Job In Tourism > News > News > Ianna: visione internazionale

Ianna: visione internazionale

Di Antonio Caneva, 19 Ottobre 2001

La directory del Small luxury hotels of the world descrive così l’hotel Lungarno di Firenze “poche città possono rivaleggiare con Firenze come capitale culturale del mondo… Situato sulla sponda sinistra dell’Arno, presso il Ponte Vecchio, c’è l’hotel Lungarno dove la vostra “camera con vista” sorpassa ogni altra in città”.

Riconosco che, andando a Firenze ad incontrare Alessio Ianna, non ero preparato all’impatto che avrei avuto con gli alberghi della Lungarno hotels, gruppo Ferragamo. Raramente ho percepito, pur nella mia lunga attività nel mondo del alberghiero, una ricerca di coerenza ed una tensione verso la reale qualità come in questo caso.

Alessio Ianna è un giovane manager con una qualificata esperienza alle spalle e, certamente, un promettente futuro dinanzi. Attualmente è direttore dell’hotel Continental, posizionato immediatamente presso il Ponte Vecchio.

La storia professionale di Ianna è abbastanza atipica e vale la pena raccontarla. Nel corso degli studi di ragioneria, durante l’estate svolgeva piccoli lavori negli alberghi. Questa attività lo interessava ed infatti, terminati gli studi, è andato in Inghilterra, all’Hyde Park Hotel di Londra (a quei tempi Forte Hotels, ora Mandarin), dove ha avuto l’opportunità di usufruire del progetto di formazione interna per futuri manager, con un programma organizzato e scadenzato.

Nel corso dei sette anni in cui è rimasto in Inghilterra, sostanzialmente nello stesso albergo con brevi stage in alberghi del gruppo, ha così potuto approfondire le tematiche del food & beverage, della amministrazione, della reception, della cassa, in definitiva di tutti i reparti.

Una tale base naturalmente presupponeva un percorso crescente di responsabilità e quindi eccolo, sempre nel gruppo Forte, al Palazzo della Fonte di Fiuggi come direttore dei congressi.

L’interesse della Famiglia Ferragamo per Firenze e per il settore alberghiero l’ha poi indotto, nel dicembre 1997, ad entrare nella Lungarno Hotels, stella nascente nel panorama degli alberghi di qualità, il cui Amministratore delegato è il Dottor Fabrizio Gaggio e l’area manager Martin Elsner.

Avevo appuntamento con Alessio Ianna sul terrazzo dell’hotel Continental e sarei stato lieto se avesse ritardato l’incontro, preso com’ero dall’impagabile vista dell’Arno che si gode da quell’angolo. Il barman, Edoardo Mariani, stava preparando con destrezza delle bibite e attorno ai piccoli tavolini di ferro, sedevano coppie di americani che trasferivano il loro buon umore all’ambiente.

La conversazione si è subito accentrata sull’albergo, quattro stelle, di 48 camere, che prima dell’inverno verrà completamente rifatto dall’interno. Considerato che l’occupazione dei tre alberghi del gruppo è superiore all’80% ritenevo che l’intervento strutturale avesse come fine un incremento del numero di camere ed invece le stesse, coerentemente con la filosofia del gruppo, verranno ridotte a 44 per fornire agli ospiti, oltre ad un maggior comfort, anche più spazio.

Simpaticamente, poi, Ianna mi ha accompagnato in una piacevole passeggiata attorno al Ponte Vecchio, a visitare le tre strutture attuali e l’apparthotel che verrà ultimato tra breve.

Gli attuali tre alberghi del gruppo sono fortemente caratterizzati e visitarli è un vero piacere. Il Galery hotel art, tra l’altro, ha un vivace e piacevole bar / caffetteria aperto su una piazzetta dietro il Ponte vecchio. La cucina è una inedita versione fusion giapponese mediterranea, con un molto frequentato brunch domenicale.

Il tempo è volato, nell’accomiatarmi da Ianna alla porta del Lungarno hotel ho avuto la sorpresa di incontrare Claudia Santaloja, attualmente guest relation e P.R. manager della compagnia e ciò mi ha riportato a quando, bimbetta, veniva a trovare la nonna, nota albergatrice milanese, con cui io collaboravo.

Due parole, i miei complimenti al buon gusto dell’insieme ed alla sua eleganza, concluse con una battuta di Claudia “con la nonna che ho avuto, è una questione di imprinting”.

Konrad Lorenz e Firenze, ma già, questa è una splendida città dove tutto pare possibile ed il cui stesso tessuto urbano rende assolutamente normale il passaggio tra arte, cultura e attività economiche votate alla qualità, come nel caso della Lungarno hotels.

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati