cliente.
“Già a Modena, sotto l’insegna Take Me Home, abbiamo avviato tempo fa la nostra prima sperimentazione nel campo delle ghost kitchen”, ha spiegato Marco Di Giusto, fondatore e amministratore delegato di Cigierre. “Adesso come allora, il nostro obiettivo è quello di testare non solo la capacità di unire più brand e prodotti all’interno della stessa cucina ma anche di studiare le migliori soluzioni in termini di ergonomia e di operatività dei dipendenti”. Con questo primo progetto di cloud kitchen, Cigierre punta, dunque, a sperimentare un nuovo strumento per rispondere alla crescente richiesta di asporto e delivery, settore che per l’azienda è passato dal rappresentare il 6% delle vendite prima della pandemia al 17% di giugno 2021.

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