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Il consulente diventa anche motivatore

Jean-Pierre Taillandier, Officina Hotel, racconta i capisaldi del ruolo e spiega anche che, nonostante la crisi, gli albergatori non accantonano i nuovi progetti

Jean-Pierre Taillandier, Officina Hotel, racconta i capisaldi del ruolo e spiega anche che, nonostante la cri

Di Job in Tourism, 6 Luglio 2021

Consulenti, motivatori, anche un po’ psicologi: oggi chi vuole affiancare le strutture ricettive nel loro percorso imprenditoriale deve incarnare più “identità”. Lo raccontano in casa Officina Hotel, un marchio fresco di debutto ma in realtà ha una lunga storia di professionisti alle spalle: “È stata fondata all’inizio del 2021 dal rebranding di un’altra azienda con l’obiettivo di ampliare il nostro raggio di offerta – spiega il co-fondatore Jean-Pierre Taillandier -. Una realtà nuova ma che nasce dall’esperienza quarantennale di mio padre (Pierre Taillandier, ndr) e dalla mia negli ultimi dodici anni nell’hôtellerie”.
Officina Hotel è un marchio di PTConsulting, che nasce nel 2016 da Pierre Taillandier dopo 40 anni di hotellerie, di cui 26 trascorsi ricoprendo il ruolo di direttore, con la mission di collaborare a stretto contatto con le proprietà alberghiere sia in fase di realizzazione dell’immobile sia durante il vero e proprio lavoro operativo a contatto con il pubblico.

“Ci occupiamo di consulenza a 360 gradi in tutti i settori del management alberghiero, anche con la collaborazione di professionisti esterni in determinati ambiti. Tra i nostri core business ci sono la consulenza manageriale in struttura e il revenue management. È importante sottolineare che la nostra è una consulenza su misura, tutta focalizzata sul cliente, l’approccio infatti è personalizzato e cambia in base all’interlocutore che ci troviamo davanti, dal piccolo imprenditore alla famiglia al fondo di investimenti”.

Ma non di solo supporto tecnico vive oggi la consulenza alberghiera: il professionista, infatti, spiega Taillandier, deve essere anche per certi versi un po’ “psicologo”: “È oggi una necessità, in una situazione di totale incertezza andare a tranquillizzare, il nostro ruolo è anche fare da motivatore, anche la parte psicologica è importante e va tenuta in grande considerazione”.

Quali sono dunque, oltre alla psicologia, gli altri elementi portanti dell’attività oggi?
“Sicuramente l’ascolto dell’obiettivo che ha il cliente, su cui basa tutto il lavoro, sia che si tratti di una consulenza sul revenue management che di una strategia di ristrutturazione. Da non trascurare anche la parte economica: oggi il settore dell’ospitalità è in sofferenza, dunque servono soluzioni flessibili”.

Ma, nonostante le difficoltà, gli albergatori e gli aspiranti tali non accantonano i progetti: “La volontà di aprire c’è, negli ultimi due mesi abbiamo sviluppato diversi contatti in tal senso. Gli imprenditori ci credono, sanno che prima o poi questa situazione dovrà cambiare, e quindi sono pronti a farsi affiancare da esperti del settore per evitare di trovarsi poi in situazioni difficili. Giusto per fare un esempio, basta partire in ritardo con la ristrutturazione di un hotel e rimandare l’apertura a lasciare sul campo diverse migliaia di euro di fatturato”.

Officina Hotel affianca a 360 gradi le strutture, dagli studi di fattibilità e business plan operativi, alle startup e management, fino al revenue management, in base alle esigenze. “Per i prossimi mesi continueremo a puntare su revenue management e consulenza manageriale come nostri core business, ma stiamo anche studiando delle formule che permettano anche di formare l’imprenditore, per renderlo autonomo anche su determinate scelte, metterlo in grado di farsi seguire da un esperto ma comprendendo al tempo stesso anche il perché di determinate azioni e decisioni”.

Per coinvolgere gli albergatori, la società ha anche sviluppato i canali WhatsApp e Telegram per offrire gratuitamente via chat a tutti i contatti informazioni utili, contenuti, aggiornamenti sul settore. Con un fil rouge: che siano contenuti positivi, per proporre una prospettiva serena agli imprenditori e informare in maniera costruttiva.
E per il futuro c’è un progetto in cantiere: “Stiamo lavorando a una piccola realtà di property management sul Lago di Como, che puntiamo a concretizzare nella primavera del 2022”.

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