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I primi 40 anni di Frigerio Viaggi

Tra continuità e cambiamento, la vicenda di una storica realtà dell'industria turistica italiana

Tra continuità e cambiamento, la vicenda di una storica realtà dell'industria turistica italiana

Di Massimiliano Sarti, 3 Luglio 2014

«Sembra incredibile, eppure sono già passati 40 anni da quando, con mio padre Ugo e mia madre Enrica, fondai la prima agenzia Frigerio Viaggi a Giussano (nella Brianza lombarda, ndr). Quando sono partito eravamo solo in tre: oggi sono a capo di un gruppo che riunisce oltre 60 agenzie in tutta Italia e più di 200 collaboratori, tra personale diretto e risorse impiegate negli esercizi affiliati in franchising, compresi i miei quattro figli Paola, Simone, Chiara e Carlo, che ora dirigono l’azienda insieme a me. Questo, però, è solo l’inizio: ci sono ancora molte cose da fare e nuovi traguardi da raggiungere». Emozionato ma felice: si presenta così Giancarlo Frigerio, presidente dell’omonimo gruppo, ai festeggiamenti per il quarantesimo anniversario di una società le cui radici affondano, in realtà, al secondo dopoguerra: a quando, cioè, «mio padre Ugo utilizzava un autocarro adattato al trasporto di persone, per trasferire, da lunedì al sabato, i lavoratori nei cantieri della ricostruzione post-bellica. E la domenica, per gite fuori porta accompagnate persino da un piccolo gruppo di musicisti». Ben presto gli autocarri si trasformarono in veri e propri pullman e fu proprio con lo scopo di supportare in modo più incisivo il servizio trasporti che nacque, nel 1974, la Frigerio Viaggi.

Domanda. È cambiato molto il modo di fare agenzia in questi ultimi quattro decenni?
Risposta. Decisamente sì: in termini sia di servizi, sia di costi.
D. Qualche esempio?
R. Prenda il caso dei viaggi in pullman che, per ovvi motivi, conosco bene. Negli anni 1970, affittare un autobus per un Milano – Venezia costava 100 mila lire, mentre lo stipendio medio degli autisti era di 35 mila lire al mese. Oggi, il prezzo del noleggio, per la medesima tratta, è di circa 850 euro, ma il costo a guidatore, per le imprese, è di 4-5 mila euro mensili. Certo allora si vendeva un Milano – Venezia ogni 30 giorni, oggi uno ogni 24 ore, ma è evidente che le marginalità siano calate sensibilmente. E lo stesso discorso si può fare anche per il trasporto aereo.
D. E in tema di servizi, invece?
R. Il discorso è simile. Quarant’anni fa non c’erano grandi pretese: i pullman erano senza aria condizionata e con sedili in finta pelle. Oggi senza climatizzazione e connessione wifi non si vende più nulla. Non solo: un pullman Gran turismo degli anni 1970 era lungo 12 metri con una capienza di 58 posti; ora misurano 12 metri e 20 e trasportano una decina di persone in meno.
D. Qual è, allora, il segreto per generare marginalità adeguate?
R. Si punta sulla qualità, cercando di distinguere i nostri prodotti da quelli dei competitor: non commodity indistinte, dunque, ma veri servizi a valore aggiunto, capaci di competere sul mercato senza ricorrere unicamente alla leva del prezzo.
D. Come sono cambiate, in questi anni, le persone che lavorano in agenzia?
R. Ultimamente si è assistito a una certa involuzione: se fino a dieci anni fa, infatti, si cercavano persone altamente specializzate, ora la battaglia sui prezzi obbliga molte agenzie a puntare soprattutto sui profili meno costosi. Ed è proprio qui che noi cerchiamo di fare la differenza, investendo in risorse qualificate e con esperienza. Tanto è vero che, in Frigerio Viaggi, ci sono ancora parecchie persone capaci di compilare i biglietti a mano.
D. A cosa serve però questo tipo di competenza in un mondo sempre più digitalizzato?
R. Di per sé a poco. Ma significa avere a disposizione risorse dotate di una visione prospettica del turismo semplicemente inimmaginabile per un profilo junior. E nel nostro portafoglio, fortunatamente, vantiamo molti clienti che cercano un certo tipo di servizio: di matrice consulenziale, attivo 24 ore al giorno e in grado di risolvere qualsiasi problema, grande o piccolo che sia, in maniera rapida ed efficiente.
D. Per concludere: cosa si sentirebbe di consigliare a chi oggi pensa di avvicinarsi al lavoro agenziale?
R. Di capire bene qual è il futuro dei viaggi organizzati, che sarà sempre più fatto di strumenti tecnologici state-of-the-art, nonché della garanzia di essere in ogni momento connessi e reperibili. Ma mi piace anche ricordare che questa è pur sempre una delle professioni più stimolanti al mondo, in grado di farti vivere, ogni giorno, il fantastico mondo dei viaggi.

