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Il Belgio, una piacevole sorpresa

Di Antonio Caneva, 21 Novembre 2008

Ho chiesto a Karen Verbiest, director of sales & marketing del Marriott Ghent, l’occupazione dell’albergo (74%) e quella relativa agli ospiti italiani (1,69%) e così ho avuto la conferma che questa città, che in italiano si chiama Gand, sia fuori dal panorama turistico dei nostri connazionali. Lo sa bene anche Daniel Termont, il simpatico sindaco di questa straordinaria città (260 mila abitanti di cui 30 mila studenti), che nel riceverci ha ribadito l’impegno dell’amministrazione, e il suo personale, per valorizzare la destinazione, anche nel nostro paese.
Ghent si merita proprio una menzione, costruita com’è tra due fiumi collegati al Mare del Nord da un canale che consente di sviluppare un fiorente porto. Quello che colpisce a prima vista è l’unicità delle costruzioni tipiche che conferiscono un’atmosfera fortemente caratterizzata. Io sono di origine veneziana e il battellino che passava sotto i ponti, battuto da una pioggerellina autunnale, riproponeva le atmosfere della mia città di provenienza, con la differenza di un panorama nordico. Affascinante, come pure affascinante è il Marriott, che in quella città sfugge agli stereotipi dell’hôtellerie americana per presentarsi lungo il fiume in una costruzione che raggruppa le facciate storiche di tre case (le belle arti non consentono interventi) e si sviluppa sul retro attorno a uno spazio che funge da hall e bar, chiuso da una grande vetrata a forma di virgola attraverso la quale si intravvedono le facciate rossicce di altre piccole case dai tetti spioventi.
Il Belgio è sorprendente. Ci si può immaginare un paese con molta pioggia: e lo è, con i suoi oltre 100 giorni di precipitazioni l’anno. Ce lo si può anche immaginare con del cibo molto diverso dal nostro: ed è vero, anche se la cucina è comunque interessante. Ci si può immaginare gli abitanti tristi, come quelli delle scene ritratte dai grandi pittori fiamminghi: e ci si sbaglia, le persone sono simpatiche e piene di humour. Bella città, buona cucina, ottimo cioccolato e birra in centinaia di qualità.
Marriott ha organizzato a Bruxelles una conferenza stampa internazionale (una trentina di giornalisti provenienti da 20 paesi, dall’Armenia al Portogallo) per raccontare in una mattinata il continuo sviluppo della società che nella capitale del Belgio ha ben quattro strutture: Marriott, Marriott Executive apartments, Courtyard e Renaissance. In quest’ultimo albergo ho incontrato anche il director of rooms operations, Cristiano Buono, proveniente da una famiglia che ha fatto della direzione d’albergo una tradizione. Io conosco Enzo Buono che per molti anni è stato direttore dell’hotel Villa Pamphili di Roma e Antonello Buono, attuale direttore del 5 stelle Royal Garden di Assago.
La conferenza stampa avviene nel centro congressi del Marriott Brussels, posizionato in maniera eccellente tra la Grande Place e la borsa, e la presentazione tenuta da René Mooren, area director of sales & marketing Central Europe, si svolge veloce e incisiva. Sullo schermo passano cifre significative: worldwide 3 mila alberghi per 515 mila camere e 151 mila dipendenti, 90 marchi, progetti di sviluppo ecosostenibile. Ci si interrompe per un caffè e poi domande alle quali si ottengono risposte precise: Marriott intende continuare con la sua politica di sviluppo sia nel franchising sia nel management; l’attenzione per le risorse umane è primaria, si propongono continuamente corsi di perfezionamento e aggiornamento ai quali i general manager dei vari alberghi fanno partecipare i propri collaboratori.
La visita a Bruxelles però non avrebbe potuto terminare senza un salto a Planète Chocolat, in cui l’istrionico pronipote del fondatore, Jean-Philippe Moeneclaey, in una sorta di show, racconta della cioccolata e della realizzazione delle praline. Ma non racconta solamente, invita (obbliga?) i partecipanti a realizzarle nel laboratorio annesso all’aula: bardati come astronauti (cuffia, soprascarpe, grembiule), in una cucina attrezzata alla bisogna, i visitatori realizzano i propri cioccolatini che poi possono mangiare. Posto atipico Planète Chocolat: un misto di negozio, aula e laboratorio, in cui il business, più che dalla vendita dei cioccolatini, è costituito dalle dimostrazioni.
Dopo tutto questo muoversi Brussel airlines ci riporta, in orario, a Malpensa. L’ora e mezza del volo passa veloce mentre la giornalista seduta accanto a me parla dell’incredibile rincontro che ha avuto a Gand con un belga, conosciuto sei anni addietro a Las Vegas, nel corso del giro del mondo in bicicletta durato tre anni che quel giovane aveva intrapreso.
Nuovamente a Milano, ma anche qui abbiamo un riferimento preciso Marriott: il Milan Marriott con il suo amichevole direttore: Santo Alba.

I piani di espansione del gruppo in Europa continentale

Entro la fine del 2012 i piani strategici di Marriott International prevedono l’apertura di 124 nuove strutture appartenenti a sette brand differenti in 23 diversi paesi del Vecchio continente, per un totale di 31.093 nuove camere di hotel. Ecco un elenco degli hotel attualmente in fase di costruzione con, tra parentesi, il loro numero di camere a l’anno di inaugurazione previsto:
• Il Courtyard by Marriott Rome Central Park, Italia (162 camere – 2008)
• Il Courtyard by Marriott St. Petersburg, Russia (214 camere – 2008)
• Il Courtyard by Marriott Budapest, Ungheria (235 camere – 2009)
• Il Renaissance Paris Arc de Triomphe, Francia (118 camere – 2009)
• Il Jw Marriott Almaty Hotel & Residences, Kazakistan (400 unità abitative – 2009)
• Il Renaissance Moscow Hotel Leningradskaya Prospekt, Russia (351 camere – 2009)
• Il Renaissance Malmoe Hotel, Svezia (120 camere – 2009)
• L’Oslo International Airport Marriott, Norvegia (300 camere – 2009)
• Il Courtyard by Marriott Stockholm-Kungsholmen, Svezia (272 camere – 2009)
• Il Courtyard by Marriott Kristiansund International Airport, Norvegia (155 camere – 2009)
• Il Courtyard by Marriott Toulouse International Airport, Francia (187 camere – 2009)
• Il Courtyard by Marriott St. Denis, Francia (150 camere – 2009)
• Il Courtyard by Marriott Arceuil, Francia (170 camere – 2010)
• Il Renaissance Amsterdam Airport Hotel, Olanda (318 camere – 2010)
• Il Jw Marriott Almaty Esentai Park, Kazakistan (215 camere – 2010)
• Il Courtyard by Marriott Frankfurt South Oberforsthaus, Germania (108 camere – 2010)
• Il Courtyard by Marriott Basel, Svizzera (174 camere – 2009)
• Il Trysill Marriott Ski Resort, Norvegia (280 unità abitative – 2010)
• L’Hemsedal Marriott Resort, Norvegia (310 unità abitative – 2010)
• Il Renaissance Hotel West Zurich, Svizzera (284 camere – 2011)
• Il Courtyard by Marriott Marseille, Francia (210 camere – 2012)

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