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I piani di Unycu per l’Italia

La rete di cooperazione alberghiera sbarca nel nostro Paese: Sabina Giese si occuperà dello sviluppo e spiega le potenzialità del mercato

La rete di cooperazione alberghiera sbarca nel nostro Paese: Sabina Giese si occuperà dello sviluppo e spieg

Di Mariangela Traficante, 2 Ottobre 2019

Si rafforza il fil rouge che collega la Germania all’Italia: arriva infatti l’interesse di un gruppo tedesco per la scena alberghiera del nostro Paese: sbarca in Italia Unycu, realtà che commercializza hotel nei segmenti di nicchia in un processo di rete cooperativa. Nata nel 2017 con cinque strutture, oggi ne conta diciassette, prevalentemente in Germania e Austria. Nel 2019 ci sono state quattro new entry (Cerês Hotel Binz, Heidelberg Suites, Wachtelhof Alpen e il Goldfinger di Ibiza). E ora dopo il debutto in Spagna è la volta dell’Italia: dello sviluppo si occuperà Gsa Development con la sua ceo e founder Sabina Giese. La manager, con esperienza di lungo corso nell’hôtellerie (tra le sue esperienze si contano anche Choice Hotels e The Leading Hotels of the world), è stata chiamata a gestire l’espansione nel nostro Paese in qualità di exclusive brand contractor Italy.
“Siamo certi che l’industria alberghiera italiana abbia grandi potenzialità per posizionarsi in maniera da conquistare gli ospiti provenienti dai mercati “maturi” dell’Europa centrale, in particolare quelli di lingua tedesca – commenta Giese -. L’albergatore naturalmente ha già la sua clientela locale, far parte di un’organizzazione gli permette l’accesso al bacino internazionale”.
Obiettivo: rafforzare e ampliare le sinergie degli hotel partner, attraverso quella che vuole essere una collaborazione tra hotel: da albergatore ad albergatore, da sales a sales condividendo le strategie di sales & marketing ed ottimizzando il budget di spesa per la commercializzazione e la partecipazione congiunta ad eventi e fiere di settore, ma anche l’organizzazione di incontri b2b all’interno degli alberghi.

Domanda: Quali sono i tratti salienti di Unycu?
Risposta: “Unycu è una rete di cooperazione, in cui operare insieme per raggiungere un obiettivo comune, e questo lo differenzia da tanti altri gruppi, tanto che molti hotel di Unycu fanno anche parte di altre organizzazioni, una non esclude l’altra. Tra i punti salienti su cui porre l’accento c’è il dialogo da hotelier a hotelier o da sales a sales, affrontano le stesse tematiche, come il budget, le attività di marketing o la pianificazione della presenza agli eventi”.
L’ingresso comporta una fee iniziale, per poi declinarsi in diversi livelli di partecipazione annuale in base al grado di cooperazione: si può decidere di venire solo segnalati nella guida, o sul sito, oppure di partecipare a manifestazioni, fiere, o eventi in hotel e roadshow, di affidare a Unycu le attività di sales and marketing, consulenza, sistema Pms e altri, con diversi livelli tariffari di contribuzione.
D. Cosa chiedete agli alberghi?
R. “Agli hotel richiediamo per esempio delle complimentary room per ospitare giornalisti o per l’organizzazione di famtrip, site inspection, oppure per le collaborazioni che andiamo a intrecciare con possibili partner”.
Una delle attività in essere in casa Unycu è infatti l’organizzazione di eventi dedicati ai top client. “Al momento non abbiamo un programma di loyalty, ma lavoriamo sulla community, portiamo avanti un grande lavoro sui social, newsletter e mail personalizzate con gli ospiti”.
D. Su che tipo di hotel e destinazioni vi focalizzerete in Italia? Avete già contatti e contratti in corso?
R. “Stiamo dialogando con alcune strutture, tra cui un hotel di lusso sul lago di Garda, con cui siamo in trattativa, uno a Roma e un altro nel Basso Salento.
Cosa cerchiamo? L’Italia è ricca di tante piccole chicche che non hanno le dimensioni né la forza per adeguarsi a tutte le policy dei grandi gruppi, abbiamo bisogno di una collezione di strutture molto belle, ma che non si possono standardizzare: pensiamo per esempio a dimore storiche e castelli, trulli, design hotel, vogliamo muoverci sia nelle grandi città come Roma, Milano o Torino, sia in piccoli paesi come quelli della Toscana.
Ed essere in Italia sarà un valore aggiunto per la promozione sul mercato tedesco. La richiesta per l’esordio in Italia da parte della sede centrale è stata di firmare con un hotel nel 2020, ma credo che questo primo traguardo verrà anche superato”.

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