Le novità 2014

Catalogo cartaceo con realtà aumentata dai contenuti interattivi, consultabili su smartphone o tablet; siti rimodernati con nuovi layout, dotati di immagini liquide dagli effetti emozionali, ottimizzati in logica search engine optimization (seo) e soprattutto capaci di mantenere l’esperienza di acquisto all’interno del medesimo ambiente virtuale, nonché responsive, ossia in grado di adattarsi perfettamente agli schermi dai quali vengono visualizzati. E ancora: un nuovo sistema di nota spese di proprietà (il Frigerio Viaggi expense report) integrabile nel portale di travel management (Ctmp) e un servizio di conservazione sostitutiva dei giustificativi di spesa per il business travel. Il tutto senza dimenticare le opportunità aperte dallo sviluppo della divisione incoming soprattutto in ottica Expo 2015. Sono queste le grandi novità Frigerio Viaggio per il prossimo futuro. D’altronde, «per continuare a competere sul mercato», spiega la responsabile programmazione e direzione network, Paola Frigerio, «è oggi impossibile non pensare al mondo web e non imparare a dialogare nei nuovi linguaggi del Terzo millennio».

Come si affronta la crisi

«Non posso negare che anche noi abbiamo risentito del contraccolpo della crisi economica». È onesta la responsabile risorse umane, Chiara Frigerio, nel descrivere le criticità che il suo gruppo, così come molte altre aziende italiane, ha dovuto affrontare negli ultimi anni. «Ciononostante, abbiamo deciso di non fermarci e di cercare nuove opportunità di sviluppo, seguendo le tendenze del mercato. Abbiamo investito nei servizi integrati per il settore business travel e, sul fronte del turismo, abbiamo cavalcato l’onda del web e del social shopping. Quindi abbiamo iniziato a modificare anche l’assetto delle nostre risorse interne».
È così che, dal 2012, Frigerio Viaggi ha cominciato a concentrare il personale delle filiali periferiche nelle due sedi principali di Giussano e Milano, con l’obiettivo di ottimizzare le risorse e i processi lavorativi. «A fine 2013 abbiamo poi analizzato e rimesso in discussione la nostra stessa struttura organizzativa, con l’obiettivo di accorpare il personale in macro reparti, sotto la supervisione di un unico responsabile operativo», prosegue ancora Chiara. «I vantaggi che ne derivano sono infatti numerosi: procedure operative uguali per tutti, ottimizzazione delle risorse e, soprattutto, una risposta più efficiente verso il cliente. Ad aprile 2014 abbiamo perciò avviato il processo di riorganizzazione partendo dal reparto business travel, oggi riunito nella sede di Milano: un business centre di 20 professionisti che gestiscono 400 aziende. Il prossimo passaggio sarà quindi quello di intervenire a cascata sugli altri reparti mice e turismo. Sono però orgogliosa di dire che, così facendo, non abbiamo lasciato a casa nessuno: nessun licenziamento e nessun utilizzo di ammortizzatori sociali».

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