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I viaggiatori italiani sedotti dal fascino dei faraoni

Di Marco Bosco, 8 Febbraio 2008

Nel 2007 sono stati dieci milioni i viaggiatori internazionali che si sono recati in Egitto contro i 9,1 dell’anno precedente. E l’Italia, in particolare, si è dimostrata il mercato più importante per la terra dei faraoni. Dal nostro paese sono, infatti, giunti in Egitto, nel corso del 2007, quasi un milione di viaggiatori, pari al 15% del totale. Secondo i dati dell’Osservatorio Astoi, inoltre, gli arrivi italiani nello Stato africano durante la scorsa stagione estiva sarebbero cresciuti del 43,9% rispetto allo stesso periodo del 2006.
A dimostrare la rilevanza dell’Italia per l’industria dei viaggi del paese delle piramidi, l’annunciata presenza alla prossima Bit di Milano dei vertici istituzionali del turismo egiziano: oltre al direttore dell’ufficio di Roma, Mohamed Abd el Gabbar, ci saranno, infatti, anche il presidente dell’ente del turismo, Amr el Ezaby, nonché il ministro per il turismo dell’Egitto Zoheir Garranah. «L’Italia è un mercato di primaria importanza per noi», ha dichiarato recentemente proprio el Gabbar. «La folta delegazione egiziana alla Bit servirà anche a illustrare i nostri più recenti investimenti. Il governo del nostro paese intende, infatti, promuovere e diversificare la propria offerta turistica per adattarla alle necessità dei segmenti di mercato emergenti, come i viaggi incentive, le convention, i safari nel deserto, il turismo terapeutico ed ecologico, il golf e la nautica».
Il comparto dell’industria dei viaggi è, infatti, un settore vitale dell’economia della terra del Nilo: rappresenta il 16,3% del prodotto interno lordo complessivo, con un volume d’affari annuo di 21 miliardi di dollari. Importanti anche i dati dell’occupazione del settore, che impiega circa due milioni e 800 mila operatori, ossia il 13,7% della forza lavoro totale del paese.
Tra gli obiettivi primari degli investimenti egiziani nel comparto turistico, ci sono anche la realizzazione di nuove infrastrutture e l’ottimizzazione di quelle esistenti, nonché programmi di marketing specificamente rivolti ai consumatori e agli imprenditori. Per incrementare l’offerta ricettiva in alcune delle mete emergenti è, inoltre, previsto un investimento di circa 50 miliardi di dollari nei prossimi otto anni, che saranno utilizzati per lo sviluppo di nuove strutture situate prevalentemente lungo le coste del Mar Rosso e, in particolare, a Taba, a Port Ghalib e a Gamsha bay, nei pressi di Hurghada.
Per quanto riguarda, infine, le mete egiziane più popolari, Sharm el Sheikh e le crociere sul Nilo mantengono tuttora le prime posizioni nei gusti dei viaggiatori internazionali. Recentemente, però, si stanno affermando anche alcune destinazioni situate sulla costa mediterranea del paese. Da segnalare, poi, la nascita di una nuova figura di viaggiatore: il turista-esploratore che sceglie prodotti su misura e combinazioni avventurose, sedotto dal bagaglio di leggende riguardanti le oasi sahariane.

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