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I turisti della neve

Cresce il numero dei non sciatori alla ricerca di relax

Cresce il numero dei non sciatori alla ricerca di relax

Di Massimo Ferruzzi, 11 Febbraio 2011

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La stagione invernale attualmente in corso risulta essere estremamente delicata. Il valore del bene turistico varia, infatti, fortemente, unitamente agli elementi che condizionano le scelte dei viaggiatori, e a livello generale è questo un periodo in cui, alla guida delle decisioni di viaggio dei turisti, si sta affermando tutta una serie di criteri inediti. A cominciare dal cosiddetto fattore «sostituibilità»: risulta cioè oggi facile a molti rinunciare a una settimana bianca per andare, per esempio, in una destinazione tropicale; e questo anche solo per il fatto che lì vi è un’offerta irripetibile. Allo stesso tempo è ormai uso comune il cambiare destinazione per seguire l’opportunità economica del momento.
Altra variabile emergente, strettamente legata alla precedente, è «l’infedeltà»: diminuisce il livello di fidelizzazione degli ospiti alle località, per la volontà di trovare sia sempre nuove opportunità, sia luoghi dove sia garantito il tempo e il clima adatto all’esperienza di vacanza desiderata, sole o neve che sia. Terzo fattore in crescita, la ricerca di «destinazioni multi-prodotto», in grado, cioè, di offrire contaminazioni e pluralità di opzioni non solo legate alle attrazioni classiche della specifica località: manifestazioni, possibilità di soggiorno, proposte di divertimento e shopping. Sale, inoltre, il desiderio di trovare «luoghi conformi», ossia mete che corrispondano al proprio desiderio di stile di vita: stare nei luoghi più cool, incontrare persone viste in televisione, poter prendere un aperitivo al loro fianco, ma anche molto più semplicemente poter raccontare di aver soggiornato in una località famosa diventano così altrettanti elementi in grado di generare valore per una destinazione. In un ambiente turistico che ha perso velocemente i propri punti fermi e ha visto aumentare a dismisura le offerte e le promozioni straordinarie aumenta, infine, pure la ricerca di «solidità»: garanzie di servizio, strutture qualificate, leisure vero.
A partire da questi trend generali, valevoli per tutta l’industria dei viaggi e dell’ospitalità, in occasione delle ultime festività di Natale, Epifania e Capodanno si sono manifestate ulteriori tendenze, prettamente legate, in questo caso, al comparto della montagna invernale. In tale periodo, in particolare, si è evidenziata con forza la nuova moda dei «turisti della neve»: vale a dire di coloro solo marginalmente interessati alle pratiche sportive. Si tratta di ospiti che amano trascorrere le proprie giornate in relax, passeggiando sulla neve, avendo la possibilità di fare shopping, di visitare i rifugi, di frequentare i locali in centro; il tutto all’interno di un nuovo modo di appagare il proprio desiderio di «show-window», casomai provando anche le nuove discipline sportive, ma pur sempre in maniera lenta. Per quanto riguarda gli sportivi, invece, sci alpino e snowboard sono ancora le discipline più diffuse, ma si conferma anche il ritorno dello sci da fondo, che garantisce un contatto più slow con la natura. Successo, inoltre, per le pratiche più economiche e libere, quelle che non richiedono il pagamento di uno skipass, come le passeggiate con le ciaspole e lo slittino. I più temerari, poi, si dedicano alle nuove discipline e, in particolar modo, al freestyle, allo snowkite e all’eliski. In tutto ciò si consolida l’aumento dei soggiorni brevi a discapito delle settimane bianche, che risultano essere troppo rigide. Anche chi scia, infatti, vuole poter gestire con più libertà il proprio tempo da dedicare alla pratica sportiva.
Per quanto riguarda, poi, la provenienza dei flussi turistici, i trend delle ultime festività hanno dimostrato come gli sciatori italiani fatichino a passare i confini nazionali, prediligendo le destinazioni del proprio paese: aumenta sensibilmente, in particolare, la quota degli sciatori residenti nelle regioni del Centro-Sud Italia, soprattutto laziali e campani. Tra coloro che invece decidono di sciare in altre località europee, le destinazioni montane svizzere e austriache sono quelle preferite. Da segnalare, infine, il consistente incremento degli ospiti russi, in particolar modo nelle località italiane più famose: turisti che amano consumare le vacanze all’insegna dell’eccellenza e del lusso, in questa fase di avvio di stagione stanno dimostrando, per la prima volta, di muoversi anche in maniera individuale e non più solo tramite tour operator.
* Fondatore della società di consulenza Jfc

La stagione in cifre

L’avvio della stagione invernale è stato caratterizzato da una tendenza comune a tutte le località della penisola: un Natale in ribasso, con un recupero a Capodanno e un andamento estremamente positivo fino al 9 gennaio, grazie all’Epifania. Solo dopo il 27 dicembre, infatti, si è registrato il massimo afflusso verso le località sciistiche.
La rilevazione condotta da Jfc, per conto di Skipass panorama turismo (Osservatorio italiano del turismo montano) su 28 destinazioni differenti, fa emergere, in particolare, un andamento generale, per il periodo in esame, che si concretizza in un incremento dell´1,9% delle presenze e del 2,8% in termini di fatturato. Complessivamente il 42% degli operatori turistici della montagna bianca italiana si è così dichiarato «soddisfatto» dell’andamento di questo avvio di stagione; il 34% «abbastanza soddisfatto», il 15,5% «molto soddisfatto» e solo l’8,5% afferma la sua «insoddisfazione». Allo stesso tempo, si manifesta però come la soddisfazione degli operatori non sempre corrisponda a un aumento del fatturato, visto che il 61,7% degli stessi dichiara una sostanziale «stabilità» in termini di ricavi, il 23,4% una «riduzione» e il 14,9% un «incremento». Solo il 9% degli operatori parla poi di una diminuzione degli ospiti stranieri, mentre il 21% dichiara di aver avuto un aumento dei clienti internazionali. A quest´ultimo proposito è interessante notare come, sebbene il mercato primario rimanga quello tedesco, è in forte crescita la presenza di russi, polacchi e cechi; in aumento anche, in particolar modo per alcune destinazioni del Trentino e della Lombardia, i turisti provenienti dalla Danimarca e dai Paesi Bassi.
Tra le richieste di servizi in hotel, infine, gli ospiti desiderano avere la disponibilità di wellness area, ma anche di aree dedicate alle degustazioni dei prodotti locali e di ski room. Tra i servizi nella località, invece, forte è la richiesta di miglioramenti della viabilità e della mobilità per far fonte alla forte congestione del traffico sperimentabile nel periodo delle festività, unitamente alla presenza di più parcheggi, aree pedonali e servizi di transfer da e verso gli impianti.

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